di Alfredo Catalani
Direzione musicale: Arvo Volmer
Regia: Nicola Raab
Produzione: Fondazione Haydn di Bolzano e Trento
Coproduzione: Vereinigte Bühnen Bozen
Nuovo allestimento
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Una donna contro tutto e tutt.
La quarta edizione di OPER.A 20.21, stagione regionale organizzata dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, si conclude con un nuovo allestimento de La Wally, opera di Alfredo Catalani riproposta in un allestimento innovativo con la regia di Nicola Raab. Sarà una Wally senza i monti, ma con tutto lo spirito battagliero di una donna che non teme niente e nessuno.
A conclusione del suo viaggio nel teatro musicale di oggi, la quarta edizione di OPER.A 20.21, sragione regionale che la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento con la Direzione Artistica di Matthias Lošek, propone un nuovo allestimento dell’opera di Alfredo Catalani La Wally, in scena al Teatro Comunale di Bolzano giovedì 21 (ore 20) e sabato 23 marzo (ore 20), per la regia di Nicola Raab.
Sul podio, Arvo Volmer, direttore principale dell’Orchestra Haydn. Interpreti: Charlotte-Anne Shipley (Wally), Alessandro Guerzoni (Stromminger), Francesca Sartorato (Afra), Francesca Sorteni (Walter), Ferdinand von Bothmer (Hagenbach), Ashley Prewett (Gellner), Enrico Marchesini (Pedone). Scene di Mirella Weingarten. Costumi di Julia Müer. Lighting design Clifton Taylor. Coproduzione Fondazione Haydn di Bolzano e Trento e Vereinigte Bühnen Bozen.
Le rappresentazioni de La Wally saranno precedute dai consueti appuntamenti introduttivi, tutti previsti al Teatro Comunale: Oper.a Backstage, uno sguardo al “dietro le quinte” (lunedì 18 marzo, ore 18), e Oper.a Intro, un’ora prima dei due spettacoli. Sarà inoltre attivo un servizio navetta da Trento a Bolzano, e ritorno, su prenotazione da effettuare al momento dell’acquisto del biglietto.
Oggi non rappresentata così frequentemente come invece meriterebbe, opera classica e nel contempo moderna, La Wally secondo Nicola Raab, premio Abbiati per la regia di Written On Skin di George Benjamin,si preannuncia liberata dai clichés e dal romanticismo da film a sfondo regionale e sentimentale-patriottico. Non ci sarà nemmeno traccia di sfondi montani e paesaggi stereotipati: i costumi – in bianco e nero, a simboleggiare l’eterno contrasto che alberga nell’animo umano – e la scenografia saranno ridotti all’essenziale, dando così ancora più risalto alla lotta di una donna per raggiungere il posto a lei negato in una società dominata dagli uomini e al precipitare della sua vicenda umana. Sarà dunque una nuova Wally, pensata da Nicola Raab in perfetta sintonia con la filosofia di OPER.A 20.21: «Racconterò la storia così com’è, tenendo sempre a mente il romanzo di Wilhelmine von Hillern e le tendenze del XIX secolo in ambito operistico, che ritraggono la donna indipendente come una femme fatale che deve morire, pena lo scardinamento della società; la mostrerò nel modo più imparziale possibile, senza per questo minimizzare il ruolo della società, anzi, mi concentrerò sulla “donna Wally” e sugli uomini che la circondano, cercando di vederli tutti, come persone. Mostrare senza giudicare. Concentrarsi sull’essenziale. E sarà possibile farlo grazie alla scenografia astratta. La Wally senza monti, ma non senza precipizi», dichiara la regista tedesca.
L’opera di Alfredo Catalani ha al centro una figura femminile che rivendica la propria indipedenza in un mondo dominato da uomini, che non si fa piegare dalle convenzioni: tema scottante a fine Ottocento, purtroppo attualissimo ancora oggi. Amori, risentimenti, rivendicazioni, ripensamenti si inseguono a ritmo serrato nella vicenda di una giovane donna che si ribella al volere del padre e ai tradimenti dell’amato, opponendosi alle umiliazioni inferte dall’uno e dall’altro. Sopraffatta dall’amore tramutato in odio, Wally medita vendetta ma, sul punto di vederla esaudita, sente riaffiorare il sentimento più bello.
