Il via venerdì mattina con la mitica Smemoranda e con le scuole che hanno partecipato al concorso sulla memoria. Poi, in pirotecnico crescendo, gli ospiti, gli spettacoli, i libri, la musica e il ballo, il cinema, la fotografia, la pittura, il teatro… per una tre giorni fra impegno intellettuale ed evasione a Palazzo Mediceo e nel centro storico di Seravezza. Per l’edizione 2019 di MEMOFEST l’attesa è finita. Da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno la memoria in tutte le sue declinazioni: storie di ieri che si riflettono nel nostro presente; esperienze personali e familiari che ci stimolano e coinvolgono come collettività; le dinamiche del mondo e la loro influenza sulla nostra vita di tutti i giorni.
Ricco il parterre degli ospiti e il calendario degli eventi. Dopo l’inaugurazione di venerdì mattina con Smemoranda (ore 11), MEMOFEST presenta nel pomeriggio i suoi primi protagonisti: il giornalista antimafia Paolo Borrometi con il libro “Un morto ogni tanto” (ore 18) e l’ironico poeta Guido Catalano che dopo il bagno di folla dello scorso anno torna per presentare il romanzo “Tu che non sei romantica” (ore 19). Alle 20, sempre a Palazzo Mediceo, aperitivo con degustazione a cura della condotta Slow Food Terre Medicee e Apuane e gran finale di serata in piazza Carducci con il concerto dei “Compari beat” e le atmosfere degli Anni Sessanta.
Sabato 1 giugno si inizia alle 17 con Francesca Simion, docente dell’Università di Padova che spiegherà il magico e affascinante mondo dei neonati e come, fin dalle prime settimane di vita, inizia a formarsi la nostra memoria. A seguire Sabrina Paravicini e il figlio tredicenne Nino Monteleone per testimoniare la loro esperienza con la sindrome di Asperger. Alle 19:30 uno degli eventi imperdibili della rassegna: l’esibizione del Coro Altreterre, formazione vocale composta da ben 54 elementi che accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso musiche e suoni dal mondo. La seconda giornata del festival si chiuderà alle 21:15 alle Scuderie Granducali con la rassegna di cortometraggi d’autore Memoria Corta.
Domenica 2 giugno un pomeriggio di grandi ospiti e di grandi temi d’attualità: alle 17 Max Strata per parlare di ambiente e del futuro del pianeta; alle 18 Beppino Englaro (“Le memoria di Eluana oggi”) sugli scenari del fine vita e del biotestamento in Italia; alle 19 l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano sulle migrazioni contemporanee e l’accoglienza. Gran finale alle Scuderie Granducali con “A.R.E.M. (Agenzia Recupero Eventi Mancati)”, spettacolo di improvvisazione teatrale che darà vita ai ricordi del pubblico (inizio ore 21:15).
Parallelamente alle conferenze, nei tre giorni di MEMOFEST si svolgeranno diversi eventi collaterali, tutti sul tema della memoria collettiva: installazioni artistiche (a cura de La Seravezziana), raccolta di foto antiche delle famiglie versiliesi (a cura de LABottega), interviste radiofoniche in diretta e molto altro.
Tutti gli eventi saranno ad ingresso libero e gratuito con l’unica eccezione dello spettacolo teatrale di domenica 2 giugno.
MEMOFEST, alla sua quinta edizione, è organizzato dall’Associazione Culturale Il Giardino delle Parole in collaborazione con il Comune di Seravezza e la Fondazione Terre Medicee e con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e di Savema.