Dopo le oltre 20.000 presenze alla sesta edizione di Just the Woman I am – la maratona organizzata dal CUS (Centro Universitario Sportivo) con Politecnico e Università degli Studi di Torino – la corsa tenutasi tra sabato 2 e domenica 3 marzo per sostenere la ricerca universitaria sul cancro approda al Teatro Carignano.
«Nel nostro teatro non si fanno solo spettacoli di prosa», commenta il Presidente del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale Lamberto Vallarino Gancia, introducendo gli ospiti della serata: i Magnifici Rettori dell’Università e del Poltecnico, Gianmaria Ajani e Guido Saracco, le direttrici Loredana Segreto e Ilaria Maria Adamo, il Presidente del CUS Riccardo D’Elicio.
A dare voce alla celebrazione è un’istrionica Laura Curino, che ha alternato la sua presenza in scena agli interventi jazz del quartetto Frubers in the sky (Silvia Carbotti, voce solista Università di Torino; Max Carletti, chitarra; Stefano Profeta, contrabbasso; Paolo Franciscone, batteria) prestandosi da “moderatrice” ai sei relatori di questa “conferenza” sul tema della prevenzione: corretta alimentazione, adeguata attività fisica per mantenere un’ottima salute.
A questo proposito, il palcoscenico del Carignano ha ospitato l’evidenza scientifica delle parole di Alberto Rainoldi (Università di Torino – Dipartimento di Scienze Mediche), Samanta Rosati (Politecnico di Torino – Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni), Silvia Novello (Università di Torino – Dipartimento di Oncologia), Laura Gastaldi (Politecnico di Torino – Dipartimento di Scienze Matematiche), Barbara Bruschi (Università di Torino – Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione) e Alessandro Perissinotto (Università di Torino – Dipartimento di Studi Umanistici) anche ideatore della serata e regista di un varietà che, mescolando generi molto lontani come l’avanspettacolo di Laura Curino, il concerto del quartetto Frubers in the sky e le lezioni dei colleghi docenti, ha oltrepassato il limite (non ancora avvertito) del portare nei grandi teatri «solo spettacoli di prosa», per dirla con Vallarino Gancia.