Da che mondo è mondo, la nostra realtà, quindi storia, cultura e, nello specifico, letteratura sono state invase da esseri soprannaturali: dèi o miti, funzionali alla risoluzione delle domande più frequenti dell’uomo (Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?). Luoghi diversi hanno contemplato e contemplano divinità diverse, a volte solo per il nome; allora immaginate che tutte le versioni dèi creatori del nostro universo si riuniscano “da qualche parte in America” (come viene indicato più volte nella serie) per rivendicare dai propri seguaci una fede ormai andata perduta.
Come un ridondante leitmotiv wagneriano il dubbio, che ciò che sta vivendo, sia il frutto delle proprie scelte ossessiona la mente del protagonista (e degli spettatori) della serie Prime Video “American Gods” (tratta dall’omonimo romanzo di Neil Gaiman), Shadow Moon (Ricky Whittle); mentre viene catapultato da una città all’altra per i propositi relativamente positivi di Mr.Wednesday (Ian McShane). Questi infatti assolda Moon, una volta che l’uomo è uscito di prigione, per prepararlo a una guerra in cui gli dèi sono costretti a confrontarsi per la prima volta con la parola “morte”.
Si parla di uno scontro tra titani, uno scontro tra tradizione e innovazione, tra religione e ateismo: uno scontro in cui vince chi ha il maggior numero di follower. Con effetti speciali alla Zack Snyder, fatti di ralenti e fiumi di sangue (forse un po’ splatter), “American Gods” denuncia le contemporanee perdite di contatto umano e umano/divino; ormai soppiantate dall’irreale rete di comunicazione tra gli interfaccia utenti e dal dominio incontrastato di internet (nella serie “incarnato” da Mr. World). La tecnologia ha relegato gli uomini in una prigione per cui tutto acquista veridicità nel momento in cui può essere visto; come spiegare dunque l’esistenza di una divinità, se questa non si manifesta?
VEDERE PER CREDERE: questa è l’opportunità che viene concessa a Shadow, come a tutti noi, per non perdere il retaggio che ci ha reso ciò che siamo. Ma attenzione, gli dèi sono tanto generosi a donare quanto violenti a togliere: pretedono sempre qualcosa in cambio.
Se siete sempre stati affascinati dai racconti sulle fate, sui leprecauni, su Giove, Anubi e su cosa ci sia effettivamente nell’aldilà, “American Gods” è la serie che fa per voi, che sfida la vostra razionalità e conoscenza dèi miti. VEDERE PER CREDERE.
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Credits:
Ideatore Bryan Fuller, Michael Green
Soggetto “American Gods” di Neil Gaiman
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Interpreti e personaggi
Ricky Whittle: Shadow Moon
Emily Browning: Laura Moon
Crispin Glover: Mr. World
Bruce Langley: Technical Boy
Yetide Badaki: Bilquis
Pablo Schreiber: Mad Sweeney
Ian McShane: Mr. Wednesday
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Produttore esecutivo Bryan Fuller, Michael Green, Neil Gaiman, Craig Cegielski, Stefanie Berk, Thom Beers
Casa di produzione Living Dead Guy Productions, FremantleMedia North America, J.A. Green Construction Corp., The Blank Corporation, Starz Originals
Distributore Amazon Prime Video