Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Balletto in un prologo e tre atti dalla fiaba “La Belle au bois dormant” di Charles Perrault
Libretto di M. Petipa e I.A. Vsevoložskij
Coreografia e regia Rudolf Nureyev
Ripresa da Florence Clerc
Scene e costumi Franca Squarciapino
Direttore Felix Korobov
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Produzione Teatro alla Scala
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Date
Mercoledì 26 giugno 2019 – ore 20 – Prima rappresentazione – Turno Prime Balletto
Giovedì 27 giugno 2019 – ore 20 – Turno H – Balletto Under30
Sabato 29 giugno 2019 – ore 20 – Fuori abbonamento
Martedì 2 luglio 2019 – ore 20 – Fuori abbonamento
Mercoledì 3 luglio 2019 – ore 20 – ScalAperta
Venerdì 5 luglio 2019 – ore 20 – Turno P
Martedì 9 luglio 2019 – ore 20 – Turno R
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Prezzi
da € 11 a € 180 (inclusa prevendita)
Recita ScalAperta (3 luglio) da € 6 a € 82,50 (inclusa prevendita)
www.teatroallascala.org
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La Bella addormentata nel bosco di Rudolf Nureyev
In scena per sette recite dal 26 giugno al 9 luglio con le stelle scaligere e ospiti di prima grandezza
Il balletto più sontuoso e sognante, quasi il “balletto per eccellenza”: La Bella addormentata nel bosco, al suo nascere a Pietroburgo nel 1890 (in scena nel ruolo di Aurora l’italiana Carlotta Brianza) vide svilupparsi una collaborazione esemplare fra coreografo (Petipa), musicista (Čajkovskij) e il direttore dei teatri imperiali Vsevoložskij, creatore anche dei costumi, per dispiegare davanti agli occhi dei nobili pietroburghesi la dorata e favolosa grandezza della corte del Re Sole.
Proprio alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della sua “Bella” e in scena, folgorante, era lui stesso a fianco di Carla Fracci, a interpretare quel titolo che nella sua vita artistica viene considerato un vero balletto-chiave. Della coreografia originale di Petipa, Nureyev seppe mantenere la straordinaria purezza, così come l’aveva appresa al Kirov, ma dando un respiro teatrale e drammatico nuovo: i rituali di corte, i cermimoniali, i giochi di potere, in sostanza, una metafora sociale che si dipana lungo gli atti; una motivazione interiore e notevoli variazioni con una coreografia articolata e composita tale da rivelare tutte le sfumature psicologiche dei personaggi, primo fra tutti il Principe.
A dodici anni dalle precedenti rappresentazioni la “Bella” di Nureyev torna in scena alla Scala, nell’allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino creato per la Scala nel 1993 splendido nello sfarzoso décor e nei preziosi costumi che rievocano la corte di Versailles. A dirigere la straordinaria partitura di Čajkovskij sarà Felix Korobov.
Insieme ai primi ballerini e ai solisti del Teatro molti dei quali affrontano per la prima volta questa produzione, queste recite saranno l’occasione per ammirare, in un ruolo mai presentato alla Scala prima d’ora, Polina Semionova (in scena il 26 e 29 giugno) e per ritrovare, il 5 e 9 luglio, nel ruolo di Aurora, la nostra étoile Svetlana Zakharova. Accanto a queste stelle, gli artisti scaligeri protagonisti delle recenti produzioni e creazioni e che per la prima volta affrontano i ruoli principali del balletto di Nureyev: sarà affidato a Timofej Andrijashenko il ruolo del Principe Désiré accanto a Polina Semionova (con questi protagonisti, il balletto sarà ripreso dalla Rai e trasmesso su Rai 5 il prossimo 31 dicembre, e sui circuiti cinematografici italiani e internazionali in data da definire) e nuovamente sarà in scena nelle recite di chiusura accanto a Svetlana Zakharova. Le recite del 27 giugno e del 2 luglio vedranno il debutto di Nicoletta Manni e Claudio Coviello, per la prima volta nei ruoli protagonisti di questa produzione, cosi come Martina Arduino e Nicola Del Freo in scena nella recita del 3 luglio.
Accanto a Aurora e Désiré, molti sono i personaggi e i ruoli da menzionare, fra tutti la fata cattiva Carabosse (che sarà interpretata da Beatrice Carbone in alternanza con Marta Romagna), la Fata principale (Nicoletta Manni in alternanza con Virna Toppi), L’Uccello Blu e la Principessa Fiorina (Claudio Coviello con Vittoria Valerio, poi Antonino Sutera con Agnese Di Clemente e Federico Fresi con Camilla Cerulli) e gli interpreti del Passo a cinque: Virna Toppi e Nicola Del Freo – in alternanza con Martina Arduino e Marco Agostino e con Maria Celeste Losa e Mattia Semperboni -, Alessandra Vassallo, Gaia Andreanò, Caterina Bianchi in alternanza con Chiara Fiandra, Alessia Auriemma, Greta Giacon.
Re e regine, principi e principesse, fate buone e cattive, e alla festa di nozze i protagonisti delle fiabe di Perrault, come il Gatto con gli Stivali: personaggi da favola, ma soprattutto interpreti di disegni coreografici che esaltano la danza e il virtuosismo tecnico attraverso le molteplici variazioni, i momenti di ensemble del cerimoniale di corte, il divertissement, i passi a due: perché La Bella è soprattutto l’apoteosi della danza classica.