Una commedia umana composta fra il 1933 e il 1934 dallo scrittore bulgaro Elias Canetti, premio Nobel per la Letteratura nel 1981, va in scena dal 3 al 19 maggio 2019 al PACTA SALONE di Milano in prima assoluta: LA COMMEDIA DELLA VANITÀ, una produzione PACTA . dei Teatri con il contributo di NEXT – Regione Lombardia e la regia di Annig Raimondi, un’abnorme parabola della morte, del potere, della massa, del delirio, un testo distopico, un’opera di avvertimento che si basa su tendenze e pericoli percepiti nella società attuale, spostando però l’interesse su un’epoca e un luogo distanti.
Il governo totalitario del Paese stabilisce per legge che la vanità debba essere bandita e che pertanto ogni strumento atto a tenerla in vita vada distrutto; per i trasgressori la pena sarà la morte. La massa accoglie con entusiasmo l’imposizione, tanto da fare un grande rogo (il cui spunto è il rogo dei libri operato dai nazisti a Berlino il 10 maggio 1933), il rogo dei ritratti, delle foto, la distruzione degli specchi. Dopo diversi anni, i risultati saranno diversi da quelli che ci si aspettava.
Con questo atto i cittadini hanno condannato sé stessi a vivere sotto il segno del grottesco, nella ricerca disperata di insoddisfacenti simulacri del Sé, nella paura e nella trasformazione dell’altro in un puro riflesso di se stessi. L’uomo senza la sua immagine è un nulla, perché l’immagine è anche e soprattutto il mezzo attraverso il quale l’uomo arriva a conoscere se stesso e a ribadire la propria identità.
“Un tema di grande attualità, – spiega la regista Annig Raimondi – in un’epoca di inflazione di immagini. Tuttavia, la proibizione otterrà l’effetto opposto per il fascino del proibito (per esempio le case di tolleranza dell’immagine dove i fruitori saranno disposti a pagare per poter avere la possibilità di contemplarsi). E’ uno spettacolo sulla demònia del Novecento e della vita, sull’incognito come segno diabolico. Una commedia sottesa di un profondo senso filosofico in cui i protagonisti fanno parte di una scalcagnata commedia umana che si dimena e sguscia via come un’anguilla. Dice Canetti: «Il segreto sta nel nucleo più interno del potere». I mezzi di comunicazione di massa sono ormai diventati essi stessi un gigantesco altoparlante. Il loro potere viene usato per standardizzare le immagini che vanno a formare la struttura mentale prevalente della società superando i confini regionali, etnici, tribali e linguistici. Il Potere, tumore minaccioso che cresce e divora l’animo umano, è onnipresente. Ogni uomo è un risultato del prodotto di svariate relazioni in cui il potere si è inserito e plasmato in forma di corpo”.
L’opera di Canetti si misura col corpo e con le sue posture. E’ per mezzo del suo corpo che l’uomo appare e scompare al mondo e, per questo, dietro l’esistenza di ogni singolo si nasconde la paura della morte che provoca l’invecchiamento. La possibilità di sopravvivenza sta nel dissolvimento della propria individualità nella massa, o in continue trasformazioni che la rendano inafferrabile.
Ma la Legge stringe la vita delle persone, ne trattiene i corpi.
La rappresentazione della Commedia è ottenuta tramite una scrittura scarnificata in cui la lingua subisce una riduzione ai suoi minimi termini: i personaggi sono per lo più imprigionati in poche frasi stereotipate, manifestazioni linguistiche caratterizzate da fissità e incapacità comunicativa, che ripetono ostinatamente dando così luogo a situazioni talvolta semplicemente comiche, il più delle volte invece grottesche.
La regia ha coinvolto per il terzo anno consecutivo il Progetto riabilitativo e innovativo RI – COSTRUZIONE, voluto 12 anni fa dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASST di Lodi, Ospedale Maggiore di Lodi, Soc. Coop. Soc. Mosaico Servizi e finanziato da Regione Lombardia. Un progetto che, ricreando percorsi lavorativi possibili che utilizzino le capacità ideative di soggetti cosiddetti ‘altri’, ha contribuito a creare e costruire in modo assolutamente originale una particolarissima sezione degli oggetti scenici utilizzati nell’allestimento dello spettacolo.
