Emma Dante rilegge in chiave originale una delle novelle più celebri da Lo cunto de li cunti, la raccolta con cui, nel Seicento, Giambattista Basile creò un capolavoro della tradizione letteraria italiana e mondiale.
Lo cunto de li cunti overo lo trattenimiento de peccerille, noto anche col titolo di Pentamerone, è una raccolta di cinquanta fiabe raccontate in cinque giornate. Il napoletano del Basile, nutrito di espressioni gergali, proverbi e invettive popolari, produce modi e forme teatrali, tra lazzi della commedia dell’arte ed echi shakespeariani.
La scortecata è lo trattenimiento decemo de la iornata primma: un re s’innamora della voce di una vecchia, che vive in una catapecchia insieme alla sorella, più vecchia di lei. Il re, gabbato dal dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a dormire con lui. Dopo l’amplesso, accorgendosi di essere stato ingannato, la butta giù dalla finestra. La vecchia non muore, resta appesa a un albero. Da lì passa una fata che le fa un incantesimo facendola diventare una bellissima giovane e il re se la prende per moglie.
In una scena vuota, due uomini, a cui sono affidati i ruoli femminili come nella tradizione del teatro Settecentesco, drammatizzano la fiaba incarnando le due vecchie e il re. Basteranno due ‘seggiulelle’ per fare il ‘vascio’, una porta per fare entra ed esci dalla catapecchia e un castello in miniatura per evocare il sogno.
Le due vecchie, sole e brutte, si sopportano a fatica ma non possono vivere l’una senza l’altra. Per far passare il tempo nella loro misera vita inscenano, con umorismo e volgarità, la favola che vorrebbe insegnare alle donne a non esser vanitose, alle vecchie ad avere il senso del ridicolo e agli uomini a non inseguire le apparenze. Ma quando alla fine non arriva il fatidico: “e vissero felici e contenti…”, la più giovane, novantenne, chiede alla sorella di scorticarla per far uscire dalla pelle vecchia la pelle nuova.
Piccolo Teatro Grassi (via Rovello, 2 – M1 Cordusio), dal 2 al 14 aprile 2019
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La scortecata
liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
testo e regia Emma Dante
elementi scenici e costumi Emma Dante
luci Cristian Zucaro
con Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola
produzione Festival di Spoleto 60, Teatro Biondo di Palermo
in collaborazione con Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale
coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
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Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16.
Lunedì riposo.
Durata: un’ora senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
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