«Soltanto l’arte e il sapere innalzano l’uomo fino alla divinità» scriveva Ludwig van Beethoven, di cui ricorre nel 2020 il 250° anniversario della nascita, quell’arte che unisce due mondi, il terreno e il trascendente. Nella musica sono ben pochi i nomi di compositori in grado di accendere l’immaginazione e la memoria con la stessa potenza del Maestro di Bonn. Per questa ragione la Stagione 2019-2020 della Filarmonica della Scala mette al centro il mito Beethoven, scevro del carattere sentimentale e lirico dell’estetica romantica, come immagine della perfezione della musica strumentale, libera, assoluta. Il direttore principale Riccardo Chailly affronta con la Filarmonica, e con tutti i complessi scaligeri, l’integrale delle Sinfonie in un ciclo organico al Teatro alla Scala con due tappe nella serie Filarmonica. Tutto intorno, direttori di famiglia, musicisti d’eccezione, grandi nomi e giovani rivelazioni compongono un programma che fa della Filarmonica un laboratorio musicale vivo, dentro e fuori dal Teatro alla Scala.
Anche quest’anno, con il sostegno del Main Partner UniCredit, la Filarmonica della Scala non è solo al centro della vita culturale di Milano, ma irradia la sua attività a livello internazionale confermandosi un’istituzione musicale in grado di combinare tradizione e innovazione, attenzione per le giovani generazioni e responsabilità sociale, in un programma ampio d’iniziative in città, in Italia e all’estero, con oltre cinquanta appuntamenti ogni anno.
Fabrizio Saccomanni ha dichiarato: “La Filarmonica della Scala e UniCredit confermano il proprio impegno per la diffusione della musica. L’obiettivo comune è coinvolgere un pubblico sempre più ampio attraverso iniziative di grande qualità, capaci di appassionare le persone, sviluppare la coesione e generare un impatto positivo sulla società. I progetti della Filarmonica che uniscono musica e solidarietà, come “Le Prove Aperte”, il grande concerto per Milano, il percorso di educazione musicale per i bambini, le borse di studio per giovani talenti sono occasioni concrete per sostenere le nostre comunità.”
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I concerti al Teatro alla Scala
La trentottesima Stagione di Concerti al Teatro alla Scala s’inaugura lunedì 4 novembre con Riccardo Chailly. Nell’anno beethoveniano il direttore principale esegue alla Scala l’integrale delle Sinfonie e apre la stagione della Filarmonica con la Seconda e la Terza “Eroica”. Chailly torna sul podio per un secondo concerto (11 maggio) con Leonidas Kavakos interprete del concerto per violino di Beethoven e la Sesta Sinfonia Pastorale.
Fa il suo esordio sul podio il giovane direttore greco Constantinos Carydis (13 gennaio), con il mezzosoprano Magdalena Kožená interprete dei Rückert-Lieder di Mahler, eseguiti insieme a Blumine, alla Sinfonia n. 9 di Šostakovič e Tafì (Burial) del compositore greco Dimitri Mitropoulos.
Specialista nel repertorio barocco e classico il direttore Ottavio Dantone fa il suo ritorno in stagione (3 febbraio) accostando la Sinfonia n. 104 in re magg. Londra alla Sinfonia n. 4 Tragica di Schubert.
Gradito ritorno è quello della pianista Beatrice Rana con Fabio Luisi (17 febbraio): a Beethoven è dedicata l’esecuzione del Quarto concerto per pianoforte e orchestra mentre Luisi, reduce dal successo con la Settima, prosegue il suo percorso su Bruckner con la Sinfonia n. 2.
Interprete di riferimento per la musica di Richard Strauss, Marc Albrecht torna sul podio (2 marzo) con Träumerei am Kamin e la Sinfonia domestica op. 53. Al centro del programma c’è il Primo Concerto per violoncello di Haydn con cui esordisce il talentuoso musicista austriaco di origini persiane Kian Soltani, classe 1992.
Ancora un debutto quello della bacchetta spagnola di Pablo Heras-Casado, ospite con il violinista francese Renaud Capuçon (16 marzo). Il programma guarda alle avanguardie del Novecento: da una parte la seconda scuola di Vienna, con la Passacaglia di Webern e il Concerto per violino di Berg, dall’altra la rivoluzione neoclassica di Stravinskij con l’Uccello di fuoco.
La formazione ospite della stagione è il Collegium Vocale Gent guidato da Philippe Herreweghe (6 aprile). Uno degli ensemble più apprezzati per la dedizione alla musica antica e barocca sarà impegnato nell’esecuzione della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach.
I concerti diretti da Valery Gergiev, il cui titolo onorifico suggella il forte legame sin dagli inizi della sua carriera, sono sempre un caleidoscopico catalogo di immagini che diventano musica. In questa stagione Gergiev torna con la Suite dal balletto Cenerentola di Prokof’ev e la Quinta Sinfonia di Šostakovič (25 maggio).
La profonda collaborazione con Myung-Whun Chung ha compiuto trent’anni nel 2019 e segna oltre 100 concerti. Il lavoro sulle sinfonie di Mahler, che lo scorso anno ha incluso l’esecuzione della Prima, prosegue quest’anno con la Sinfonia n. 9 (11 ottobre).
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Da Amburgo a Tokyo: le tournée internazionali
Nelle ultime tre stagioni la Filarmonica ha tenuto 64 concerti fuori sede, e la collaborazione con Riccardo Chailly, dalla nomina a Direttore Principale, registra il traguardo di 80 concerti di cui 48 in tournée all’estero e una presenza media di 15 concerti per anno nelle stagioni principali delle più importanti sale europee. Il dato è particolarmente significativo per una istituzione indipendente che non percepisce alcun contributo pubblico.
