Venerdì 17 maggio il Concerto straordinario in collaborazione con il “Cortile dei Gentili”, che prevede l’esecuzione della Messa in do minore K 427 con i complessi scaligeri diretti da Zubin Mehta, sarà preceduto da un dialogo tra il Maestro e il Cardinale Gianfranco Ravasi. Alla base della conversazione, una riflessione su diverse tradizioni musicali e l’affermazione dell’ineffabile, del trascendente, come dimensione fondamentale della musica che la rende un linguaggio universale.
Zubin Mehta, che nel corso della sua vita artistica ha eseguito con regolarità l’opera di Mozart, dirige la Messa in do minore per la prima volta. La Messa nacque da un voto di Mozart per la salute della moglie Constanze, che aveva sposato nel 1782 e che gli stava dando il primo figlio, destinato a vivere solo poche settimane. La prima esecuzione, nel 1783 nella Chiesa di San Pietro a Salisburgo, avvenne in forma incompleta insieme ad altre pagine sacre e in seguito la partitura venne rimaneggiata, con l’aggiunta tra l’altro di nuove parti per viole e tromboni. Prima grande pagina sacra scritta da Mozart in autonomia dai vincoli stilistici e liturgici imposti dall’Arcivescovo Colloredo, la Messa è un punto di riferimento imprescindibile per tutta la musica sacra a venire.
Il Maestro Mehta, che si è recato a Berlino per consultare il manoscritto conservato alla Staatsbibliothek, dirige Orchestra e Coro del Teatro alla Scala insieme a un quartetto di solisti che include uno dei più ricercati soprani lirici dei nostri anni come Brenda Rae, una mozartiana di riferimento come Genia Kühmeier, l’emergente tenore Attilio Glaser e il basso Wilhelm Schwinghammer atteso questa estate a Bayreuth.
Dipartimento del Pontificio Consiglio della Cultura, nato su iniziativa del Cardinale Gianfranco Ravasi, il “Cortile dei Gentili” dal 2011 si è affermato come spazio aperto al pluralismo delle idee, per promuovere e stimolare il dialogo costruttivo tra credenti e non credenti; con questo obiettivo, dunque, il “Cortile” affronta e approfondisce ogni anno grandi tematiche (e problematiche) di attualità – come l’etica, la legalità, la scienza, la fede, l’arte e le nuove tecnologie – attraverso eventi, incontri, dibattiti, ricerche e occasioni di condivisione.
Una preziosa occasione per ascoltare la Messa in uno dei più pregevoli edifici del gotico lombardo è l’inaugurazione del Festival di Pavia sabato 18 maggio: il Maestro Mehta e i complessi scaligeri la eseguiranno sotto le volte quattrocentesche di Santa Maria del Carmine.
Dal debutto nel 1962, il Maestro Zubin Mehta ha diretto Salome (1974), Il trovatore (1978), Turandot (1976), Jérusalem (2001, con i complessi della Wiener Staatsoper), Tannhäuser (2010), Aida (2015), Der Rosenkavalier (2016), Die Entführung aus dem Serail (2017) e innumerevoli concerti con i complessi scaligeri, la Los Angeles Philharmonic, la New York Philharmonic, la Israel Philharmonic e i Wiener Philharmoniker. Nel 2016 ha guidato i complessi scaligeri nella Messa da Requiem di Verdi.