Giunto alla sua nona edizione, il Festival Inventaria – La festa del teatro off, organizzato da artisti per artisti, si è affermato come l‘evento di chiusura della stagione teatrale capitolina mantenendo il proprio focus sulla drammaturgia contemporanea e sulla pluralità dei linguaggi ospitati.
Venticinque le proposte in concorso selezionate tra le oltre 420 candidature pervenute da tutta Italia e dall’estero per offrire un ventaglio quanto più ampio possibile – per linguaggi e generi – della scena teatrale off; ad esse si aggiungono cinque proposte fuori concorso, per un totale di 13 prime nazionali e 10 prime romane, cui vanno ad aggiungersi sei tra le opere più hot! della stagione in via di conclusione.
Nove edizioni che, dal 2011, sono state tutte all’insegna dell’indipendenza – il Festival, organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, è interamente autofinanziato – e della sostenibilità: una formula accorta che ha consentito alla manifestazione di passare dalle sei compagnie della prima edizione alle ventinove della attuale e da una a cinque sezioni. Il trend espansivo è confermato anche dall’arricchimento del parco premi: sono 24 le date complessive e 5 le occasioni di residenza messe a disposizione delle compagnie vincitrici dai teatri partner del Festival: Teatro a l’Avogaria (Veneto), Il Sipario Strappato (Liguria), Camere d’aria (Emilia Romagna), Spazio Teatrale Allincontro e The Loom Movement Factory (Toscana), Teatro Trastevere, Teatro Studio Uno, Teatrosophia, Matutateatro, APAC e Sala RomaTeatri (Lazio), Nastro di Mobius e Teatro Primo (Calabria), Clan Off e Teatro dei Naviganti (Sicilia); altri premi sotto forma di servizi gratuiti, offerti da Dino Audino Editore, dalla fotografa Luana Iorillo e dal consulente drammaturgico Scriptdoctor & Playdoctor. Quest’anno Inventaria avrà luogo nei cinque principali teatri off di quattro diversi quartieri della Capitale: Teatro Argot Studio e Teatro Trastevere (Trastevere), Carrozzerie n.o.t. (Ostiense), Teatrosophia (Parione) e Studio Uno (Torpignattara) – e si articolerà in quattro sezioni di concorso (Spettacoli, Monologhi/Performance, Corti teatrali e la sezione Demo dedicata agli studi e ai progetti in itinere) e una fuori concorso.
“Seguendo un trend ormai consolidato, anche quest’anno la formula diffusa del Festival è stata non soltanto confermata ma, com’è nel nostro DNA, ampliata: i teatri capitolini coinvolti sono passati da quattro a cinque e il numero di teatri ed enti partner in tutta Italia che mettono a disposizione dei premi (ospitalità, residenze, servizi) si è ulteriormente arricchito, mentre una grande espansione ha caratterizzato la sezione Demo, rivolta ai progetti in itinere (raddoppiata rispetto all’anno scorso, con ben 11 progetti in gara).
L’eterogeneità è la cifra di Inventaria, una festa del teatro inclusiva per argomenti e linguaggi: sperimentazione, teatro civile, teatro danza, riscritture di classici si alternano sui cinque palchi denunciando, interrogando, contemplando, ricordando, proponendo e ispirandosi agli argomenti e alla fonti più disparate: dalle questioni esistenziali ai videogiochi, dall’emigrazione alla satira politica, dalla poesia all’ecologia, dalle fonti letterarie al proprio vissuto.
Con la moltiplicazione degli schermi (e la riduzione degli schemi) di fruizione, decidere di uscire di casa e partecipare a un evento vivo, che inspira ed espira a pochi centimetri da te, diventa sempre più un regalo che si sceglie di fare a se stessi. La fruizione si fa esperienza. La prossimità, comunità. Lo spazio, immaginazione. Questa è la piccola, irripetibile bellezza del teatro off.”
Pietro Dattola – direttore artistico
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Info e dettagli su www.dovecomequando.net
Ciccioni con la gonna
di Fat Man
Sangue, Hollywood e banane: benvenuti in casa Hogan.
Che vuol dire essere uomini? Cosa ci differenzia dalle altre specie animali? È possibile far convivere la nostra indomita spinta alla vita con le istituzioni sociali? Cosa vuol dire essere “normali”? Crescita, emancipazione, sanità mentale, delitto, tradimenti, fama, tossicodipendenza, morale, cinefilia, potere e un’intensa, sanguinosa, scorretta, folle, esilarante storia d’amore.
31 maggio, ore 21.00
CARROZZERIE N.O.T
Una vita all’istante
di Chiribella
Danza dei ricordi di una vecchia in bilico tra vita e morte, realtà e sogni.
Una vecchia oscilla sulla scala e, incapace di muoversi, rievoca un passo a due che conduce attraverso le fasi di una vita con uno sguardo ironico e pieno d’incanto: attimi di realtà e immaginazione affiorano nel flusso di ricordi richiamati dalla scena, una scena doppia; il motore è legame non convenzionale della poetessa con lo scrittore Kornel Filipowicz, al di là della vita e della morte.
1 giugno, ore 21.00
CARROZZERIE N.O.T
Non ricordo
di Zambelli
dal latino: re- indietro cor- cuore.
Richiamare in cuore, riportare al cuore, vera sede della conoscenza profonda per gli antichi.
Il ricordo richiama nel presente del cuore e del sentimento qualcosa che non è più qui o non è più adesso. Non nella sua forma originale. Bisogna considerarlo positivo per essere accaduto o negativo per esser finito? È triste ricordarsi che qualcosa non accadrà di nuovo?
2 giugno, ore 21.00
CARROZZERIE N.O.T