Sei band di giovani talenti italiani in uno dei più prestigiosi festival internazionali, una esperienza unica nel suo genere: showcase organizzate da TD Toronto Jazz Festival e I-Jazz nell’ambito del progetto Nuova Generazione Jazz finanziato dal Mibac, con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura a Toronto e dell’Associazione dei Musicisti Italiani di Jazz, Rosa Brunello, duo O-Janà, Gabriele Boggio Ferraris Quartet, Michele Tino Quartet, Giacomo Tantillo 4et, Hobby Horse saranno i protagonisti italiani all’interno di TD- Toronto Jazz Festival, uno dei maggiori jazz festival internazionali (ha in programma, tra gli altri, grandi nomi mondiali del jazz e non solo come Diana Ross, Omara Portundo, Snarky Puppy e Nicola Piovani) che, da quest’anno, ha deciso di offrire il proprio palcoscenico ai giovani talenti italiani per due giornate di concerti e un focus inedito il 24 e il 25 giugno.
La musica italiana viene posta al centro del primo Spotlight on Italy organizzato dal festival canadese, il quale, oltre al compositore premio Oscar, ha deciso di dare grande risalto anche ai nuovi talenti, mettendo in evidenza il meglio del jazz italiano al momento. Il programma è stato promosso, finanziato ed organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Toronto nell’ambito del TD Toronto Jazz Festival ed è nato da un’idea di Alessandro Ruggera, direttore dell’Istituto, con il generoso sostegno dell’Associazione nazionale per il turismo e si inserisce nell’ambito del progetto Nuova Generazione Jazz, sostenuto dal Mibac con un progetto triennale Fus. I concerti del 24 e 25 giugno sono co-presentati con I-Jazz, grazie al supporto di MIdJ (associazione dei musicisti italiani di jazz), creando così un primo ponte significativo tra i due paesi e un progetto unico frutto anche di una volontà di collaborazione virtuosa.
I musicisti scelti dalla direzione artistica del festival fanno parte del progetto Nuova Generazione Jazz, diretto, ideato e coordinato da I-Jazz, associazione che dal 2008 raduna i principali Festival Jazz Italiani – attualmente conta 65 soci – con il coordinamento di Enrico
Bettinello, curatore, direttore artistico (ha diretto per anni il Teatro Fondamenta Nuove di Venezia), docente nonché critico noto a livello internazionale, è membro del board di Europe Jazz Network e si occupa da anni di networking a livello Europeo. Il progetto – pensato su base triennale – coinvolge nel 2019 circa 40 musicisti e musiciste per un totale di 12 band, le quali sono i principali destinatari delle azioni in programma e le cui proposte variano dal solo al quintetto, rendendo quindi conto di un’ampia varietà di proposte, artisticamente e stilisticamente. Il progetto, attualmente in fase di svolgimento, ha avuto nel 2018 un grande successo anche sul piano internazionale promuovendo i musicisti italiani in contesti rilevanti e simbolici come il London Jazz Festival, il Bimhuis di Amsterdam, l’Opus Club di Budapest e in molte altre location importanti.
Le sei band scelte dal festival di Toronto dimostrano ancora una volta come la dimensione del jazz italiano risulta, negli ultimi anni, tra le migliori scene musicali mondiali, non solo per standard qualitativi ma, soprattutto, per capacità espressive e creative, motivo per cui viene considerata tra le eccellenze a livello continentale. In questo contesto, quindi, promuovere e diffondere le giovani band italiane è diventato un obiettivo fondamentale e centrale per la crescita del nostro settore nel mondo e quindi una priorità per il lavoro dell’associazione capace di trovare, in un panorama come quello attuale, grazie anche alle positive collaborazioni attivate (come nel caso di Toronto), gli strumenti per una adeguata promozione dei giovani musicisti italiani nel mondo.
