La 26a edizione del Verbier Festival riafferma i propri valori fondanti, con una programmazione all’insegna dell’audacia, lo scambio e la trasmissione.
La 25a è stata un’edizione fuori dalla norma, tanto per il programma sensazionale quanto per l’emozione generale e irreale che regnava nella stazione alpina. Con un bilancio più che mai positivo, l’anniversario appena festeggiato si pone come tappa fondamentale e prepara a nuove esaltanti sfide per il futuro. Grazie al Festival, il nome di Verbier ha brillato nel mondo intero (65.954 spettatori in sala, +39% rispetto al 2017).
Piattaforma di sperimentazioni artistiche da oltre due decenni, il Festival scommette sulla gioventù e sulla novità con più di 20 artisti pronti a esibirsi per la prima volta assoluta sui palcoscenici dell’Église e della Salle des Combins. Che vantino già una carriera notevole o che si siano messi in evidenza in seno all’Academy, questi talenti di oggi e di domani faranno il proprio esordio nel cuore delle Alpi l’estate prossima.
Affiancando opere colossali a concerti più intimi, quest’edizione si aprirà alla grande con il violinista Kristóf Baráti impegnato nel suo primo concerto per orchestra a Verbier, per la bacchetta di Valery Gergiev. Il Direttore musicale della VFO si cimenterà anche con un’altra opera di spicco del repertorio: Die Frau ohne Schatten di Strauss. La sfida di una simile produzione – la più ambiziosa per un solo concerto, a giudizio del Fondatore del Festival Martin T:son Engstroem – richiama un cast altrettanto prestigioso, composto dalle voci straordinarie di Brandon Jovanovich, Matthias Goerne e Nina Stemme.
Il Verbier Festival invita i più grandi musicisti a cimentarsi con i repertori migliori, dal barocco al contemporaneo, passando per la creazione di una composizione del britannico Thomas Adès. I pianisti Joaquín Achúcarro e Arcadi Volodos tornano al Festival dopo diversi anni di assenza, al pari del violoncellista Jian Wang. Fuori dall’ambito della musica classica, due serate di colore latino-americano daranno un’impronta festosa agli eventi: la prima con il nuevo tango electro della Plaza Francia Orchestra (Müller e Makaroff del Gotan Project), e la seconda con i ritmi brasiliani del leggendario Gilberto Gil.
Sulla scia d’eccellenza dei loro colleghi più anziani, i circa 220 musicisti della Verbier Festival Academy e delle Verbier Festival Orchestra e Junior Orchestra potranno esplorare tutto lo spettro del mondo musicale, accompagnati da coach e da un eminente corpo insegnante, nel corso di oltre 150 masterclass, prove e laboratori di sensibilizzazione alle realtà delle professioni artistiche. Integrato dagli eventi Talks & Docs, il Philanthropy Forum affronterà inoltre le problematiche culturali del XXI secolo.
A coronamento di quasi tre settimane trascorse al fianco dei nomi più grandi del mondo della musica, la giornata di chiusura metterà in luce i giovani talenti emersi dai Programmi di Training. Li vedremo esibirsi nei concerti di musica da camera dell’Academy, nella rappresentazione del Flauto magico con i cantanti dell’Academy e della Verbier Festival Junior Orchestra, per finire con la monumentale Sinfonia N° 2 di Mahler con la Verbier Festival Orchestra diretta da Fabio Luisi.
Aperta all’intera gamma del possibile, la programmazione non si fermerà ai 56 concerti in cartellone, ma continuerà con il programma Unlimited, forte di oltre 100 manifestazioni accessibili e gratuite concepite per propiziare la scoperta della musica classica. La tematica «Playground » comprende le attività destinate alle famiglie e ai bambini, per vivere il Festival come un immenso parco giochi: laboratori per bambini, passeggiate, concerti all’aria aperta, spettacoli per le famiglie e persino partite di scacchi. «Talks & Docs » è un programma completo di conferenze introduttive ai concerti e di conversazioni sulla musica e i suoi legami con la nostra vita quotidiana. Nel 2019, il pubblico potrà scoprire i film del violinista e cineasta Bruno Monsaingeon. La tematica «After Dark » consiste in una serie di eventi notturni che travalicano le frontiere estetiche e i codici consueti del concerto classico. Il programma spazia dalla musica elettronica al jazz, dal cabaret al tango.
Per il secondo anno consecutivo, il Festival e la Swiss Philanthropy Foundation presentano il « Philanthropy Forum ». I due giorni di dibattito s’inscrivono nel quadro della programmazione Unlimited, proponendosi di creare un ambito di riflessione, di favorire lo scambio di conoscenze fra le generazioni, e di incoraggiare l’iniziativa. Il Forum si focalizza sui concetti di cultura e generosità nel 2019. Non mancheranno le piacevoli sorprese offerte da solisti di livello internazionale e stelle in ascesa che si esibiranno nei Secret Concerts.
Un edizione 2019 da vivere secondo i propri gusti, destinata risolutamente a ogni tipo di pubblico.
Nel dossier per la stampa da scaricare troverete la programmazione completa di questa 26a edizione: i sei rispettivi concerti della Verbier Festival Orchestra e della Verbier Festival Chamber Orchestra, i pianisti e i violinisti in vetta, i quattro Incontri Inediti e i due concerti dai colori latinoamericani, le masterclass e il programma Unlimited.
I grandi artisti: Joaquin Achúcarro, Sergei Babayan, Kristóf Baráti, Joshua Bell, Renaud Capuçon, Valery Gergiev, Matthias Goerne, Thomas Hampson, Daniel Hope, Leonidas Kavakos, Evgeny Kissin, Mischa Maisky, Lawrence Power, Thomas Quasthoff, András Schiff, Grigory Sokolov, Gábor Takács-Nagy, Antoine Tamestit, Daniil Trifonov e tanti altri.