Al Teatro Astra di Torino va in scena il teatro di narrazione epica di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, i fondatori superbi del Teatro delle Albe, storica compagnia di teatro di ricerca di Ravenna, che ha segnato un solco indelebile di un certo modo di fare teatro in Italia e non solo. Il teatro di Martinelli è una ricerca colta e raffinata che parte sempre da un percorso di indagine del tessuto umano e antropologico di un territorio, molto spesso la sua Romagna, contaminandolo con i segni della cultura, della storia e della società in un processo di universalizzazione eidetica e drammaturgica. “Va pensiero” si inserisce in questo solco decennale, partendo da un tea scottante e quanto mai attuale: le infiltrazioni mafiose nel nord Italia, accostando alla linea centrale del dramma la presenza vivificatrice dell’opera di Verdi eseguita da un coro diverso per ogni territorio in cui lo spettacolo replica. Martinella decide di raccontare una storia vera, sulla quale si inserisce il tessuto di fiction della drammaturgia: quella di un carabiniere di un piccolo paese della provincia romagnola che ha voluto denunciare quello che era sotto gli occhi di tutti e nessuno aveva il coraggio di svelare, gli intrecci di mafia, politica e imprenditoria collusa capaci di avvelenare il tessuto sociale della regione. Si susseguono quindi i personaggi della materia criminale, il boss calabrese, l’ufficio stampa arrivista del Comune, la mediatrice mobiliare legata al potere mafioso, l’ingegnere disonesto, la sindaca della città – una strepitosa Ermanna Montanari – contro un tessuto popolare verace e intenso dei cittadini, dei piccoli imprenditori, dei servitori dello stato. Martinelli realizza una traccia drammaturgica che avvicenda momenti raccontati al microfono, al pubblico, e momenti recitati, sulla predella che fa da palco sul palco, per delineare gli spazi del racconto e quelli della recitazione, in uno straniamento della materia rappresentativa funzionale e mobile con stratificarsi di montaggi scenici originali. Uno spazio a sé lo ricava invece il Coro Mikron, diretto da Paola De Faveri e Marco Cordiano, che esegue dal vivo celebri brani dalle opere verdiane, dietro il fondale su cui si stagliano le proiezioni e che consente di nascondere o disvelare, a mo’ di moderno golfo mistico, la presenza delle coriste e del maestro del coro che suona anche dal vivo diversi strumenti musicali. Uno spettacolo di impegno civile, congegnato a più livelli, verticali e orizzontali di scrittura e messa in scena, di narrazione e recitazione, in cui è condensato la grande esperienza di Martinelli e del Teatro delle Albe nell’utilizzare con assoluta necessità e onestà il mezzo teatrale nella sua totalità.
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Visto giovedì 14 marzo 2019 al Teatro Astra, Via Rosolino Pilo, 6 – Torino
Va pensiero
di Marco Martinelli
ideazione e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari
in scena: Ermanna Montanari, Alessandro Argnani, Salvatore Caruso, Tonia Garante, Roberto Magnani, Mirella Mastronardi, Ernesto Orrico, Gianni Parmiani, Laura Redaelli, Alessandro Renda
con la partecipazione del coro Mikron diretto da Paola De Faveri e Marco Cordiano nell’esecuzione di alcuni brani dalle opere di Giuseppe Verdi: Anna Ballatore, Martina Bellone, Elisa Bruschi, Carlotta Buffa, Alessandra Cordiano, Matilde De Palo, Caterina Di Castri, Bianca Dughera, Arianna Kiavar, Elisabeth Kohlloffel, Olga Mancini, Antonia Massa, Margherita Mautino, Marta Panico, Francesca Petruso, Eleonora Prina, Natalia Selivanov, Anna Micol Tropeano
arrangiamento e adattamenti musicali, accompagnatore e maestro del coro: Stefano Nanni
incursione scenica: Fagio, Luca Pagliano
scene: Edoardo Sanchi
costumi: Giada Masi
disegno luci: Fabio Sajiz
musiche originali: Marco Olivieri
produzione: Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro Delle Albe / Ravenna Teatro