sabato 30 marzo alle 17.00
La bella addormentata
di Andrea Calabretta
regia di Vania Castelfranchi
Compagnia Teatro Verde di Roma
La storia è nota.
Una Strega, arrabbiata per non essere stata invitata alla festa per la nascita della figlia del re, lancia una maledizione: quando la ragazza compirà 18 anni si pungerà con un fuso e morirà. Grazie all’intervento di tre fate la terribile profezia viene mitigata: Aurora non morirà, ma dormirà per cento anni, finché un bacio di vero amore la risveglierà. Ma per giungere dalla bella addormentata occorre prima superare tre terribili prove: una foresta incantata, un terribile orco ed un re bugiardo. Gegè, il principe vanesio, lascerà che sia Zero, lo scudiero, ad affrontare tre terribili prove. Ma da solo è impossibile…
Per fortuna che ci sono i bambini in sala ad aiutarlo!
La favola si svolge in un’atmosfera onirica, come se fosse il sogno di Aurora, in una scena che si ispira ai quadri di Rousseau. I bambini vengono coinvolti direttamente nelle incredibili, divertenti e pazze avventure di Zero.
Musica, canzoni, mistero e risate accompagnano e scandiscono i tempi di questa tenera e ironica favola.
Note artistiche
Nella favola classica il principe si trova al momento giusto nel posto giusto: una bella fortuna! Nella nostra versione le varianti sono soprattutto due: è Zero lo scudiero a trionfare, non perché nobile di nascita (come l’antipatico ma comicissimo principino Gegè) ma d’animo.
E’ comunque Aurora a scegliere il proprio destino, con indipendenza e autonomia.
Nella sua avventura lo scudiero affronterà tre avventure che metteranno alla prova il suo coraggio ma anche la sua intelligenza e la sua generosità. I bambini del pubblico vengono continuamente immessi nella storia e solo grazie ai loro interventi si arriverà alla soluzione della vicenda.
La scena, i burattini e i costumi sono ispirati ai quadri di Rousseau.
La scena, in particolare, è una enorme faccia che si trasforma, si smonta e si rimonta, rivelando boschi, torri, castelli e grotte in un avvincente gioco scenografico.
tecnica: teatro d’attore – burattini – ombre – pupazzi
età: 3 -103 anni
Dello spettacolo esiste l’audio libro edizioni Lapis con il copione, le musiche e i suggerimenti per rimettere in scena lo spettacolo in classe, in famiglia, con gli amici
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domenica 31 marzo alle 17.00
Canta canta cantastorie
di Emanuele Luzzati
regia di Enrico Campanati
Compagnia Teatro della Tosse di Genova
Scritto da Emanuele Luzzati nel 1982, Canta canta cantastorie è uno dei titoli di maggior successo del Teatro della Tosse e tra i più replicati della compagnia. La Gazza Ladra è una gazza furba e stravagante, e nemmeno tanto ladra, che capeggia una rivolta di volatili contro tre stupidi re che hanno deciso di far la guerra proprio agli uccelli. La Tarantella di Pulcinella è la storia di quella terribile moglie che vuole sempre di più e alla fin fine ritorna ad essere povera in canna, con una certa soddisfazione di Pulcinella. Alì Babà è la fiaba che richiama alla mente il mondo delle Mille e una Notte, con una scenografia a forma di libro gigante prendono forma le illustrazioni viventi, animate dagli attori. Tre storie e opere celebri – La Gazza Ladra, La Tarantella di Pulcinella e Ali Babà – vengono reinventate con garbo e ironia tra canzoni e filastrocche popolari, con le musiche scritte da Ivano Fossati e Oscar Prudente eseguite dal vivo.
Teatro Verde, Circ.ne Gianicolense 10, 00152 Roma, tel. 06 5882034, fax. 06 99268353, teatroverderoma@gmail.com, www.teatroverde.it