DI CARLO GOLDONI
REGIA FRANCO PERÒ
CON GLI ATTORI DELLA COMPAGNIA DEL TEATRO STABILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
FILIPPO BORGHI, ROMINA COLBASSO, EMANUELE FORTUNATI, ESTER GALAZZI, RICCARDO MARANZANA, FRANCESCO MIGLIACCIO, MARIA GRAZIA PLOS
E CON GIULIO CANCELLI, ADRIANO GIRALDI, STEFANO PETTENELLA (ATTORI OSPITI) E LA PARTECIPAZIONE DI MAURO MALINVERNO
FISARMONICISTA MITJA TULL
SCENE E COSTUMI DI ANDREA VIOTTI
LUCI DI ALESSANDRO MACORIGH
PRODUZIONE TEATRO STABILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
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Dopo la versione fassbinderiana de La Bottega del caffè torna al Teatro Fontana la Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con una nuova produzione firmata da Franco Però.
La guerra di Carlo Goldoni – uno tra i testi meno frequentati dell’autore veneziano – si dimostra un’opera ancora in grado di parlarci del presente. Il rapporto fra denaro e guerra, l’irresponsabilità fanatica, la sete di potere, i retroscena che si nascondono dietro ad ogni conflitto, vengono esplicitati in questa commedia dando un’ulteriore prova non solo della modernità di pensiero di Goldoni, ma soprattutto della sua capacità scientifica di analizzare la realtà.
Ciò che emerge è il ritratto di un mondo in cui la guerra è soprattutto un grande affare. Scritta nel 1760 quest’opera è punteggiata di un crudo realismo che non si distanzia da chi oggi lucra vendendo armi a paesi in guerra o ride prevedendo gli affari che si possono concludere sulle macerie di un terremoto.
Ambientando la vicenda nel corso di un assedio, il drammaturgo ha così modo di osservare quasi “al microscopio” gli atteggiamenti degli assedianti, nella claustrofobica attesa.
Un’umanità che vive in una dimensione atemporale e quasi distaccata dalla realtà e dai suoi valori, fra irresponsabilità fanatica e snervante attesa del combattimento.
Carlo Goldoni però, non è autore corrosivo: alla tensione critica alterna il gioco d’ironia e diverte il pubblico e se stesso, tratteggiando l’umanità varia in un lungo assedio, fra vizi e virtù. «Nella commedia non mancano piccole storie d’amore – avverte l’autore nei Memoires – ve ne sono al campo e in città: vi si vedono ufficiali intraprendenti, famiglie in disaccordo; la pace sistema tutto e fa terminare la commedia». Magari fosse così anche oltre il sipario.
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NOTE DI REGIA
Desideravo ritrovare uno sguardo in prospettiva su un argomento – la guerra – che trova trattazioni altissime nel teatro antico, ma sul quale non va sottovalutato nemmeno il punto di vista di chi ha raccontato, osservato, patito il conflitto fino a pochi secoli fa. Uno sguardo che risulta contemporaneamente universale e affine alla nostra sensibilità.
Goldoni è un autore straordinario per la sua capacità di leggere il mondo e la società, di analizzarne gli aspetti in uno spettro molto vasto. Di questa commedia mi ha sempre colpito l’acutezza nel ritrarre il mondo di “piccoli interessi” che una guerra muove: denunciando le piccole tresche del commissario, Goldoni riesce a chiarire perfettamente una delle ragioni fondamentali per cui le guerre, sempre e comunque, “funzionano”. Lo sfruttamento della situazione bellica di alcuni dei personaggi goldoniani riflette come in uno specchio i terribili macro interessi per cui i conflitti non vengono spenti mai del tutto…
Franco Però
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INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA
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Mar -sab ore 20.30
Dom ore 16.00
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PREZZI
Intero 19 euro
Ridotto convenzionati 15 euro
Ridotto over 65/under 14 9.50 euro
Prevendita 1 euro
Biglietti disponibili su vivaticket.it
Ritiro Biglietti
dalle 15:00 alle 18:00
da lunedì a venerdì
La biglietteria apre due ore prima dell’inizio dello spettacolo. Ritiro entro 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
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PARCHEGGIO CONVENZIONATO: parcheggio Farini in via Carlo Farini 30 ang. via Porro Lambertenghi, a 500 metri dal teatro. Sconto del 30% sulla tariffa oraria presentando il biglietto del teatro. Aperto da lunedì a sabato dalle 7.30 alle 00.30