Un Festival “unico” per gli artisti e i palcoscenici d’arte che li ospitano. La quarta edizione di Postounico si presenta nel segno della ricerca musicale internazionale e dell’originalità di un articolato programma che porterà in esclusiva veneta estiva, in sette Comuni dei Berici, vere gemme che il direttore artistico Alessandro Anderloni ha selezionato perché si sposino in armonia con le architetture di Palladio, dello Scamozzi, di Massari e di altri geni che hanno reso celebre questo territorio nel mondo.
«Ville, palazzi, castelli, corti, chiese e parchi segnano il profilo della terra berica vicentina e veronese. Inseriti con armonia sulle alture, lungo i canali, nei borghi, sono il segno di una presenza umana in dialogo autentico con la propria terra», sottolinea Anderloni.
Il Festival di musica e cinema nei luoghi dell’arte, creato nel 2016 dal Comune di Lonigo con il suo Teatro Comunale, coinvolge quest’anno quattro Comuni vicentini (Alonte, Montecchio Maggiore, Sarego, Val Liona, Villaga) e il Comune veronese di Cologna Veneta. «È a vivere questi luoghi che invitiamo gli spettatori e le spettatrici di Postounico – prosegue il direttore artistico –, dove la musica ritorna dopo essere stata protagonista per secoli nei concerti, nelle feste da ballo e nei riti religiosi. Come il cinema ha raccontato queste terre, torna a popolarle nelle serate estive con il grande schermo “sotto le stelle”».
Novità del 2019 è il patrocinio della Provincia di Vicenza che ospita nella sua sede di rappresentanza, Villa Cordellina di Montecchio Maggiore, il primo concerto in cartellone: quello dei due artisti Marina Rei e Paolo Benvegnù chiamati ad aprire la rassegna martedì 4 giugno. È un inizio nel segno della musica cantautoriale: filone che proseguirà con altri nomi di protagonisti che hanno partecipato alle migliori rassegne e hanno calcato i palcoscenici più prestigiosi d’Italia.
Martedì 11 giugno è la volta di Paolo Jannacci in duo con il trombettista Daniele Moretto nello scenario mozzafiato di Villa Pisani Bonetti: capolavoro giovanile del Palladio a Bagnolo di Lonigo e uno dei luoghi simbolo del Festival. Sabato 22 giugno Postounico sbarca per la prima volta a Cologna Veneta in Corte Palazzo, a ridosso dell’imponente Palazzo Pretorio, con un salto nella tradizione musicale afroamericana con la voce di Nikem Favour e la sua band.
Un programma al femminile, con la partecipazione di artiste da scoprire. Come la cantautrice romana Pilar in concerto con il suo gruppo mercoledì 26 giugno alla Rocca Pisana di Lonigo, sulla collina il cui panorama sui Berici è uno spettacolo nello spettacolo. Domenica 30 giugno si torna a esplorare il mondo con l’inedito duo di chitarristi Branko Galoić e Francisco Cordovil. L’uno croato e l’altro portoghese, mescolano sonorità dai Balcani all’Oceano nella corte di Villa Brunelli a Villa del Ferro, nella splendida piana del Comune di Val Liona, nel cuore dei Berici. Sabato 6 luglio sulle alture di Sarego, a Corte Dani Sant’Eusebio, arrivano invece due raffinate voci della ricerca musicale popolare italiana: Lucilla Galeazzi e Stefania Placici in un ritratto di parole e canzoni dell’Italia contadina e della storia del Novecento.
Tra gli ospiti internazionali, dal Madagascar arrivano i Toko Telo, in concerto giovedì 11 luglio a Palazzo Morini di Lonigo. Monika Njava è la diva nazionale dell’isola dell’Oceano Indiano; con lei suonano due straordinari chitarristi, D’Gary e Joël Rabesolo, mescolando i ritmi africani delle loro chitarre con la struggente passionalità vocale della cantante. Domenica 14 luglio afar vibrare il parco di Villa Trevisan ad Alonte è la musicista Micol accompagnata dalla sua “Arpa rock”. Micol Picchioni è l’unica arpista rock d’Europa, capace di trasformare uno strumento tanto classico in scatenata esibizione rock.
Dalla Sardegna giunge a Postounico una delle sue più originali voci: Elena Ledda. Nella meraviglia di Villa Piovene Porto Godi a Villaga presenta, sabato 20 luglio, il suo ultimo album, Lantiàs, affiancata da un quartetto di musicisti del calibro di Mauro Palmas al liuto e alla mandola. A chiudere il programma musicale in bellezza, acustica e visiva, in leggerezza, in gioia e vitalità, da Trieste giovedì 25 luglio si esibisce a Villa Mugna di Lonigo il trio swing Les Babettes, dal Trio Lescano a Lelio Luttazzi, in un concerto saltellante.