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Spotlight on Italy – Nuova Generazione Jazz Il programma nel dettaglio:
24 Giugno, 19:00
Church of the Redeemer:
O-Janà (Ludovica Manzo, voce; Alessandra Bossa, pianoforte ed elettronica) / Rosa Brunello (solo di contrabbaso e voce)
24 Giugno, 20:15
TD-Toronto Jazz Festival Mainstage on Cumberland Street
Gabriele Boggio Ferraris Quartet (Gabriele Boggio Ferraris, vibrafono; Massimiliano Milesi, sax; Alessandro Rossi, batteria; Giacomo Papetti, contrabbasso)
25 Giugno, 12:00
TD Mainstage on Cumberland Street
Michele Tino Quartet
(Michele Tino, sax; Simone Graziano, pianoforte; Matteo Bortone, contrabbasso; Bernardo Guerra, batteria)
25 Giugno, 16:00
OLG Stage on Hazelton Avenue
Giacomo Tantillo 4et
(Giacomo Tantillo, tromba; Andrea Rea, pianoforte; Matteo Bortone, contrabbasso; Paolo Vicari, batteria)
25 Giugno, 18:45
OLG Stage on Hazelton Avenue
Hobby Horse
(Dan Kinzelman, sax, clarinetto, elettronica; Joe Rehmer, basso, harmonium, voce, elettronica; Stefano Tamborrino, batteria, voce, elettronica)
Spotlight on Italy prevede anche i concerti di Nicola Piovani (20 giugno, 20:00, TIFF Bell Lightbox; concerto presentato in collaborazione con Italian Contemporary Film Festival, Consolato Generale d’Italia a Toronto e Fondazione Musica per Roma) e di ITACA (26 giugno, 18:45, OLG Stage on Hazelton Avenue), una collaborazione transatlantica tra eminenti musicisti italiani e canadesi nel campo dell’avant-jazz e della musica improvvisata: Alessandro Fedrigo (basso) e Nicola Fazzini (sax) si sono esibiti al Toronto Jazz Festival con Nick Fraser e con François Houle al Vancouver Jazz Festival. Forte di questi incontri, questi quattro musicisti hanno deciso di unire le forze per formare un gruppo internazionale unico.
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I protagonisti
Gabriele Boggio Ferraris Quartet
La nuova formazione di questo quartetto prosegue il discorso iniziato a fine 2014 con l’album “Penguin Village”, un disco che ha ricevuto ottimi consensi dalla stampa specializzata ed è coinciso con la nascita di UR Records, etichetta indipendente fondata dallo stesso vibrafonista: un viaggio in musica attraverso la memoria, attraverso la dimensione più intima delle emozioni passate.
La musica di questa band è fortemente influenzata da quelli che sono gli “eroi” musicali del vibrafonista, da Pat Metheny a Brad Mehldau, passando attraverso Thelonious Monk, Bill Evans, Michel Petrucciani fino ad arrivare a rock band come Nirvana e Radiohead.
Giacomo Tantillo 4et
Il “Giacomo Tantillo 4et” con un comune intento stilistico, consolidato dalle precedenti esperienze in campo musicale, propone un repertorio di composizioni dello stesso trombettista, che talvolta presenta sperimentazioni sonore di certo innovative e allo stesso tempo colte, insieme ad una serie di brani del trombettista Woody Shaw, innovatore del linguaggio jazz, spesso non sufficientemente rammentato nella storia della musica del ‘900. In uscita a dicembre 2018 il disco “Water Trumpet”, interamente autoprodotto.
Hobby Horse
Hobby Horse è un trio collettivo che nasce nel 2010, guadagnandosi subito notorietà per una tendenza ad oltrepassare i confini del jazz, attingendo liberamente ad altri generi fino a creare un proprio linguaggio originalissimo e difficilmente classificabile. Nei loro otto anni di attività hanno prodotto 6 dischi, accolti con entusiasmo sia dalla critica che da un pubblico sempre più vasto e variegato. La musica di Hobby Horse è un imprevedibile mix di stili e generi, incontro a tratti violento fra linguaggi musicali, passando dalla slam poetry a hip hop, bossa nova, psichedelia, prog rock, techno e musica da camera.
Michele Tino Quartet
Il quartetto di Michele Tino è frutto dei suoi anni di esperienza tra Olanda, Stati Uniti e Italia dove ha maturato studi, di ascolti musicali e di vita che hanno influito sulla sua composizione. Il repertorio che ne consegue rispetta questi anni di esperienza cercando di andare oltre la semplice giustapposizione di influenze e sonorità diverse, cercando invece un approccio compositivo che non si ponga limiti stilistici. Una forte matrice jazzistica che ha anche un respiro classico, ampie sezioni aperte tra spazi di improvvisazione e creazione collettiva.
