Il festival MATERIA PRIMA continua con l’ultima produzione di Fortebraccio Teatro, in scena giovedì 14 marzo alle ore 21 al Teatro Cantiere Florida: “SEI. E DUNQUE, PERCHE’ SI FA MERAVIGLIA DI NOI?”
Il titolo dello spettacolo, con la drammaturgia e la regia di Roberto Latini, fa riferimento all’opera di Pirandello Sei personaggi in cerca d’autore, ricorrendo alla battuta con cui Il Padre risponde al Direttore in un dialogo sull’indipendenza dei personaggi dall’autore che li crea. Una riscrittura di senso che indaga la metateatralità dei sei personaggi attraverso un solo attore in scena, PierGiuseppe di Tanno, Premio Ubu 2018 come Miglior Attore/Performer Under 35, come fosse il settimo personaggio in cerca d’autore.
Afferma Latini: “Dopo Il teatro comico, preceduto dal Quartett di Heiner Müller, idealmente proiettati nella riflessione che il teatro contemporaneo aggiunge al suo stesso percorso, fatalmente, inevitabilmente, restiamo nella coscienza del teatro, in un teatro che ammette sé stesso e che diventa insieme al mezzo, il fine, contemporaneamente.” Un solo personaggio in scena sospeso a quasi due metri di altezza, in piedi su di una costruzione che vuole essere “palco sul palcoscenico”; il distacco necessario a indicare che la vita vera si svolge su altri piani. In scena viene così rappresentato il conflitto del mondo di finzione con il mondo reale. PierGiuseppe Di Tanno ha sul volto una maschera che riproduce un teschio, simbolo della morte, la morte a cui sono destinati tutti i personaggi, che non vogliono rinunciare alla vita e anzi si ribellano e gridano la loro realtà. E dopo aver visto – in un buio totale – proiettate alcune delle parole più significanti di Pirandello, arriva un finale capace di coinvolgere ancora. In un gioco di luci, musiche e suoni – perfetto grazie alla maestria di Mugnai e Misiti – Pirandello si mescola all’Amleto di Shakespeare portando in scena il mare, l’acqua simbolo di vita e di morte.
“Quanto ci viene dal Novecento, sentiamo essere fondamentalmente nella consapevolezza del sipario che si apre, di tutti i sipari che abbiamo aggiunto nelle drammaturgie, dinamiche e occasioni sceniche del teatro che abbiamo definito contemporaneo. Questo spettacolo ci permette di affrontare la questione legata alla meta-teatralità, attraversando la condizione dei sei personaggi pirandelliani e per incontrarli nell’epifanica smania che li porta in scena, l’unico attore portato in scena diventa il Settimo personaggio.”
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Fortebraccio è una compagnia teatrale volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla riappropriazione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale, vive della collaborazione artistica di Roberto Latini, Gianluca Misti e Max Mugnai. Roberto Latini è attore, autore e regista. Unanimemente considerato una delle figure più significative del teatro contemporaneo italiano, ha saputo re-interpretare con nuovo slancio la tradizione del Nuovo Teatro, radicandosi fin dalle origini in quell’area ricca di sperimentazione frutto dell’incontro tra le diverse tradizioni dell’attore, della scrittura drammatica e della regia. Un aspetto particolarmente rilevante della produzione artistica di Latini, in cui l’attore, nella solitudine della scena, diviene sintesi delle tre polarità del teatro sopra citate, convergendo in una azione che ha nella parola il punto più alto di fusione. Si è formato a Roma presso il Mulino di Fiora, Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretta da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Direttore del Teatro San Martino di Bologna dal 2007. Ha ricevuto il Premio Ubu 2017 come Miglior Attore per lo spettacolo Cantico dei Cantici. Gianluca Misiti è musicista e compositore; lavora per il cinema e per il teatro. Ha ricevuto nel 2015 il premio speciale Telesio D’Argento al Festival “La primavera del Cinema Italiano” per la colonna sonora del film di E. Leo, “Noi e la Giulia”. Ha ricevuto il premio Ubu 2017 nella categoria Miglior progetto sonoro o musiche originali per lo spettacolo Cantico dei Cantici. Max Mugnai inizia a lavorare nell’ambito teatrale nel 1991. Ha collaborato con diverse compagnie di teatro e danza del panorama italiano, tra cui Le Belle Bandiere, Sistemi Dinamici Altamente Instabili, Diablogues, Farneto Teatro. Ha firmato le luci de L’onorevole (2015) e di Assassina (2017) per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi.
PierGiuseppe di Tanno si diploma come attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma nel 2006. Lavorò in teatro, fra gli altri, con Roberto Latini, Davide Iodice, Lorenzo Salveti, Giancarlo Sepe, Paolo Magelli, Benedetto Sicca, Andrea Baracco, Industria Indipendente, IfHuman, Marco Carniti, Toni Cafiero, Massimo Di Michele, Juan Diego Puerta Lopez, Gabriele Russo, Piero Maccarinelli. Dal 2007 al 2011 collabora intensamente con il Teatro Nazionale Croato “Ivan Pl. Zajc” di Fiume. Il suo percorso è orientato verso una contaminazione personale fra il teatro e la danza: è stato diretto da Constanza Macras, Jan Lauwers, e di studiare con Gabriela Carrizo e Raffaella Giordano. Grazie a Masaki Iwana ha incontrato la danza butoh. In qualità di trainer ha curato la preparazione fisica di varie compagnie in Europa, da Bruxelles a Istanbul, e in India. Negli ultimi anni ha creato performances site-specific ospitate in Italia e in Scozia. Vince il Premio UBU 2018 come migliore attore o performer under 35.
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giovedì 14 marzo, ore 21.00
materia prima
Roberto Latini
SEI. E DUNQUE, perché SI FA MERAVIGLIA DI NOI?
da Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello
drammaturgia e regia Roberto Latini
musica e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
assistente alla regia Alessandro Porcu
consulenza tecnica Luca Baldini
collaborazione tecnica Daria Grispino
con PierGiuseppe Di Tanno
produzione Fortebraccio Teatro
con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il contributo di MiBAC, Regione Emilia-Romagna
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TEATRO CANTIERE FLORIDA
Via Pisana, 111r Firenze
+39 055 7135357