Postounico non è soltanto musica, ma anche cinema. Dal 2 luglio a fine agosto le piazze dei Berici si illuminano grazie al grande schermo del Cinema sotto le stelle nella programmazione curata dall’Ufficio Cultura del Comune di Lonigo. Il viaggio tematico del 2019 è: “Soldi, soldi, soldi: è il denaro, bellezza!” con un florilegio di capolavori firmati Oliver Stone, Woody Allen, Robert Besson, Steno, Dino Risi, Sergio Leone e Ken Loach tra gli altri. Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito.
Agli eventi di Postounico sono abbinate visite guidate ai luoghi dell’arte e degustazioni enogastronomiche con i vini e i prodotti dei Berici.
I concerti (con inizio alle 21.15) hanno ingresso unico a 10 euro. Biglietti in vendita sul circuito www.geticket.it o la sera stessa, nel luogo del concerto. In caso di pioggia saranno recuperati al coperto nei saloni delle ville, sotto le barchesse, nei teatri.
Informazioni sul sito www.postounico.it
Galleria immagini artisti e luoghi: https://bit.ly/309wZ9q
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GLI ARTISTI
MARINA REI e PAOLO BENVEGNÙ
Un gioco, un esperimento, un dialogo confidenziale tra due amici e tra due degli artisti più raffinati e sensibili del panorama italiano. Marina Rei e Paolo Benvegnù presentano, in duo, le loro Canzoni contro la disattenzione in box. Un concerto che definiscono «di esposizione della memoria, di disobbedienza verso la disattenzione e di giocosa appartenenza» e che si sviluppa tra brani inediti, riletture di classici della canzone italiana e brani tra i più conosciuti dei repertori dei due artisti. Lui alla chitarra, lei alla chitarra e alla batteria, entrambi alla voce tornano in tournée insieme, proseguendo una felice collaborazione nata con la scrittura de I fiori infranti nel disco La conseguenza naturale dell’errore. Una serata di poesia musicale, nella poesia di Villa Cordellina.
PAOLO JANNACCI DUET
Paolo Jannacci, il suo pianoforte e il suo inconfondibile e graffiante timbro vocale volano, in duo, con il trombettista Daniele Moretto. Prendono così vita, in un concerto d’intenso lirismo, brani come Who Can I Turn To di Leslie Bricusse, Insensatez di Jobim e O que serà di Chico Buarque, ma anche brani originali di Paolo Jannacci come Allegra e Chiara’s Tune. Non manca il momento in cui Paolo omaggia il padre Enzo, interpretando canzoni che sono ormai pietre miliari della storia della musica italiana come Vincenzina e Vengo anch’io. No tu no. Così la musica d’autore si fonde con il racconto, l’effervescenza di un virtuoso del pianoforte con la simpatia di un affabulatore.
NKEM FAVOUR BLUES BAND
Lo strepitoso impasto vocale e la profonda conoscenza della tradizione musicale afroamericana fanno di Mia Nkem Favour una delle interpreti più apprezzate dalla scena blues europea. Figlia della scuola gospel di New Orleans, possiede un istintivo “cuore blues” con cui esprime, con struggente passione, i sentimenti dell’anima. Con lei sul palcoscenico suona una band formata da alcuni tra i migliori musicisti blues d’Italia, già esponenti degli storici gruppi Big Fat Mama e Mama’s Pit: Davide Serini (chitarra), Danilo Parodi (basso), Alessandro Muda (Hammond organ & piano) e Mauro Mura (batteria). Tra classici blues e soul e brani originali, va in scena un concerto dal sound potente e raffinato, da ascoltare e ballare.
PILAR
L’atmosfera che pervade il nuovo album di Ilaria Pilar Patassini, in arte Pilar, è quella di una liricità intima e tagliente, vestita da arrangiamenti acustici originalissimi, con la presenza di tre fiati: corno, flicorno e trombone. Con Luna in Ariete, la cantautrice romana, sempre più apprezzata sulla scena cantautoriale femminile italiana, fa uscire allo scoperto la sua natura di autrice, con canzoni che mettono al centro la sua vocalità asciutta e il suono narrante, crepuscolare e nudo della sua musica. Lungo il suo percorso, Pilar ha intrecciato il jazz, la canzone d’autore e la narrazione, collaborando, tra gli altri, con Gianluigi Trovesi, Jean-Louis Matinier e Tim Ries. Nell’incanto di una notte di inizio estate alla Rocca Pisana, Pilar è in scena, insieme con la sua band, come cantante e voce recitante.
