Un attore e un regista, sotto gli occhi del pubblico, costruiscono emotivamente, poeticamente e artisticamente lo spettacolo. L’ispirazione nasce concretamente dal corpo di Muhammad Ali, un corpo allenato, messo in gioco, sfidato, osannato, osservato, acclamato; un corpo astuto che sa come attutire un colpo, un corpo pronto, forte, nero, in ebollizione. Un corpo che fa delle differenze una forza, un vanto, una battaglia.
“Se la mia mente può concepirlo e il mio cuore può crederlo, allora io posso compierlo”. Traendo ispirazione dal corpo dell’indimenticabile pugile, metafora della forza che supera ogni limite, l’attore e il regista si confrontano con il senso dell’impossibile e della sfida.
Incontrare Muhammad Ali, la nostra prima sfida, il nostro primo desiderio. Far avvenire questo incontro in uno spazio, in scena, con il pubblico che ci guarda, con le luci che ci illuminano. Un incontro da costruire, da immaginare come momento meraviglioso, perché impossibile.
“Ho lottato contro un coccodrillo, ho lottato con una balena, ho ammanettato i
lampi, sbattuto in galera i tuoni. L’altra settimana ho ammazzato una roccia, ferito
una pietra, spedito all’ospedale un mattone. Io mando in tilt la medicina”.
In scena proviamo a rincorrerlo, rincorrere lui, il suo personaggio, la sua importanza, le sue parole irriverenti, veloci, in rima, pesanti, leggere, fondamentali. Rincorrere la sua vita, il suo carisma, la sua sicurezza. Rincorrere la sua velocità con la nostra velocità, la sua forza con la nostra forza, la sua infantilità con il nostro essere bambini, la sua icona con la nostra volontà. Rincorrerlo per affrontarlo, affrontare ogni suo aspetto: quello sportivo, quello politico e quello privato.
“Cassius Clay è un nome da schiavo. Io non l’ho scelto e non lo voglio. Io sono
Muhammad Ali, un nome libero. Vuol dire amato da Dio. Voglio che la gente lo usi
quando mi parla e parla di me”.
Abbiamo immaginato di scomporlo il suo corpo, pezzo per pezzo, con la stessa attenzione che richiede l’osservazione dell’avversario prima di un incontro. Con lo stesso interesse che merita il vincitore dopo un incontro, accostando ad ogni pezzo del suo corpo un aspetto della sua personalità. Ad ogni pezzo del suo
corpo una sfida.
Francesco Di Leva e Pino Carbone
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Debutto nazionale Napoli Teatro Festival, sezione SportOpera 20 giugno 2018
Durata: 70 minuti
PICCOLO ELISEO
Da giovedì 4 a domenica 18 aprile 2019
Orario spettacoli:
Da martedì a sabato ore 20.00
domenica ore 17.00
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Biglietteria tel. 06.83510216
Giorni e orari: lun. 13 – 19, da martedì a sab 10.00 – 19.00, dom 10 – 16
Via Nazionale 183 – 00184 Roma
Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it
Call center Vivaticket: 892234
Prezzo 20 €
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Drammaturgia di Linda Dalisi
Con Francesco Di Leva
Costumi Ursula Patzak
Luci Cesare Accetta
Scene Mimmo Paladino
Musiche Marco Messina e Sacha Ricci
ricerche e consulenza Anna Maria Di Luca e Fausto Narducci
assistente scenografo Mauro Rea
collaborazione alla scenografia Vincenzo Aquilone, Mariateresa D’Alessio,
Michele Lubrano Lavadera
aiuto regia Riccardo Pisani
assistente costumista Giovanna Napolitano
Regia Pino Carbone
Produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro