Le grandi commedie, Sogno di una notte di mezza estate, La bisbetica domata, Molto rumore per nulla e le grandi tragedie, Riccardo III, Giulio Cesare, Romeo anche Juliet in lingua originale, ma anche Shakespeare e Cervantes in Ghost writer, Le opere di Shakespeare in 90 minuti ed Edmund Kean e tante altre proposte.
C’è tutto il mondo del Bardo (o almeno una rappresentativa buona parte) nei nove spettacoli della stagione 2019 del Silvano Toti Globe Theatre, meraviglioso teatro elisabettiano immerso nel cuore di Villa Borghese e che festeggia il sedicesimo anno di attività, dal 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, al 15 ottobre.
Al secondo anno parte del sistema di Teatro Pubblico Plurale promosso dall’Amministrazione capitolina e coordinato dal Teatro di Roma con grande soddisfazione del suo neo direttore, Giorgio Barberio Corsetti, il Globe conferma la direzione artistica di Gigi Proietti sulla scia di un successo inarrestabile costruissimo nel corso degli anni con numeri impressionanti, oltre 63000 spettatori solo nel 2018
“È con grande soddisfazione che sottolineo la crescita che un teatro come questo ha avuto in questa città – esordisce orgogliosamente Gigi Proietti che proprio nel 2003 ebbe la geniale intuizione di lanciare il Globe, nato grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti, con il suo Romeo e Giulietta – il Globe non è un teatrino estivo, ma un teatro vero e proprio.
Questo teatro è un teatro d’arte dove le compagnie sono di repertorio e gli spettacoli vengono riproposti in base al migliore esito di critica o pubblico”.
E alle gradi produzioni del canone shakesperiano, si collocano alcuni testi originali ed esperimenti volti alla ricostruzione della complessa struttura della sfaccettata cultura elisabettiana.
La stagione 2019 si apre con Shakespeare e Cervantes in Ghost writer con la regia di Stefano Reali (il 21, 22, 23 giugno) spettacolo che racconta l’incontro virtuale fra Cervantes e il poeta anglo italiano John Florio che, secondo alcuni, potrebbe essere il Ghost writer di Shakespeare.
Come condensare le 37 opere del Bardo in trenta minuti? Non resta che scoprirlo in Le opere di Shakespeare in 90 minuti, spettacolo cult di Long, Singer e Wienfield, diretto e interpretato dalla Bignami Shakespeare Company di Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli, Lorenzo Degl’Innocenti. È una sorta di illuminante farsa-parodia scritta oltre 30 anni, dissacrante geniale excursus sull’opera omnia del Bardo, già nei teatri qualche anno fa con la trasposizione di Alessandro Benvenuti per Gaspare e Zuzzurro (26, 27, 28 giugno).
Dal 2 al 14 luglio torna in scena, per la tredicesima stagione consecutiva e conoltre 153 repliche, l’appuntamento cult del Silvano Toti Globe Theatre, Sogno di una notte di mezza estate con la regia di Riccardo Cavallo scomparso prematuramente pochi anni fa, magnifici i due spettacoli diretti da Loredana Scaramella. Dal 19 luglio al 4 agosto torna in scena La bisbetica domata, neo produzione dello scorso anno, delizioso musical ambientato nell’Italia degli Anni Trenta, poi dal 7 al 25 agosto, nel cuore dell’estate, spazio al cult Molto rumore per nulla, favola sulla parola collocata in un’evocativa Sicilia.
Tornano le grandi tragedie sul potere, il bellissimo Riccardo III con la regia di Marco Carniti (dal 30 agosto al 15 settembre) che colloca Riccardo in “meccanismo di spietatezza, una sorta di videogame. Il re uccide in modo seriale come in un gioco infernale cui si partecipa quasi divertendosi – continua il regista – e dimostra che il potere può produrre mostri fino a creare una sorta di marionetta”.
Dal 20 settembre al 6 ottobre, ancora una tragedia sul potere e sul trasformismo con Giulio Cesare con la regia di Daniele Salvo che mette in scena 30 maschere di lattice. “È uno spettacolo che ho realizzato per la prima volta nel 2007 poi ripreso nel 2016 con Giorgio Albertazzi, ma questa è una nuova edizione – spiega il regista – L’attore che interpreta Giulio Cesare è coperto da una maschera di lattice e interpreta anche Ottaviano rappresentando il labile confine e la continuità fra vecchio e nuovo”.
Tre repliche (16, 23 e 30 settembre) per Edmund Kean, ritratto fra genio e sregolatezza interpretato da Gigi Proietti, del più grande attore inglese, una “storia atroce, monologo in cui il protagonista – ricorda Proietti – si racconta intersecando aneddoti della sua vita e monologhi di Shakespeare per un grande esercizio di attore”.
Romeo and Juliet, dall’8 al 13 ottobre, è il nuovo appuntamento della Bedouin Skakespeare Company in lingua originale con la regia di Chris Pickles che chiude la stagione.
Ma anche il cartellone del 2019 sarà accompagnato da tanti appuntamenti speciali, rappresentati nei lunedì e nei pomeriggi della stagione.
Per i Lunedì del Globe vanno in scena William and Elizabeth, ideazione e regia di Melania Giglio, omaggio alle figure simbolo del teatro elisabettiano (8, 22, 29 luglio e 2 settembre), Le opere complete di Shakespeare in 90 minuti con la Bignami Shakespeare Company (15 luglio, 12 e 19 agosto), William’s Star – spettacolo concerto delCoro della città di Roma di Mauro Angeloni con la regia di Marco Carniti (9 settembre).
I pomeriggi del Globe ospiteranno ripresa dei magnifici Sonetti d’amore con l’ideazione e la regia di Melania Giglio, viaggio fra i più celebri sonetti del Bardo, ancora William and Elizabeth, Playing Shakespeare di Loredana Scaramella, accompagnata dalla musica del trio William Kemp alla scoperta del tempo di Shakespeare.
Fra le attese novità del cartellone 2019, l’appuntamento speciale: Al Globe con mamma e papà, gli eventi extra domenica mattina che propongono Shakespeare per bambini, Macbeth in particolare e Vieni al Globe con il tuo amico a quattro zampe, proposta i collaborazione con Bauadvisor che consente di poter assistere agli spettacoli senza rinunciare alla compagnia del proprio pet che verrà affidato alle mani degli operatori cinofili. Biglietti in vendita da oggi su ticketonline, nella biglietteria delteatro dal 14 giugno, Info e dettagli su globetheatreroma.com.