Un testo-inchiesta scritto da Betta Cianchini che è un atto d’accusa schietto e sincero contro il femminicidio. Tutto avviene in una famiglia come tante, che assiste indifferente al mutare delle cose nella vita apparentemente normale di una coppia. Un monologo in cui torna a vivere negli occhi e nel ricordo della protagonista un matrimonio finito, i momenti romantici e felici vissuti, primo fra tutti la nascita di una figlia, la minaccia di una follia incombente, i fantasmi di una imminente tragedia.
Francesca Romana Miceli Picardi mette in campo tutta la sua energia per offrire le svariate coloriture psicologiche di un monologo intenso e senza cedimenti che, tra divagazioni cariche di ironia e nostalgiche confessioni, racconta gli otto anni di matrimonio di Maria vissuti con Salvatore, un uomo del Sud, calabrese, del quale ripercorre pregi e difetti, alternando momenti di profonda riflessione a momenti di graffiante umorismo. Poi tutto cambia. Innamorarsi è facile, quando sei innamorato sei così felice da non vedere più nulla. Ma, finita la luna di miele, la realtà inizia a farsi avanti. Maria, quarantenne giovane e vitale, trova dinanzi a sé un muro fatto di silenzi e comincia a non sopportare un uomo con cui non ride più e non è più felice. Grazie all’incontro casuale con Erika, dopo il primo abbraccio al parco, scopre di essere nuovamente innamorata, questa volta di una donna e decide di allontanarsi dal marito. Una volta scoperta l’omosessualità dell’ex moglie Salvatore inizia la persecuzione, sempre più pressante, perché l’idea di essere stato rimpiazzato da un’altra donna è ancora più inaccettabile, sempre più ossessiva fino all’epilogo tragico con 25 pugnalate inferte vigliaccamente.
Va detto che lo spettacolo rappresenta una grande prova della protagonista, la quale si muove con nervosa disinvoltura sul palcoscenico, tra buio e luci che piombano talvolta non in sincrono, affrontando il tema del femminicidio intrecciato a quello dell’omofobia con sarcasmo e incisività, che conferma ancora una volta la versatilità della regista e attrice calabrese, in bilico tra comicità e punte liriche.
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Ex moglie si innamora “da morire” di ex moglie (allegra barbarie)
Testo/Inchiesta di Betta Cianchini
con Francesca Romana Miceli Picardi
regia Valentina Martino Ghiglia