Con oltre venti appuntamenti e un mese di musica, prende il via domenica 30 giugno il Festival Pontino di Musica, storica rassegna del territorio pontino giunta quest’anno alla sua 55esima edizione, presieduta da Elisa Cerocchi e di cui è presidente onorario Luis de Pablo. Come di consueto, la manifestazione si terrà in alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio della provincia di Latina: il Castello Caetani di Sermoneta sede di tanti concerti del Festival con i suoi Corsi di perfezionamento che richiamano giovani musicisti da tutto il mondo, ma anche le Abbazie di Fossanova e Valvisciolo, il Complesso di Sant’Oliva e la Tenuta San Pietro a Cori e la città di Latina.
In programma fino al 31 luglio, il Festival proporrà un’offerta musicale ampia e per tutti i gusti, che spazierà dal repertorio rinascimentale fino alla musica contemporanea, cui il Festival come ogni anno riserva una particolare attenzione, sia con gli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea, sia con l’esecuzione di musica proveniente dal prezioso archivio dell’Istituto Petrassi di Latina che contiene il fondo di importanti compositori del Novecento e dei giorni nostri, cui si è aggiunto quello recentemente donato da Ivan Vandor.
Ad animare le serate del Festival tanti ensemble e artisti internazionali, molti anche docenti dei Corsi di perfezionamento che si svolgono durante il Festival, accanto ai nuovi e promettenti talenti. Uno di questi è il violinista Ivos Margoni, romano classe 1999, vincitore della prima edizione nel 2018 del Premio istituito in ricordo di Riccardo Cerocchi, infaticabile organizzatore e promotore per oltre quarant’anni del Festival. Insieme a Giulia Loperfido, anche lei romana e giovanissima, a Margoni spetta il concerto inaugurale del Festival domenica 30 giugno. Ad ospitarlo il Circolo Cittadino di Latina, centro delle manifestazioni culturali della città da oltre settant’anni; in programma musica di Franck, Prokof’ev e Ravel.
Ad aprire gli appuntamenti a Sermoneta saranno gli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea, coordinati da Gabriele Bonomo, quest’anno dedicati al tema Sintassi del sentire. Lunedì 1 e martedì 2 luglio il Castello Caetani accoglierà i due concerti affidati al Syntax Ensemble nuovissima realtà musicale, nata da pochi mesi, che riunisce musicisti del panorama italiano ed europeo per valorizzare la nuova musica e il miglior repertorio del Novecento. Diretto da Pasquale Corrado, l’ensemble eseguirà in prima assoluta brani della nuova generazione di compositori italiani (Attilio Foresta Martin, Mariano Russo, Carmen Fizzarotti provenienti dai Corsi di composizione di Solbiati a Sermoneta), accanto a prime italiane di due fra i più affermati compositori d’oggi, Ivan Fedele (Haru haiku, 2015) e Georges Aperghis (La nuit en tête, 2000), cui si aggiungono i lavori di Valerio Sannicardo, Maurilio Cacciatore, Daniela Terranova e Toshio Hosokawa. Prendendo spunto dai due concerti, le tavole rotonde degli Incontri, cui parteciperanno compositori, interpreti e musicologi, verterà sul concetto di “sintassi”: momento centrale del pensiero compositivo, la sintassi (quell’invisibile “energia” che, in un certo senso, crea connessioni tra gli elementi del discorso musicale) è uno dei temi su cui i musicisti delle ultime generazioni hanno più riflettuto, giungendo spesso a risultati di grande interesse.
Giovedì 4 luglio il Festival accoglie a Sermoneta il debutto dell’Associazione Riccardo Cerocchi, associazione di promozione musicale composta da giovani under30 che si ispirano allo stile e al pensiero di Riccardo Cerocchi. Titolo del concerto sarà Quando la natura diventa suono, nel segno del rapporto tra natura e musica.
Venerdì 5 luglio ancora a Sermoneta, al Castello Caetani, con il concerto conclusivo del Corso di composizione elettroacustica di Vittorio Montalti, che vedrà in programma diverse prime assolute degli allievi del Corso, eseguite da Francesco Prode al pianoforte, regia del suono di Roberto Terelle.
