scritto da Emanuele Aldrovandi
regia Ciro Masella
con Ciro Masella, Michele di Giacomo, Marzia Gallo
produzione Pupi e Fresedde-Centro Nazionale di Produzione Teatrale-Firenze/Uthopia/tra Cielo e Terra
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Contraddizioni, iperboli, situazioni al limite dell’assurdo: tutto e il contrario di tutto. Il manifesto de Il generale, lo spettacolo scritto da Emanuele Aldrovandi e portato in scena da Ciro Masella, si può riassumere in queste poche parole.
Al centro della vicenda, un generale alle prese con il suo lavoro: una guerra e gli ordini per condurla. Sotto di lui, un tenente il cui dovere, naturalmente, è rispettare alla lettera le volontà del suo superiore. Senza discutere. Il problema è che gli ordini che gli arrivano non sono esattamente canonici e coerenti: regalare i carri armati alle truppe nemiche, piazzare mine “un po’ là e un po’ qua”, tenere scoperta la guardia notturna e ulteriori assurde trovate che altri risultati non portano se non quello di mandare al macello i propri soldati.
Il gioco dell’opera, la messa in risalto delle contraddizioni che ne fa emergere il carattere ironico e grottesco, smaschera il reale intento del generale: il folle desiderio di una fratellanza mondiale, un’utopia con cui nutrire uno smisurato ego che lo vorrebbe ricordato nella storia come colui che ha fatto cessare la guerra. È la messa in scena dissacrante di una personalità completamente liquida, che rappresenta un’idea distorta, un pensiero bislacco, un modus operandi che si autoalimenta. E che vince anche quando perde.
«Il Generale, scritto con acuta sagacia dal giovane Emanuele Aldrovandi, diretto e interpretato con naturalezza e precisione da Ciro Masella. Lo spettacolo di Aldrovandi, Premio Fersen alla drammaturgia 2013, Premio Tragos 2010 e Premio Calindri 2010, ci sospende dunque nel dopo, tra lo sparo e il bersaglio di un’innominata potenza mondiale che ha invaso militarmente un piccolo Stato considerato responsabile di attentati terroristici.
Siamo infatti più dalle parti de Il dottor Stranamore che di Apocalipse Now, di M*A*S*H che di Platoon.
Il Generale è un grande gioco di ruolo e di società, una sceneggiata al vetriolo dove Ciro Masella è sia il banco che il giocatore e non finge mai, persona e funzione (i nomi non esistono, esistono solo le funzioni) sono maschere dello stesso personaggio. Mellifluo e tenero, greve e curiale, assiste agli eventi quasi con noncuranza, sembra che niente lo tocchi per davvero, niente lo riguardi da vicino. Difatti, nella fine del suo nuovo inizio si specchia, ma non c’è alcuna immagine riflessa: il generale è un’idea distorta, un pensiero bislacco, un modus operandi che si autoalimenta. E vince anche quando perde». Matteo Brighenti, paneacquaculture.net
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Ciro Masella, diplomato attore presso la Scuola d’Arte Drammatica del CUT di Perugia nell’anno accademico ‘94/’95, inizia subito a lavorare con Massimo Castri divenendone assistente alla regia; intanto recita in spettacoli per la regia di Luca Ronconi, Gigi Dall’Aglio (del quale è assistente in diversi allestimenti), Federico Tiezzi, Ninni Bruschetta, Roberto Latini, in spettacoli per il Teatro Stabile dell’Umbria, il Piccolo di Milano, il Teatro Elfo Puccini di Milano, il Teatro di Roma, l’Emilia Romagna Teatro, il Teatro Stabile Metastasio di Prato, il CSS di Udine, il Teatro Due di Parma, la Compagnia Lombardi-Tiezzi di Firenze, Affianca il lavoro di palcoscenico a quello cinematografico e televisivo.
Emanuele Aldrovandi, drammaturgo di 33 anni, si è già segnalato vincendo i principali premi teatrali: dal Premio Nazionale di Teatro Luigi Pirandello ottenuto nel 2012 con Felicità, al Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli vinto nel 2013 con Homicide House, fino al Premio Hystrio con Farfalle nel 2015, anno in cui è stato anche finalista al Premio Riccione e al Premio Scenario con Scusate se non siamo morti in mare e al Premio Testori con Allarmi!. Nel 2017 ha firmato il bel monologo Isabel Green, portato in scena da Pilar Perez Aspa e diretto da Serena Sinigaglia. Sta collaborando attivamente con il Teatro dell’Elfo dal 2018 per il quale ha firmato la traduzione dello Strano caso del cane ucciso a mezzanotte diretto da Ferdinando Bruni e Elio De Capitani ed è autore di un testo inedito, Robert and Patty, regia di Francesco Frongia.
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INFORMAZIONI:
Elfo Puccini, sala Bausch
Teatro Elfo Puccini corso Buenos Aires 33, Milano
Orario spettacoli: ore 19.30
Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org
Prezzi: posto unico €16,50