Dalla video allucinazione del film “Videodrome” di Cronenberg al media digitale “Videodromenews”, il video si afferma veicolo di informazione
Presidente di “Canale 83”, Max Renn intercetta dalla sua tv il segnale pirata di “Videodrome” che trasmette torture carnali in diretta. L’attrazione e la curiosità per questa strana trasmissione lo travolgono in un vortice che porterà il protagonista a rinunciare al reale diventando un tossico televisivo in balia della programmazione di questo potente media.“Videodrome”, film scritto e diretto da David Cronenberg nel 1983, analizza e interpreta la potenza delle immagini video, che dalla nascita della televisione sono diventate il principale strumento di intrattenimento e informazione per il pubblico.Non solo intrattenimento però, perchè anche il mondo dell’approfondimento, del giornalismo, si è aggiornato offrendo in maniera sempre più strutturata notizie in formato video. Se come emerge dalla ricerca dell’ “Osservatorio News Italia 2018”, si registra un costante calo nella percentuale di italiani che si informano sulle pagine di quotidiani cartacei, sono in continua crescita le persone che in Italia utilizzano Internet per reperire notizie e informarsi, con oltre un quarto della popolazione che reputa Internet lo strumento più importante per informarsi.Come si legge nel “Rapporto sul consumo di Informazione” del 2018 condotto da Agcom, l’informazione viene veicolata in misura sempre maggiore tramite piattaforme digitali che propongono il video come formato privilegiato per le notizie online. Sono sempre più frequenti, infatti, le sezioni video per le notizie online che offrono un alto potere di coinvolgimento verso un pubblico ormai abituato a utilizzare smartphone e tablet come supporti. Proprio l’utilizzo di questi devices implica la necessità di creare linguaggi che si adattino ai lettori e al loro modo di consumare l’informazione. Il video è un modo veloce, funzionale e facilmente assimilabile di acquisire informazioni.L’enorme quantità di notizie disponibili, la difficoltà ad approfondire ogni fonte e la conseguente diminuzione dell’attenzione che viene dedicata alla lettura e all’approfondimento, potrebbero essere dati importanti per capire la diffusione di progetti editoriali che puntano sull’efficacia del video nel trasmettere messaggi. Il video, infatti può diventare il mezzo più adatto a far arrivare in maniera veloce un messaggio, stimolare la curiosità e la conseguente necessità di approfondire una tematica.Questa prospettiva potrebbe suggerire una chiave di lettura in grado di interpretare la nascita di piattaforme editoriali online come Videodrome che puntano sulla necessità che il video non venga ridotto a strumento rivolto ad allucinare e iper stimolare l’utente, alla Cronenberg.
Approfondimento, videonotizie e testi: il media “Videodrome” reinterpreta la potenza del video
Come si legge nel Manifesto di questa testata online, Videodrome nasce con l’obiettivo di stimolare l’approfondimento, attraverso un formato che rifletta l’evoluzione delle nuove generazioni.Grazie al formato video, i diversi contenuti della sezione Special Projects, ad esempio, trattano temi di attualità contenenti una grande quantità di informazioni che in realtà sembrano finalizzate ad agevolare la nascita della necessità di un approfondimento personale.Progetti come questo, dunque, non sembrano partire dalla volontà di utilizzare il video come sostituto degli altri veicoli di informazione alienando e rendendo passivo il pubblico, quanto seminare il germe della curiosità per interpretare in maniera innovativa la potenza del video.