“Percorsi pittorici tra Cina antica e contemporanea” è la mostra organizzata dall’Istituto Confucio all’Università di Padova dal 10 maggio al 19 maggio alla Galleria Spazio Biosfera, in via S. Martino e Solferino, 5 a Padova con orari dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. La mostra è patrocinata dall’Università degli Studi di Padova e dall’Università di Guangzhou.
In esposizione una cinquantina di opere firmate dai Maestri Yao Yuan 姚媛, Han He 韩荷, Liang Junlin梁俊林, Li Chuyang 李楚洋.
La vernice, aperta al pubblico con ingresso libero, si terrà il 9 maggio alle 18.30 alla presenza del Direttore italiano dell’Istituto Confucio all’Università di Padova, Prof. Giorgio Picci, del Direttore cinese Michael Yang e con la presenza straordinaria dei quattro artisti cinesi che esporranno nello spazio padovano alcune delle loro opere più rappresentative, e che ben testimoniano la celebrità di cui godono a livello internazionale.
Si tratta di una mostra di pittura contemporanea, ma il titolo scelto – nel tratteggiare questo ponte ideale che collega tradizione e innovazione – evidenzia come nella pittura odierna gli artisti cinesi continuino a tramandare e a riproporre, nell’uso dei materiali grafici e nelle iconicità raffigurate, quel trait d’union che alla pittura classica antica attinge la matrice pittorica e culturale più vera e profonda.
La mostra unisce le opere di quattro maestri provenienti dalla Nanjing Academy of Calligraphy and Painting e che a Padova esporranno un percorso pittorico esplicativo delle tre grandi forme della pittura cinese tradizionale: la pittura paesaggistica, con i suoi tipici paesaggi di montagne e sorgenti d’acqua; la pittura iconografica con fiori e uccelli; e infine il ritratto di figura.
Questi pittori si fanno portavoce delle nuove declinazioni della tipica pittura cinese a inchiostro e acqua e della pittura classica gongi all’interno del panorama artistico cinese contemporaneo.
I loro lavori mostrano lo spirito artistico della pittura tradizionale cinese ma attualizzato da nuove modalità compositive; in un continuo mescolarsi tra antico e odierno, tra elementi cinesi e occidentali, i pittori utilizzano tecniche tradizionali della pittura cinese per creare delle opere d’arte dal gusto più contemporaneo.
Entrando nello specifico, ad esempio le opere della pittrice Yao Yuan 姚媛, si configurano come una continua ricerca tra classicità e modernità: alcune sue opere descrivono le atmosfere dell’antica pittura della Scuola Meridionale, altre invece testimoniano un sensibile senso estetico che guarda alla pittura di oggi.
Le opere di Han He 韩荷, con le loro figure femminili come tema ricorrente, mostrano umanità e emozione attraverso armoniose, eleganti e squisite pennellate, e sono caratterizzate da un forte richiamo alla vita dei tempi passati.
La meticolosa pittura di Liang Junlin梁俊林 (pseudonimo Liang Chenyu 梁尘羽) che ha come soggetto principale uccelli e fiori si distingue invece per la sua graziosa delicatezza e la sua raffinata eleganza.
I giardini del Maestro Li Chuyang 李楚洋sono realtà oniriche, vorticosamente movimentate, ma nello stesso infondono anche un senso di pace e di calma, restituendo quindi al pubblico un’idea di vigore ma anche di pacata eleganza.
La mostra espone inoltre pergamene, ventagli e altre forme artistiche e decorative tradizionali.
Anche se non sarà presente a Padova, è doveroso citare il Maestro Wang Congbao, famoso zhuāngbiǎoshī, ossia colui che si occupa di disporre un’opera di pittura o di calligrafia su un opportuno supporto che ne valorizzi la bellezza, o di sistemare eventuali problemi dell’opera e di provvedere al suo mantenimento e al suo restauro.
Una sorta di curatore e conservatore dell’opera, se proprio volessimo provare a tradurre e a occidentalizzare la sua figura.
Questa figura per i cinesi dona un plus valore inestimabile all’opera. Come a dire che un certo artista se “curato” da quel Maestro, acquisisce più valore. Concetto questo che anche noi occidentali, anche se non in maniera così accentuata, applichiamo agli artisti. Secondo la tradizione cinese, infatti, il 30% del valore di un’opera è data dal lavoro dell’artista, mentre il 70% del suo valore è dato proprio dall’operato di questa figura curatoriale.
Questo percorso pittorico che l’Istituto Confucio all’Università di Padova propone al pubblico, vuol anche essere un momento di intima riflessione, rifacendosi quindi al tema classico della poesia cinese antica: la ricerca della retta via, la riscoperta di se stessi, la riflessione interiore, la riscoperta della semplicità dell’animo umano.
La mostra è senz’altro un’importante occasione di approfondimento culturale sull’arte cinese, classica e contemporanea.
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Informazioni:
Istituto Confucio all’Università di Padova
Tel. 049 8271286