Oltre 16.000 presenze in sei settimane di rappresentazioni per un totale di 31 repliche: è stato un grandioso successo al Teatro Argentina di Roma, Un nemico del popolo di Ibsen, nuova produzione del Teatro di Roma, diretto e interpretato da Massimo Popolizio. Già artefice dello straordinario successo del pasoliniano Ragazzi di vita, Popolizio si misura con un testo di fine Ottocento cogliendone tutta la sua modernità attraverso una rilettura inedita per Ibsen. Non c’è (ma solo apparentemente)il pessimismo dello drammaturgo o gli aspetti cupi dei suoi testi anche nella messa in scena: Popolizio racconta lo scontro morale ed etico fra i fratelli Stockmann attraverso una cifra stilistica energica e ironica, quasi parodistica e sopra le righe.
In scena lo scontro etico fra dottor Thomas Stockmann, interpretato dalla stesso sublime Popolizio e il fratello, Peter Stockmann, sindaco avvolto nel malaffare interpretato da una straordinaria e sorprendente Maria Paiato in abiti maschili. La scena, non del tutto naturalistica, un assemblaggio di fredde lamiere pensate da Marco Rossi, ospita il susseguirsi degli eventi che vedono il dottor Peter in un nemico del popolo osteggiato e ostracizzato dalla società perché è un uomo mosso dalla correttezza e dalla moralità.
Se restano gli abiti scuri di Gianluca Sbicca a simboleggiare anche visivamente la cupezza nordica del dramma, Popolizio ripensa a un Ibsen molto diverso rispetto al solito: estrapola la spietata attualità del testo che parla di corruzione, democrazia e interessi personali e porta in scena una visione quasi caricaturale dei personaggi attraverso una specie di duello western dai toni surreali, amplificato anche dalla musica blues e dal narratore (che diventa anche l’ubriaco). La vicenda non potrebbe essere più attuale di così: al medico Thomas Stockmann, che ha scoperto che le acque termali della cittadina sono inquinate e dannose per la salute, gli si contrappone il fratello-sindaco, Peter Stockmann, politicamente insabbiatore, che cerca, invano, di convincerlo che la sua denuncia metterà fine ai sogni collettivi di benessere economico della città.
Tutto lo scontro viene raccontato con ritmi incalzanti attraverso la molteplicità dei cittadini, corrotti e ipocriti, tutti caratterizzati da una recitazione volutamente caricaturale a dimostrare chiaramente la loro ipocrisia (che si svela immediatamente), cui si contrappone solo la recitazione naturalistica di Thomas Stockmann-Popolizio, l’unico individuo onesto della società. Thomas è il solo ad agire negli interessi della sua comunità attirandosi contro l’opinione pubblica manipolata dalla stampa e dalla politica fino a diventare un nemico del popolo. Perderà il lavoro e la stima di tutta la città che lo accusa: non gli resterà nulla se non ciò è più importante, la sua dignità e la solidarietà della sua famiglia.
Un lavoro avvincente con una cifra stilistica e interpretativa per il pubblico e che Popolizio porta in scena con numerosi attori (12 in totale) con cui ha lavorato in passato: al centro di un dramma attualissimo l’analisi delle regole della vita di una democrazia con tutti i suoi paradossi. Visto lo straordinario successo, Un nemico del popolo tornerà in scena anche nella prossima stagione del Teatro di Roma pronto al tour in diversi teatri nazionali tra cui Milano, Torino, Napoli.