È un duo giovane ma già solido, quello di Matteo Rocchi alla viola e Ludovica Vincenti al pianoforte, che sabato 6 luglio al Circolo Cittadino di Latina affiancano la Sonata in fa maggiore op. 11 n. 4 lavoro giovanile di Hindemith, scritta nel 1919, alla Sonata op. 120 n. 1 di Brahms, appartenente all’ultima produzione creativa del compositore tedesco. Il concerto sarà dedicato alla memoria di Massimo Negri, socio fondatore del Campus Internazionale di Musica di Latina, appassionato e grande sostenitore delle arti.
Virtuoso di armonica cromatica, Gianluca Littera torna al Festival Pontino con un concerto che lo vedrà in duo con il pianista Fabio Gorlier per il primo degli appuntamenti all’Abbazia di Fossanova domenica 7 luglio. Tra i pochi in grado di spaziare con il suo strumento fra l’ambito classico e il jazz, Littera presenta un programma che abbraccia più repertori, dalla musica classica ‘contemporanea’ come i Five Pieces for Chromatic Harmonica (1957) di Gordon Jacob, a originali incontri fra il jazz e il tango.
Martedì 9 luglio alle Scuderie del Castello Caetani a Sermoneta sarà il trio formato dal violoncellista Michele Marco Rossi, il clarinettista Riccardo Acciarino e il pianista Umberto Ruboni ad eseguire in prima assoluta i lavori degli allievi di Alessandro Solbiati, a conclusione del Corso di composizione.
Gradito ritorno anche per Claude Delangle, fra i più apprezzati sassofonisti contemporanei, docente al prestigioso Conservatorio superiore di Parigi e ai Corsi di Sermoneta. Accompagnato al pianoforte da Odile Catelin Delangle, mercoledì 10 luglio al Circolo Cittadino di Latina, Delangle presenta un programma omaggio a Hector Berlioz, a 150 anni dalla sua morte, fra tradizione e modernità. Partendo da un arrangiamento dell’Enfant du Christ, trilogia sacra che Berlioz compose per soli, coro e orchestra, il concerto metterà a confronto la sua musica con quella di altri compositori francesi che a lui seguirono: Debussy, Poulenc, Saint-Saëns, Desenclos fino al contemporaneo Philippe Leroux, individuando continuità e novità nella scrittura musicale francese. Il concerto sarà dedicato alla memoria di Luciano Marinelli, personaggio di spicco degli ultimi cinquant’anni per la città di Latina, scomparso poche settimane fa.
Tra le novità di quest’anno, piace segnalare la presenza di due soliste di rilievo internazionale, la violinista olandese Liza Ferschtman e la violista americana Jennifer Stumm (quest’ultima anche insegnante al Royal College of Music di Londra), che si aggiungono al nutrito gruppo di docenti dei Corsi, impegnate anche nei concerti del Festival. Saranno loro infatti le protagoniste di due appuntamenti: al Castello Caetani di Sermoneta sabato 13 luglio, accompagnate dal pianista Roberto Paruzzo, si alternano in un programma che spazia da Bach a Fritz Kreisler. Domenica 14 all’Abbazia di Fossanova, sarà con loro un altro docente dei corsi, il violoncellista Giovanni Gnocchi, per suonare insieme Trii di Schubert e Beethoven cui si aggiunge il Duetto per viola e violoncello WoO 32 di Beethoven, composizione incompiuta che porta il curioso titolo “per due occhiali obbligati” alludendo in maniera scherzosa al fatto che i due esecutori dell’epoca (Nikolaus Zmeskall, violoncellista per diletto cui era dedicato il pezzo, e lo stesso Beethoven) portavano gli occhiali.
È composto da due giovani musicisti, Gregorio Maria Paone e Mario Piluso rispettivamente clarinettista e fisarmonicista, il duo Marsia, che propone un repertorio vario e originale pensato per questi strumenti, difficilmente ascoltabili in duo. Per il primo concerto all’Abbazia di Valvisciolo, giovedì 18 luglio spazieranno con originali trascrizioni fra Bach, Beethoven e i ritmi e le melodie del tango argentino. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma.
