Un giugno all’insegna dell’estro creativo di Emma Dante al Teatro dell’Opera di Roma: dopo lo strepitoso successo de L’angelo di fuoco (da Premio Abbiati) di Prokof’ev (quasi sold out) al Costanzi, da sabato 8 a giovedì 13 giugno torna in scena La Cenerentola di Rossini, allestimento del teatro romano che aveva segnato il debutto assoluto della regista palermitana nel teatro lirico capitolino.
Un allestimento realizzato in occasione di Rossini a Roma 200 anni, progetto che l’Opera aveva dedicato al pesarese in occasione del bicentenario del Barbiere di Siviglia e del debutto del Teatro Argentina nel febbraio del 1816: la stessa Cenerentola aveva debuttato proprio al Teatro Valle, il 25 gennaio 1817.
Ultimo titolo in teatro, prima della stagione estiva alle Terme di Caracalla (che prenderà via quasi in contemporanea con il primo Extra, con Francesco De Gregori l’11 e 12 giugno), La Cenerentola di Emma Dante aveva incantato il pubblico per la rilettura femminista e anticonvezionale del dramma giocoso su libretto di Jacopo Ferretti, basato su quello francese di Charles-Guillaume Etienne per la Cendrillon di Nicolas Isouard (tratto da Perrault).
“Sarà una lettura favolistica che nasconde qualcosa di disturbante e che non fa dormire sonni tranquilli. Non sarà uno spettacolo per bambini” aveva dichiarato la regista presentando il suo allestimento nel 2016 e in effetti nulla è scontato nel teatro di Emma Dante.
Se la regista rispetta il libretto, è interna a trasformare il dramma in una sorprendente fiaba per adulti, ben poco rassicurante, ispirata al Pop surrealista fra fantasiosi cartoon, fumetti e tatuaggi, con i fidati collaboratori, i scene di Carmine Maringola, i coloratissimi costumi di Vanessa Sannico e le luci di Cristina Zucaro.
La regista siciliana reinterpreta il capolavoro di Rossini trasformando Angelina-Cenerentola in una donna costretta nel piano più basso della scala sociale, vittima della società e della casa, bistrattata da Don Magnifico (che si sostituisce alla matrigna) e dalle manesche e crudeli sorellastre, Clorinda e Tisbe.
L’allestimento di successo della Dante vedrà sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, la bacchetta del Maestro Stefano Montanari, dall’inconfondibile look rock, e non alla sua prima esperienza a Roma (dopo Il viaggio a Reims di Rossini con la regia di Michieletto e Le nozze di Figaro di Vick) che raccoglie l’eredità di Alejo Pèrez che aveva diretto l’opera al debutto, nel 2016, adesso ancora accanto alla Dante per L’angelo di fuoco.
Tutto nuovo anche il duplice cast nazionale e internazionale specialista del repertorio rossiniano che vedrà alternarsi nel ruolo di Cenerentola-Angelina, i mezzosoprani Teresa Iervolino, legatissima al personaggio che ha interpretato tante volte e la russa Vasilisa Berzhanskaya (9, 12 giugno), Don Ramiro (il principe) avrà le voci di Maxim Mironov, esperto del repertorio, e Michele Angelini, già al Rossini Opera Festival (9, 12 giugno).
Vito Priante (apprezzato Figaro ne Le nozze di Figaro di Vick all’Opera) e Filippo Fontana, già nel Signor Bruschino alla Fenice di Venezia lo scorso anno (9, 12 giugno) tornano nel ruolo del paggio Dandini, già interpretato nel 2016 e del “vecchio cast” torna in scena anche l’ottimo basso Carlo Lepore, imperdibile Don Magnifico che si alterna con Fabio Capitanucci (9, 12 giugno), già tante volte apprezzato a Roma. Alle voci di due talenti di “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma, sono affidati i ruoli delle due sorellastre, Rafaela Albuquerque nel ruolo di Clorinda, ma sarà anche Zerlina in Don Giovanni con la regia di Vick a Roma e il mezzosoprano Sara Rocchi, già Flora nella Traviata di Valentino-Coppola e La vedova allegra con la regia di Michieletto, che sarà Tisbe, Adrian Sâmpetrean e Gabriele Sagona (12 giugno) si alternano per il ruolo di Alidoro.
Venerdì 7 giugno (ore 19), appuntamento con lo spettacolo La Cenerentola grazie all’Anteprima Giovani, riservata ai minori di 26 anni (info e prenotazioni: 0648160/312/532/533) e dopo la “prima” di sabato 8 giugno (ore 20), La Cenerentola andrà in scena per quattro repliche, domenica 9 (ore 16.30), martedì 11 (ore 20), mercoledì 12 (ore 20), giovedì 13 (ore 18). Info su www.operaroma.it.