Una formazione in trio è protagonista anche del prossimo appuntamento della stagione di Sentieri selvaggi, lunedì 25 marzo al Teatro Elfo Puccini, ore 21. Dopo il concerto per “clarinetto, violino e pianoforte” del 18 marzo, l’ensemble milanese mostra ancora una volta il virtuosismo e la bravura dei suoi strumentisti: protagonisti della serata sono il flauto di Paola Fre e il clarinetto di Mirco Ghirardini, accompagnati da Andrea Rebaudengo al pianoforte, in un programma, ricercatissimo, accosta gli statunitensi Charles Wuorinen e Derek Bermel all’inglese Malcolm Arnold e agli italiani Franco Donatoni e Alessandro Lucchetti, fino ad approdare a Dmitrij Šostakovič.
Compositori distanti nel tempo e nel linguaggio. Apre il concerto il modernismo spigoloso del Trio di Charles Wuorinen, più giovane vincitore del Premio Pulitzer nel 1970, seguito dal linguaggio post-moderno di Derek Bermel, in programma con Sonata Humana per clarinetto basso e pianoforte, scritta in un periodo in cui il compositore cominciava a scoprire il suo “suono americano”, influenzato da George Gershwin and Thelonious Monk. Le figure capricciose e ricche di fantasia in Het (1990) di Franco Donatoni, la cantabilità di Malcolm Arnold, con Fantasy op. 89, e lo sfrenato virtuosismo strumentale del duo di Alessandro Lucchetti, Après la pluie les nuages n. 5, si accostano ai nostalgici Quattro Valzer di Dmitrij Šostakovič.
Lunedì 8 aprile (Soffi e capricci), in programma Brutto, ignudo di Sylvano Bussotti per clarinetto basso e il concerto per corno di bassetto ed ensemble di Matteo Franceschini, La grammatica del soffio.