Lunedì 15 aprile, Teatro alla Scala
M. Bruch | Concerto per violino e orchestra n.1
G. Mahler | Sinfonia n.1
Direttore | Myun-Whun Chung
Violino | Sergey Khachatryan
Filarmonica della Scala
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Nel giorno dell’incendio di Notre Dame a Parigi, i più fortunati hanno trovato un’isola felice in cui sostare, per un po’, incantati dal programma della Filarmonica della Scala.
Il sempre gradito ritorno di Myun-Whun Chung alla guida della Filarmonica della Scala insieme all’esordio del giovane violinista armeno Sergey Khachatryan hanno allontanato il pubblico presente dalla costante overdose di notizie e aggiornamenti su Parigi, interrompendo ogni dialogo a riguardo.
Il concerto in sol minore di Bruch fa parte di quel repertorio di fine Ottocento poco esplorato nelle sale da concerto per la grande difficoltà virtuosistica e per la minore fama del compositore.
Dell’interpretazione di Khachatryan sono venute fuori tutti quei pregi che la stampa internazionale gli ha sempre accordato come la profonda sensibilità dinamica e la capacità di mantenere saldo il suono in ciascuno dei livelli dinamici.
Di grande effetto la ritmicità danzante del terzo movimento conclusivo in cui le abilità tecniche del solista sono state ancora più sottolineate dall’accelerando finale.
Numerosi applausi ad accompagnare le uscite del violinista che ha concesso un bis popolare armeno.
Un brano molto delicato in cui il violinista ha potuto, ulteriormente, dimostrare la sua grande capacità di reggere il suono anche nelle dinamiche piane e pianissime.
Il Mahler di Chung sorprende per la capacità di reinventare completamente il senso stesso, strutturale e dinamico, delle pagine della sinfonia, quando ormai sembrava definita una esecuzione tradizionale.
I timbri e le dinamiche, che pur sembravano richiamare il Debussy che tante volte negli scorsi anni il direttore ha portato ed eseguito in Scala, non risultavano anacronistiche o fuori contesto ma anzi vestivano la sinfonia in una maniera completamente diversa.
La costante ricerca della rapidità, ad esempio nei rubati klezmer del terzo movimento, o le esplosioni di dinamica del quarto, hanno caratterizzato una interpretazione che meritava la registrazione.
Mi piace pensare che Chung fosse informato di ciò che stava accadendo a Parigi, lui che è stato direttore dell’Orchestra della Radio Francese fino al 2015, e che questa sua interpretazione commovente e trasportata, pur nella sua usuale impassibilità sul podio, fosse pensando anche a ciò che stava accadendo
Lunedì 29, altro esordio solistico per il violinista Emmanuel Tjeknavorian, originario dall’Armenia come Khachatryan, con il concerto per violino di Sibelius. Sul podio Riccardo Chailly direttore musicale della Filarmonica che completerà il programma con Finlandia, sempre di Sibelius, e con la prima sinfonia di J. Brahms.
Rinnovato l’appuntamento per il pubblico con le Prove Aperte, domenica 28 aprile alle 19.30, a favore di L’Abilità Onlus, associazione che opera per definire e gestire servizi innovativi e progetti che abbiano al centro il bambino con disabilità, cui sarà devoluto l’incasso della serata.