Lunedì 27 maggio, alle 21 al Teatro Elfo Puccini, la stagione di Sentieri selvaggi, che con il titolo “DNA” ha accostato la musica d’oggi a grandi capolavori del Novecento, si conclude con un appuntamento dedicato a Carlo Boccadoro, parte imprescindibile del patrimonio genetico dell’ensemble.
«Sorta di periscopio umano sempre pronto a catturare universi sonori diversissimi tra loro», Boccadoro è percussionista, direttore, pianista, saggista e compositore tra i più apprezzati in Italia e all’estero. Lunedì 27 maggio dirige i “suoi” Sentieri selvaggi, affiancati dalla voce di Chiara Osella, in un programma bipartito per epoca di composizione e stile. Apre il concerto l’intimo Guanciale di Nuvole Azzurre, commissionato dal Teatro Verdi di Pordenone e lì presentato in prima assoluta nel 2018. Il rarefatto melologo per voce ed ensemble, sui testi di Cecilia Ligorio che rielaborano alcune liriche cinesi, «è leggero e opposto rispetto al carattere aggressivo e ritmico di quanto solitamente scrivo», dice Boccadoro.
Nella seconda parte invece torna un brano del 1991, tra i suoi lavori più amati e assente dai programmi di Sentieri selvaggi dal 2002: I cavoli a merenda. Una partitura teatrale e ricca di sorprese, in netto contrasto con quella precedente, mette in musica le filastrocche di Sergio Tofano, il creatore del personaggio del Signor Bonaventura.
Il concerto è l’ultimo appuntamento della serie Carta d’Identità per SIAE – Classici di Oggi, nuovo focus di un percorso di approfondimento nella musica italiana del nostro tempo iniziato nel 2016 (Ritratti italiani nel 2016, La logica degli opposti nel 2017, Raccordi sonori nel 2018) grazie al sostegno di SIAE.
Biglietti € 17/ 11/ 5 (€ 1.50 diritti prevendita), info 02.00660606