O-Janà
Il duo O-Janà combina elettronica, improvvisazione e songwriting in una maniera del tutto originale esplorando i percorsi che dalla forma chiusa conducono all’improvvisazione totale e viceversa, cercando di espandere i confini della forma canzone attraverso l’elettronica ed il cut-up sonoro. La larga frequentazione dei paesi scandinavi ha portato al duo una particolare attenzione all’impasto timbrico creato dalla fusione di suoni acustici ed elettronici e alle atmosfere dilatate che rivolgono lo sguardo proprio alla attuale scena nordeuropea. A questo si unisce una naturale risonanza del Mediterraneo che si manifesta nelle scelte melodiche, nella ricerca di un “lirismo” che si immerge nel mondo sonoro contemporaneo.
Rosa Brunello SoloNude
Dialoghi interiori, parole sussurrate, parole gridate, frequenze elettriche e distorte: la musicista Rosa Brunello si mette a nudo e si ritrova sola, con il suo contrabbasso e la voce a farle compagnia, tra improvvisazione e composizioni originali, alla ricerca di forme sonore, atmosfere e melodie dal gusto utopiche.
Credits
L’Associazione I-Jazz è nata il 1 ° febbraio 2008 e raccoglie e rappresenta da oltre dieci anni i festival di jazz italiani più conosciuti e seguiti, da Nord a Sud comprese le isole. Abbiamo iniziato con 14 festival per arrivare attualmente a 65 soci e iniziative rappresentative dell’intero panorama nazionale. I-Jazz lavora per promuovere e aumentare i progetti di jazz tutto l’anno, i festival e le programmazioni teatrali legate al jazz; circuiti che uniscono varie città e teatri su base regionale o provinciale e festival estivi basati su
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Associazione I-Jazz
sede operativa: Via Cimabue, 24 – 50121 Firenze – tel. 055 240397
luoghi suggestivi e prestigiosi. I-Jazz è diventato uno dei punti di riferimento per questo tipo di lavoro e di politica culturale, in grado di dare più visibilità nazionale a molti progetti che coinvolgono musicisti e operatori, contribuendo a una riforma musicale veramente aperta a tutti i contenuti di qualità.
Dichiarazioni
“Siamo entusiasti di collaborare con queste eccellenti organizzazioni per presentare il nostro primo Spotlight on Italy – dichiara il direttore artistico del festival Josh Grossman – dal solo al quartetto, passando per la fase sperimentale, dall’acustico all’elettronica: il nostro pubblico è pronto per ricevere un regalo!”
“I-Jazz sta lavorando da anni nella promozione dei giovani talenti e questa collaborazione segna un passaggio importante nella nostra strategia – dice Corrado Beldì, presidente dell’Associazione I-Jazz – La nostra idea è quella di poter dare ancora più spazio e visibilità a occasioni come queste, a focus sui giovani talenti sia in Italia che in importanti festival europei e mondiali. Il rapporto con le organizzazioni in Canada, sviluppato negli ultimi anni anche grazie ad alcuni soci di I-Jazz, si sta rivelando molto saldo ed efficace e dunque un esempio da seguire nel quadro delle nostre attività con gli Istituti Italiani di cultura e i festival di tutto il mondo”.
“Quella di Toronto è un’opportunità importante per il nostro giovane jazz – dice Enrico Bettinello, che per I-Jazz ha coordinato il progetto Nuova Generazione Jazz – In questi anni stiamo costruendo una progettualità di ampio respiro, che una scena così qualitativamente alta e dinamica credo meriti. Si tratta di musicisti che stanno intercettando le urgenze dei nostri anni e le restituiscono con linguaggi che coniugano le tendenze globali con un’unicità tutta italiana. Sono certo che il confronto con un ambiente fortemente internazionale come quello del festival di Toronto costituisca una tappa significativa sia per i singoli artisti, ma anche come momento di ulteriore coesione per musiciste e musicisti che generazionalmente si trovano accomunati dalla sfida di raggiungere nuove comunità di ascoltatori. Devo ringraziare Alessandro Ruggera, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Toronto e Josh Grossman, direttore del Festival, per la grande sensibilità e apertura verso una tensione al riconoscimento internazionale di un mondo, come quello del jazz italiano, la cui intensità e originalità non manca mai di colpire chi ne viene a contatto.”