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Elias Canetti (Bulgaria 1905 – Svizzera 1994) Scrittore di lingua tedesca. Nato in una famiglia di ebrei sefarditi, conosceva l’antico spagnolo, il bulgaro, l’inglese e il tedesco. Dopo la morte improvvisa del padre, nel 1912, si attaccò fortemente alla madre che divenne la figura dominante della sua educazione intellettuale. Del 1932 è la commedia caricaturale Nozze, con personaggi smodatamente avidi di denaro e di sesso; del 1935 il suo primo e unico romanzo L’accecamento (che nell’edizione italiana del 1967 prenderà il titolo Auto da fè). Nel 1938 si stabilì a Londra. Qui iniziò a lavorare alla monumentale ricerca Massa e potere che lo impegnò per vent’anni e il cui primo (e unico) volume uscì nel 1960. Canetti ha indagato il potere e la massa in un modo unico e personalissimo e l’opera si colloca tra il saggio e la divagazione fantastica. Il 1952 fu l’anno di due commedie, Commedia della vanità e Le vite a scadenza. Gli anni successivi videro un ritorno alla critica e alla letteratura. Scrisse poi la sua atuobiografia, primo grande successo dalla quale videro la luce i volumi: La lingua salvata (1977), La fiaccola nell’orecchio (1980) e Il gioco degli occhi (1985). Nel 1981 Canetti ricevette il Premio Nobel per la letteratura.
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PACTA SALONE
Dal 3 al 19 maggio 2019 New Classic
Prima assoluta
LA COMMEDIA DELLA VANITA’
di Elias Canetti
traduzione Bianca Zagari
con Maria Eugenia D’Aquino, Paui Galli, Riccardo Magherini, Alessandro Pazzi, Annig Raimondi, Eliel Ferreira de Sousa
regia Annig Raimondi
musiche originali Maurizio Pisati
spazio scenico Lazlo Ctrvlich
disegno luci Manfredi Michelazzi
costumi Nir Lagziel
assistente costumi Marlene Pisati
assistenti alla regia Marianna Cossu e Maria Grosso
oggetti di scena Progetto Ri-costruzione ASST Lodi
produzione PACTA . dei Teatri con il contributo di NEXT – Regione Lombardia
Durata 1h e 40’
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INCONTRI legati allo spettacolo:
- 7 maggio ore 18.30, presso la libreria Internazionale Il Libro, via Ozanam 11: presentazione dello spettacolo e chiacchierata con la compagnia.
- 10 maggio, a seguire lo spettacolo, presso il PACTA Salone: LA GIUSTIZIA DI ELIAS, incontro con il Professor Gabrio Forti, Ordinario di Diritto penale e Criminologia e Direttore dell’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (ASGP) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
- 16 maggio dalle ore 14.00, presso l’Istituto Zaccaria, via della Commenda 5: LA TUTELA DELL’IMMAGINE ALL’EPOCA DEI SOCIAL MEDIA (privacy, revenge porn, diffamazione), incontro e convegno organizzato dal Movimento Forense Milano con Fronteverso network e l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Verranno letti tre brani di Elias Canetti.
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INFO – PACTA SALONE – via Ulisse Dini 7, 20142 Milano
MM2 P.zza Abbiategrasso-Chiesa Rossa, tram 3 e 15, autobus 65, 79 e 230
Per informazioni: www.pacta.org – mail biglietteria@pacta.org – promozione@pacta.org – tel. 0236503740 – ufficio scuole: ufficioscuole@pacta.org
Orari spettacoli da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 17.30, lunedì riposo
Orari biglietteria: dal lun al ven dalle ore 16.00 alle ore 19.00
nei giorni di spettacolo: dal mar al sab dalle 16 – dom dalle 15
Biglietti: Intero €24 | Rid. Convenzioni €16 | Under 25/over 60 €12 | CRAL e gruppi €12 (min. 10 persone) | gruppi scuola €9 | Prevendita €1,50