Aristide e Mariella, entrambi napoletani d’origine, si incontrano in un appartamento di Roma. Lei lo ha convocato per email, gli ha ricordato chi è. È la ragazza con cui venti anni prima lui ha avuto, a Ferrara, un incontro durato poche ore e terminato in un furtivo, frettoloso rapporto sessuale.
Aristide ha quasi dimenticato quell’incontro, gli è tornato alla memoria grazie alla mail di Mariella. Che ha una sua particolarità: è scritta ricorrendo a un linguaggio decisamente osceno.
E osceno è il linguaggio che lei gli impone quando ora gli chiede di scavare in quelle poche ore e ricostruirle minutamente.
Cosa è accaduto in quelle ore?
La realizzazione di un puro, irresponsabile desiderio sessuale? Se è così – dice Mariella – perché parlarne con il linguaggio dolce dell’amore? Meglio l’oscenità. Comincia così un gioco di scavo in quelle poche ore che mette a confronto ora con allegria ora con crudeltà due esperienze sessuali del tutto diverse, dall’adolescenza alla maturità, alla ricerca di un impossibile punto di incontro.
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Note di Regia
Credo che l’esperienza più importante che si possa fare ancora oggi a teatro è quella di mettere in discussione la propria identità. Per questo sono affascinato da quei personaggi che, credendo di conoscersi, nel corso di un dramma o di una commedia finiscono invece per vedere sgretolarsi le proprie certezze, scoprono che ciò che credevano di sapere di sé stessi e della propria vita era falso, artefatto o almeno incompleto (Edipo è l’esempio più grande di questo tipo di personaggio). È ciò che accade ad Aristide Gambia, nel corso del bellissimo testo che Domenico Starnone ha tratto dal suo romanzo. Una donna si ripresenta nella vita di Aristide a distanza di vent’anni e lo invita, in maniera insieme ludica e misteriosa, a ripercorrere un episodio che lui aveva velocemente archiviato nel reparto “avventure erotiche senza importanza della mia vita”: una mezza giornata trascorsa insieme, una scopata veloce, vent’anni prima. Attraverso un linguaggio crudo ed esplicito, la memoria di quella giornata diventa pian piano il pretesto per andare a fondo nel pozzo nero della rimozione, dove spesso accantoniamo ciò che crediamo senza alcuna importanza e che è invece lì, in agguato, pronto a rimescolare profondamente il senso della nostra vita.
Ho scelto di cancellare dalla scena e dal testo originale qualunque riferimento realistico. Dopo molti spettacoli in cui ho sperimentato a fondo gli apparati che le nuove tecnologie offrono al teatro (soprattutto nel campo delle tecnologie del suono), ho scelto stavolta di lavorare solo con gli attori, un tavolo e due sedie, per concentrarmi esclusivamente sulla domanda che il testo porta dentro di sé, l’unica che mi preme davvero: chi siamo noi, chi sono io veramente?
Andrea De Rosa
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Per il linguaggio utilizzato si consiglia la visione dello spettacolo ad un pubblico adulto
PICCOLO ELISEO
Da venerdì 3 a domenica 12 maggio 2019
Orario spettacoli:
Da martedì a sabato ore 20.00
domenica ore 17.00
Biglietteria tel. 06.83510216
Giorni e orari: lun. 13 – 19, da martedì a sab 10.00 – 19.00, dom 10 – 16
Via Nazionale 183 – 00184 Roma
Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it
Call center Vivaticket: 892234
Prezzo 20 €
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Autobiografia erotica
di Domenico Starnone
Con
Vanessa Scalera
Pier Giorgio Bellocchio
Regia Andrea De Rosa
Produzione Cardellino srl
Un nuovo bellissimo testo che Domenico Starnone ha tratto dal suo romanzo