Considerata la migliore di tutte le opere di Alfredo Catalani, La Wally debuttò Il 20 gennaio 1892 al Teatro alla Scala di Milano. Il libretto di Luigi Illica è basato sul romanzo Die Geierwally di Wilhelmine von Hillern. Catalani ne iniziò la stesura nel 1889, terminandola nel marzo del 1891. Nell’estate del medesimo anno, si recò in Tirolo assieme al celebre scenografo Adolf Hohenstein per osservare gli usi e i costumi locali. L’opera ebbe in passato una buona diffusione, arrivando anche negli Stati Uniti, soprattutto per merito di Arturo Toscanini, sincero ammiratore di Catalani, che la dirigerà più volte. La Wally venne diretta anche da Gustav Mahler, che la giudicò la migliore opera italiana che aveva diretto. Anche Maria Callas non fu estranea al suo fascino.
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Trama
Il ricco possidente Stromminger di Hochstoff celebra il suo 70esimo compleanno. Alla festa sua figlia Wally si innamora di Hagenbach, un cacciatore di Sölden. Suo padre vuole però darla in sposa a Gellner. Wally si rifiuta e si esilia sui monti, dopo essere stata ripudiata dal padre. Dopo la morte di quest’ultimo, Wally torna in paese per riscuotere la sua eredità e viene a sapere che Hagenbach ama un’altra donna. Alla festa di Sölden Hagenbach scommette di riuscire a farsi baciare da Wally. Quando, a fatto compiuto, lui la abbandona, lei medita vendetta per l’umiliazione e assolda Gellner per uccidere Hagenbach, spingendolo in un dirupo. Wally però lo salva e gli confessa di avere commissionato il suo omicidio. Dopodiché si rifugia nuovamente tra le montagne, dove in cima al ghiacciaio i due innamorati si incontrano un’altra volta.
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Nicola Raab _ regia
È tra le più prolifiche registe d’opera delle ultime generazioni. Ha lavorato in numerosi teatri quali Bayerische Staatsoper, Wiener Staatsoper, Welsh National Opera, Opernhaus Zürich, New Israeli Opera, Salzburger Festspiele, Teatro Regio di Torino, Teatro La Fenice di Venezia. Tra le sue produzioni: Artaxerxes di Leonardo Vinci, The Soldier and the Dancer di Bohuslav Martinů, Owen Wingrave di Benjamin Britten e A Flowering Tree di John Adams. Ha collaborato con importanti registi come Robert Carsen, Willy Decker, David Pountney, David Alden, Tim Albery, Patrice Caurier e Moshe Leiser. Attualmente Nicola Raab è impegnata in un nuovo allestimento di I Capuleti e i Montecchi al Bergen Nasjonale Opera. Sarà inoltre impegnata prossimamente in diverse produzioni al Teatro Nacional de São Carlos, all’Opéra national de Lorraine e anche a Malmö e Strasburgo. Per la regia di Written On Skin di George Benjamin, nell’allestimento della Fondazione Haydn, si è aggiudicata il Premio Abbiati dell’Associazione Critici Musicali Italiani.
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Arvo Volmer _ direzione musicale
Nato nel 1962 a Tallinn (Estonia), ha studiato direzione d’orchestra con Olev Oja e Roman Matsov al Conservatorio della propria città natale, passando successivamente al “Rimskij-Korsakov” di Leningrado, dove si è diplomato con Ravil Martynov nel 1990; successivamente si è perfezionato con Helmuth Rilling negli Stati Uniti. Debutta quindi nel 1985 presso il Teatro d’Opera Nazionale Estone di Tallinn, istituzione di cui è direttore musicale dal 2004. Dal 1987 lavora con l’Orchestra Nazionale Estone, divenendone direttore stabile dal 1993 al 2011. Dal 1994 al 2005 è stato direttore artistico e musicale dell’Orchestra Sinfonica di Oulu (Finlandia) e dal 2004 al 2013 “Principal Conductor e Music Director” dell’australiana Adelaide Symphony Orchestra. Debutta con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento nell’ottobre del 2012, dirigendo il concerto d’inaugurazione della stagione; dal 2014 ne è il direttore principale. Con la direzione de La Wally collabora per la prima volta con OPER.A 20.21
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Info
Fondazione Haydn di Bolzano e Trento
Info 0471 053800