di e con Stefano Massini
accompagnamento musicale di Stefano Corsi
illustrazioni di Martina Vianovi
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Una bellissima serata estiva, nella straordinaria cornice perfettamente conservata del Teatro Romano di Fiesole, sotto l’imponente campanile duecentesco del Duomo, in un silenzio incantato dalla voce narrante di Stefano Massini che riecheggia tra rade stelle di un cielo profondo mare.
“Se ti racconti ti salvi” perché la narrativa è una forma itinerante di rielaborazione dell’esperienza, condensata, ricucita, rivisitata, attraverso la riflessione, la metacognizione, la metanalisi; per questo le parole hanno un potere eccezionale di cura, sono uno strumento potentissimo, una macchina del tempo fantascientifica, un mezzo di viaggio privilegiato, uno stiletto sottilissimo, ma anche un talismano, una pozione magica, una musica portentosa.
Ha un sapore omerico l’ancestrale tradizione dell’ascolto delle gesta di tanti eroi mitici, eppure svaniti, evanescenti, nel procedere incessante della storia tra le persone sedute in semicerchio intorno al sacro fuoco dell’arte.
Massini, saggista, sceneggiatore, drammaturgo, è veramente un bardo dallo sguardo estremamente lucido e gli oltre mille spettatori di questo momento, da mille e una notte, sembrano moltitudini di bambini raccolti attorno allo splendore di una fiaba che tocca il cuore e propizia sogni d’oro.
Una occasione ricca di spunti e di spettacolarità accompagnate dalla speciale arpa di Stefano Corsi, che insegue delicatamente la nascita in loco di nuovi significati e fantasiosi, quanto leggendari, neologismi.
Spettacolo massiniano, se l’autore ci permette di contribuire al suo favoloso nuovo vocabolario.
Ines Arsì