Da giovedì 23 a sabato 25 maggio alle ore 21.00 al Teatro Nuovo di Pisa andrà in scena Inabile Circus, l’ultima produzione del Laboratorio Permanente del Teatro dell’Assedio; prima assoluta di un cabaret dalle tinte grottesche ma anche dramma straniante in cui la comicità, nella sua forma più spietata, si impone come strumento di rivalutazione della realtà.
Una società deforme non può che generare figli inabili. Corpi, canti, parole, coreografie e musica per restituire uno spettacolo di vero teatro, cattivo e divertente, folle e dissacrante.
Il circo è arrivato in città e gli animali da esibire al pubblico ludibrio sono gli uomini stessi in un carosello di attrazioni singolari ed improbabili che coinvolgeranno gli spettatori e cattureranno l’attenzione di ciascuno attraverso l’originale stilema artistico di Michelangelo Ricci. Stilema che promette di narrare storie solo a patto di instaurare un rapporto spett-attoriale autentico, divertito e partecipato.
Lo spettacolo mostra i mostri, portatori “innocenti” di un’anomalia invalidante, attraverso i quali mette a nudo l’inaccettabile ed inopportuna deformità dell’io e dell’altro, laddove il riso suscitato non risiede nel diverso da noi quanto nell’identico a noi. Cartina al tornasole di ineguaglianze ancora irrisolte, lo spettacolo tratta della vita inabile ma anche della storia inabile, ovvero di quanto sta nell’impedimento alla liberazione, e smaschera il confine osmotico tra amore e possesso, cultura e normazione, sesso e oggettificazione dell’altro, lavoro e sfruttamento. Insomma mostra, in un serraglio di figure grottesche e numeri eccezionali, l’umana inabile umanità.
E’ giunto a Pisa il circo delle inabilità collettive per denunciare questa nostra società troppo normale e completamente omologata, in cui è il narcisismo a lubrificare gli ingranaggi tanto da renderci dei fenomeni da baraccone, “scherzi della natura” ma anche “scherzi della storia”, incapaci di fare, di amare, di comunicare con l’altro se non tramite i riflessi distorti dello specchio proprio di questa società dello spettacolo. La realtà è così rappresentata per ciò che è, teatro di scenari ai confini della razionalità, attraverso una parodia dei nostri tempi in cui il grottesco diviene mezzo utile e necessario perché <<se non si fa ridere l’orrore di questo mondo, c’è il rischio di farne parte>>.
Scrittura musica e regia di Michelangelo Ricci.
In scena in questa nuova impresa: Maurizio Muzzi, Maria Grazia Fiore, Giusi Salvia, Giuseppe Scavone, Soledad Flemma, Paolo Olita, Alessandro Paolini, Fabio Buonocore, Raffaello Pegna, Daniele Garau, Ida M. Ricci, Marta Sarta, Marco Campori, Nicolas Polidori, Filippo Bonchi, Luisa Favilli, Melania Casini, Eugenio Paracucchi, Francesco Sollima, Belsito Igor, Luciano Gabriele, Sergio Castiglia, Sara Mattei, agli ottoni il maestro Marco Fagioli.
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Info e prenotazioni:
costo biglietto € 10,00 acquistabile da ogni attore
Liber Labor 3205785174 – liberlabor.associazione@virgilio.it
Panche Panche Teatro 3441807120 – panchepancheteatro@gmail.com