BRANKO GALOIĆ e FRANCISCO CORDOVIL
Sognatori, poeti, virtuosi: due chitarristi, uno croato e l’altro portoghese, con alle spalle una lunga carriera concertistica nei rispettivi paesi d’origine, si sono incontrati e hanno suonato per la prima volta insieme al “Chez Adel” di Parigi. L’atmosfera bohémienne di questo rifugio di artisti parigino ha favorito l’incontro tra le sonorità inconfondibili della musica balcanica di Branko e il fado struggente o il flamenco passionale di Francisco. Ne è nato un mix esplosivo che da quell’incontro li ha portati in tournée insieme per l’Europa, con concerti dall’energia travolgente, dove si incontrano l’Est e il Sud, in un percorso dai Balcani all’Oceano Atlantico. Nel 2018 Branko Baloić e Francisco Cordovil hanno pubblicato il loro album di debutto, One with the Wind.
LUCILLA GALEAZZI e STEFANIA PLACIDI
Una delle più autorevoli e originali voci della musica popolare italiana si incontra con una raffinata protagonista del folk. È il duo formato da Lucilla Galeazzi e Stefania Placidi, entrambe cantanti e chitarriste, entrambe ricercatrici e interpreti della canzone tradizionale contadina e urbana. Stupefacente l’elenco di collaborazioni e di progetti di Lucilla Galeazzi, da quelli con i suoi maestri Giovanna Marini e Roberto de Simone, ai duetti con artisti internazionali come Mercedes Sosa e Teresa Salgueiro dei Madredeus. Formatasi sulla scena musicale romana, Stefania Placidi ha cantato la “Città Eterna” e l’Agro Romano. Insieme danno vita a un concerto-racconto di melodie popolari, cantilene, ninne nanne, canti d’amore, canti di protesta e di rabbia, per un ritratto italiano in musica.
TOKO TELO
La cantante Monika Njava già dagli anni Novanta è una diva nazionale della scena musicale in Madagascar. Con altri due artisti dell’isola dell’Oceano Indiano ha formato e percorre il mondo con un trio dalle sonorità folgoranti. Loro sono D’Gary, il più famoso chitarrista malgascio, e il giovanissimo Joël Rabesolo, anche lui chitarrista tra i più interessanti della nuova generazione di musicisti dell’isola. I tre artisti propongono la musica tradizione della loro terra, con un profondo tocco di presente e con lo sguardo ben rivolto al futuro. In un concerto di passionale energia, i ritmi dello tsapiky, del jihe e del beko convivono e prendono forza, alimentandosi dell’incredibile voce di Monika Njava e degli arrangiamenti originali dei due chitarristi.
MICOL
Quando i polpastrelli di Micol Picchioni toccano le corde della sua arpa, tutto diventa improvvisamente possibile e ogni musica può uscirne fuori. Unica “arpista rock” d’Europa, Micol, dopo una formazione classica che l’ha vista suonare con l’Orchestra Luigi Cherubini diretta da Riccardo Muti, è riuscita a contaminare uno strumento antico come l’arpa con la musica rock e a farsi apprezzare in tv, nelle piazze e in prestigiose sale da concerto, come il Parco della Musica di Roma, per i suoi originalissimi arrangiamenti di brani che hanno fatto la storia del rock: dai Led Zeppelin ai Nirvana, dai Genesis a David Bowie, e ancora i Pink Floyd, Bruce Springsteen, passando dalle hit del pop dei Coldplay e di Michael Jackson.
ELENA LEDDA
In sardo, làntias significa “lumi”. Il nuovo progetto musicale di Elena Ledda respira dei suoni e dei colori della sua Sardegna per raccontare con delicatezza il mondo contemporaneo e abbracciare le storie delle genti del Mediterraneo. Nei brani rivive la delicatezza della tradizione popolare e le sonorità delle feste religiose. Nei testi delle canzone si stagliano le passioni di intense figure femminili, si richiama la saggezza del mondo contadino e le sue scanzonate filastrocche. Sul palcoscenico, insieme con la voce di Elena Ledda, ci sono il liuto e la mandola di Mauro Palmas, il basso di Silvano Lobina, le chitarre di Marcello Peghin, le percussioni di Andrea Ruggeri e la narrazione di Simonetta Soro, a dire dei raccontare e dire dei testi in sardo.
LES BABETTES
Les Babettes son un trio vocale swing tutto al femminile. Il nome è un omaggio alla loro città, Trieste, dove le babe, o le babette, sono le ragazze che spettegolano. Nel repertorio di Anna De Giovanni, Chiara Gelmini ed Eleonora Lana echeggiano i grandi classici degli anni Trenta e Quaranta, con un omaggio al mitico Trio Lescano, e uno sguardo al presente con le sonorità contemporanee dei The Knife o di Kimbra, senza farsi mancare, naturalmente, il travolgente Can de Trieste del loro concittadino Lelio Luttazzi. Dalla TV (X Factor 8), ai festival italiani (il Trieste Loves Jazz e l’Umbria Jazz) e internazionali (il Swing Fest a Madrid e altri in Slovenia, Svizzera e Cina) con “la bora in poppa”, Les Babettes cantano l’elegante, raffinata, gaudente sonorità saltellante dello swing.