La presenza nelle grandi sale e Festival internazionali è confermata anche nella Stagione 2019-2020 con oltre venti concerti. Il 31 agosto la Filarmonica è ospite del Festival di Ravello: Lorenzo Viotti torna sul podio e dal Belvedere di Villa Rufolo dirige musiche di Rossini, Puccini e Dvořàk. A settembre 2019 è Myung-Whun Chung a guidare i concerti a Milano e Torino (11 e 13 settembre), il doppio appuntamento a Muscat (17 e 18 settembre) e al Teatro Filarmonica di Verona (20 settembre). Ospite d’eccezione è il pianista Alexander Romanovsky con il Terzo Concerto di Rachmaninov e la Sinfonia n. 6 Patetica di Cajkovskij. A Muscat, Chung dirige un secondo programma con brani di Rossini, Verdi, Puccini e la Sinfonia n. 9 dal Nuovo Mondo di Dvořàk.
Riccardo Chailly guida l’orchestra agli inizi del 2020 nei concerti di Colonia (22 gennaio), Anversa (23 gennaio), Essen (24 gennaio), Parigi (27 gennaio). Il programma tutto beethoveniano prevede l’esecuzione della ouverture Egmont e delle Sinfonie n. 8 e n. 5. Alla Philharmonie di Parigi un secondo appuntamento (28 gennaio) è in programma con Renaud Capuçon, il Concerto per violino di Beethoven e i Quadri da un’esposizione di Musorgskij-Ravel. Il 24 febbraio 2020 la Filarmonica sarà a Roma, Auditorium Parco della Musica: il pianista Jan Lisiecki è interprete del Concerto di Grieg; Chailly dirige Finlandia di Sibelius e i Quadri di Musorgskij.
Doppio appuntamento anche all’Elbphilharmonie di Amburgo (27-28 aprile 2020): nel primo dei due concerti Chailly dirige il programma beethoveniano, nel secondo Cantus in memoriam Benjamin Britten di Arvo Pärt, il Terzo concerto di Rachmaninov eseguito da Denis Matsuev, e la Quinta di Šostakovič.
A maggio l’orchestra sarà di nuovo in Germania con concerti a Norimberga (4 maggio), Monaco (5 maggio) e Friburgo (6 maggio). Riccardo Chailly dirige la Sinfonia n. 6 Pastorale e il Concerto per violino di Beethoven. Interprete è Nikolaj Zneider.
In autunno 2020 la Filarmonica ritorna in Giappone, dopo l’ultima tournée con Chung nel 2008, con tre concerti a Tokyo (29 settembre, Bunka Kaikan; 30 settembre, NHK Hall; 1 ottobre, Suntory Hall) e a Nagoya (2 ottobre, Aichi Prefectural Arts Theatre). I programmi sono in via di definizione.
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Milano Musica – MITO SettembreMusica – Concorso Berio
L’attenzione al contemporaneo è amplificata dalla collaborazione annuale con il Festival di Milano Musica, quest’anno dedicato alla figura di Luca Francesconi. Domenica 27 ottobre la Filarmonica della Scala, sotto la direzione di Brad Lubman e con Leila Josefowicz al violino, sarà impegnata in un programma che accosta Duende. The Dark Notes per violino e orchestra, alla Sagra della Primavera di Stravinskij.
Sempre in ambito contemporaneo, dopo la commissione congiunta a Peter Eötvös del 2017, si rinnova la collaborazione con Accademia di Santa Cecilia per il Concorso internazionale di Composizione “Luciano Berio” che coinvolge SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e la Fondazione Boris Christoff, nell’assegnazione di una commissione del valore di 20.000 euro per la composizione di un brano originale da eseguirsi nelle rispettive stagioni di concerti.
Di lunga data è anche la collaborazione con MITO, il Festival che unisce Milano e Torino: quest’anno Myung-Whun Chung dirigerà i due concerti al Teatro degli Arcimboldi di Milano (11 settembre) e al Teatro Regio di Torino (13 settembre). Il programma accosta il Terzo Concerto di Rachmaninov eseguito da Alexander Romanovsky alla Sinfonia n. 6 Patetica di Cajkovskij.
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La Stagione Sinfonica del Teatro alla Scala – Beethoven 250
Nell’ambito della convenzione con il Teatro, la Filarmonica della Scala è impegnata anche nella Stagione Sinfonica. Il ciclo dedicato a Beethoven con Riccardo Chailly prevede l’esecuzione della Sinfonia n. 4, insieme alla Sinfonia n. 4 di Mahler (26, 28, 29 settembre 2019); l’ouverture Egmont, la Sinfonia n. 8 e la Sinfonia n. 5 (16, 17, 19 gennaio 2020). Tra gli altri appuntamenti nel cartellone del Teatro alla Scala: 7, 9, 10 gennaio 2020 con Gianandrea Noseda; 10, 11, 14 febbraio con Eliahu Inbal, 3, 5, 8 aprile con Iván Fisher.
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Pubblico e Sostenitori
L’attività della Filarmonica della Scala non attinge a fondi pubblici ed è sostenuta interamente dal Main Partner UniCredit con il supporto dello Sponsor Allianz. Sono Mecenati: Esselunga S.p.A., Fondazione Bracco, Fratelli Prada S.p.A., Heracles Srl, Rosetti Marino S.p.A., Etro. Sono Sostenitori tutti gli abbonati che contribuiscono ogni anno alla realizzazione della Stagione di Concerti rinnovando le loro sottoscrizioni. Gli abbonati della stagione in corso sono 1372 (ca. 70% della capienza), gli incassi da abbonamenti sono cresciuti del 5,79%. Ad oggi la percentuale di riempimento sala è del 98,5% con sei concerti sold out.