Il film della regista tunisina Sarra Abidi, per una proiezione in prima nazionale.
Prosegue alla Mole Vanvitelliana di Ancona il Festival “KA – Nuovo immaginario migrante”, la rassegna cinematografica dedicata al tema delle frontiere e delle migrazioni, con ospiti internazionali, cinema d’autore, artwork e libri. Il tema della seconda edizione di KA è FRONTIERE, scelto poiché confini e frontiere sono il tema nodale su cui si confrontano e si scontrano idee di società e di umanità profondamente diverse. Il progetto, promosso dall’associazione culturale PepeLab, è firmato nella direzione artistica da Valeria Bochi, Sabrina Maggiori ed Evelyn Puerini. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.
Venerdì 28 giugno ore 21 alla Mole, Canalone Spanditori – Arena Cinema (in caso di pioggia, Ridotto Teatro delle Muse), appuntamento con “Benzine” (Emirati Arabi Uniti, 2017) della regista tunisina Sarra Abidi, per una proiezione in prima nazionale con sottotitoli in italiano a cura di KA Nuovo Immaginario Migrante. Il film ci fa conoscere l’altra faccia dell’immigrazione, la sofferenza estrema di genitori e parenti che rimangono nei villaggi, una famiglia il cui figlio di 19 anni ha lasciato la sua casa, a insaputa dei genitori, per imbarcarsi con un gommone verso le coste italiane. Un film toccante, che ha ottenuto il Prix IMA – Tv5Monde per l’opera prima alla prima edizione del Festival del Cinema Arabo di Parigi organizzato dall’IMA, l’Istituto del Mondo Arabo di Parigi. Ospite della serata saranno Tareke Brhane, presidente Comitato 3 Ottobre – organizzazione nata all’indomani del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013 – e la regista Sarra Abidi con un contributo video.
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La trama
Salem e Halima non hanno notizie del figlio Ahmed che è partito illegalmente verso l’Italia. E vivono in uno stato di estrema sofferenza. Il film ambientato nel sud-est della Tunisia, dove Ahmed vende benzina di contrabbando lungo la strada verso la Libia. Un giorno Ahmed decide di partire clandestinamente verso l’Italia e per mesi non dà notizie di sé alla famiglia. Storie e supposizioni circolano sul suo destino, e attraverso la storia di questi genitori in attesa noi leggiamo la precarietà degli itinerari di vita dei giovani tunisini, e delle loro famiglie che vivono il silenzio di queste assenze. Verrà trovato, alla fine, il loro figlio? Sarà vivo o morto?
Sarra Abidi ha diretto 2 cortometraggi “Rendez-vous” e “Le Dernier Wagon” ed un mediometraggio “rue de la Poste”. “Benizine” è il suo primo lungometraggio. Attualmente sta lavorando come regista e produttrice di un documentario “Sulfur”, e di “My name is Clara” ancora in lavorazione.
Info e contatti
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Programma completo e in continuo aggiornamento su ka.pepelab.org
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