Sarà un concerto itinerante quello di sabato 20 luglio, all’interno del Castello Caetani di Sermoneta, con l’ensemble vocale De Labyrintho e il racconto dello scrittore e giornalista Sandro Cappelletto dedicato alla figura di Carlo Gesualdo da Venosa e di alcuni dei suoi più celebri madrigali. Genio musicale senza tempo, Gesualdo rivive nel contrappunto fra la narrazione e le voci a cappella dell’ensemble, interpreti di quella musica estrema, passaggio dal Rinascimento al Barocco.
Dopo il felice esito della prima esperienza, il Festival rinnova il progetto di un master orchestrale con giovani artisti, che culminerà nel concerto di domenica 21 luglio all’Abbazia di Fossanova, solista Giovanni Gnocchi al violoncello e la direzione di Daniele Agiman (docente del corso); in programma musica di Haydn e Mozart.
Altro angolo suggestivo del Festival è il Chiostro di Sant’Oliva a Cori che accoglie il Duo Mateaux, formato dalla violoncellista Giovanna Buccarella e dal chitarrista Francesco Diodovich per valorizzare il repertorio per questa formazione, e nel contempo ampliarlo, con commissioni di nuovi pezzi. Sarà così incentrato sul secondo Novecento fino ai giorni nostri il concerto di giovedì 25 luglio, con la Suite n. 1 di Raffaele Bellafronte, la Suite del chitarrista flamenco e compositore catalano Feliu Gasull, le Danzas Latinoamericanas di José Elizondo e Free Life on Earth di Giovanni Sollima.
Sabato 27 luglio si torna al Castello di Sermoneta con il concerto di Mario Caroli fra i principali flautisti di oggi, docente ai Corsi di Sermoneta, impegnato in un programma ricercato, che si apre con le Tre romanze op. 94 di Schumann, e prosegue con la Sonata “Arpeggione” di Schubert (nella trascrizione per flauto e pianoforte), la Sonatina di Dutilleux e la Prima Sonata di Martinu; lo accompagna al pianoforte Akiko Iwase.
Domenica 28 luglio all’Abbazia di Fossanova sarà la volta del Quartetto Felix, formazione di archi e pianoforte nata appena quattro anni fa all’interno dei Corsi di Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e già vincitore del Premio ‘Giuseppe Sinopoli’ 2017 conferito dal Presidente della Repubblica Italiana. In programma il Quartetto per pianoforte ed archi op. 25 di Brahms e quello in la minore di Mahler.
Sarà infine una festa musicale quella di mercoledì 31 luglio a Cori, nella originale cornice della Tenuta San Pietro di proprietà dell’Azienda agricola biologica Marco Carpineti. Apertosi nel segno dei nuovi talenti, il Festival affida la sua chiusura ancora a dei giovanissimi musicisti – questa volta più di 100! Sono i ragazzi della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretti da Simone Genuini in un programma di brani celebri che si apre con Mozart (l’Ouverture dall’Idomeneo) e prosegue con Massenet, Grieg, Puccini, fino alla Carmen Suite di Bizet e Un americano a Parigi di Gershwin.
Come ogni anno a completare la programmazione del Festival saranno i concerti finali degli allievi dei Corsi di perfezionamento del Campus, occasione per ascoltare giovanissimi nuovi interpreti, provenienti da ogni parte del mondo, che da sempre animano le giornate Festival con il loro entusiasmo e la loro contagiosa energia. Quest’anno il Festival accoglierà anche i giovanissimi vincitori del Concorso Musicale Carlo Cicala di Priverno.
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Info:
Fondazione Campus Internazionale di Musica, Via Varsavia 31, 04100 Latina
Tel. 329 7540544, e-mail: info@campusmusica.it
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Biglietti
7 – 10 – 13 – 14 – 20 – 21 – 27 – 28 luglio* : € 15 intero, ridotto € 10 over 65 e under 26
1 – 2 – 5 – 9 – 12 – 15 – 22 – 29 – 30 – 31 luglio : € 5 – € 2
30 giugno – 6 – 25 luglio : € 10 e € 5
3 luglio : € 1
4 luglio ingresso gratuito
* Sono previste riduzioni per i possessori di Youth Card. Per ulteriori riduzioni seguire aggiornamenti sul sito della Fondazione. La direzione del Campus si riserva il diritto di apportare modifiche al programma del Festival per cause di forza maggiore.