Nick The Nightfly è una voce nota tra i radioascoltatori italiani, dal 1988 conduce “Monte Carlo Nights” programma radiofonico grazie al quale ha fatto conoscere a molti la world music, la fusion, il jazz, new agre music e molta altra musica di qualità. Sono stati numerosi i suoi ospiti, tra i più importanti vanno ricordati Pat Metheny, Franco Battiato, Herbie Hancook, Pino Daniele, Caetano Veloso, Sting e tanti altri, italiani e stranieri. Alla fine degli anni Novanta vanta una collaborazione con Renzo Arbore in “Aperitivo con Swing” un programma radiofonico dedicato alla musica swing e jazz su Radio Capital. All’attività di radiofonica affianca dal 2003 quella di direttore artistico del locale milanese Blue Note, e dal 1987 quella di compositore e musicista. Il suo primo disco da solista, Don’t Forget, esce nel 1995 poi nel 2010 pubblica Nice One, un disco con numerosi ospiti tutti di altissimo livello. Alla carriera da solista affianca quella assieme alla Monte Carlo Nights Orchestra, un ensemble da lui fondato e nato sul modello delle big band statunitensi dell’epoca dei crooner. Ai crooner si rifà infatti lo stile di Nick, brani jazz con influenze pop, pezzi piacevoli, curati e fruibili a tutti.
Nel novembre 2018 esce il terzo disco da solista del musicista scozzese: Be Yourself, un album di brani inediti che vede tra gli altri la partecipazione di Fabrizio Bosso, Nicola Conte, Incognito, Roberto Taufic, Ernesto Lopez e Toti Panzanelli. Il 23 marzo the Nigthfly si presenta al Blue Note per presentare il suo disco con il suo storico quintetto: Amedeo Ariano alla batteria, Francesco Puglisi al basso elettrico, Jerry Popolo al sassofono tenore e flauto e Claudio Colasazza al pianoforte. La serata si apre con This is the Life, poi New York, un tributo a Tony Bennet e a seguire Brasil, un brano dal sapore samba che nel disco vede la partecipazione di Paula Morelenbaum. Nick oltre ad essere cantante è un ottimo intrattenitore, abbraccia il palcoscenico a tutto tondo: coinvolge il pubblico facendolo cantare e con diversi botta e risposta riuscendo a trasformare il concerto in una performance corale.
A metà serata si aggiungono come special guests Daniele Moretto alla tromba e Andrea Andreoli al trombone. La sezione fiati completa l’ensemble dando un taglio decisamente più swing e ritmato alla performance. Soprattutto nelle sezioni di chours la loro presenza si rivela fondamentale grazie alle importanti dinamiche ritmiche e armoniche acquisite. La serata prosegue con brani come Paris, Oh Lord e Old Friend, ma è con Chicago che la band dà il meglio di sé, uno swing veloce e ritmato dove i componenti della band donano al pubblico assoli elettrici ed energici.
Tra una gag e un brano dove The Nightfly suona l’ukulele, melodie da standard ed estratti dalla vita del cantante scozzese, la serata si volge verso la fine. Be Yourself, il brano che intitola l’album, è scelto come pezzo conclusivo, un inno all’autodeterminazione e alla realizzazione di se stessi, qui il pubblico viene fatto partecipe della performance prima di lasciare a malincuore il club milanese.