Ubu emerge alla luce letteraria nel 1896 grazie ad Alfred Jarry e a quella musicale grazie a Claude Terrasse. Ubu è un tipo umano, una maschera, e come tutte le maschere vive tra due opposti. Il tipo Ubu vive tra spregiudicatezza e pavidità. È uno di noi.
Ubu è anche fin dai suoi esordi una marionetta, aspetto che ne sottolinea l’immediatezza comunicativa. Patafisicamente priva di intellettualismi si esprime attraverso l’azione e il ritmo, è vicina alla musica.
Ubu è noto soprattutto attraverso una pièce teatrale, UBU ROI, ma è presente in numerose altre opere di Jarry, commedie per marionette e non, l’Almanacco di Ubu in cui si narrano le sue paradossali invenzioni e le sue avventure coloniali, poesie, canzoni, ecc.
Ubu ha ispirato l’opera di poeti, pittori, scrittori, tra cui il Nobel Wole Soyinka che ne ha trasposto le vicende in terra africana.
Allo spazio Erratum arriva nella sua persona marionettistica per parlare di sé e rinverdire il consesso patafisico, da sempre molto presente a Milano.
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Ingresso gratuito su prenotazione
Milano, Spazio Erratum – viale Andrea Doria, 20
per info e prenotazioni
promozione@teatroarsenale.it – teatro@teatroarsenale.it
adattamento e regia Marina Spreafico
musiche Claude Terrasse, Sergio Armaroli, Francesca Gemmo, Steve Piccolo
marionetta e fondali Corinne Bedone
attore/marionettista Giovanni Di Piano
vocalist Steve Piccolo
si ringrazia Stefania Colla per la collaborazione