Tra spettacoli, musiche e danze Pola Cecchi lega il nome del suo Atelier a una visione dinamica di moda, in una costante dialettica tra passato e contemporaneità.
Una storia che si tramanda di generazione in generazione. L’Atelier fiorentino di Alta Moda GIULIACARLA CECCHI dal 1930 porta avanti la sua idea di moda nel segno di artigianalità e lusso, riconosciute da una clientela internazionale.
Negli ultimi trent’anni, l’azienda famigliare ha ricevuto rinnovato vigore con la guida della figlia d’arte Pola Cecchi, che con la sua particolare visione poliedrica, multitasking e contemporanea della moda, ha trasmesso un nuovo impulso alla qualità dei suoi abiti.
Molti sono gli eventi a cui la stilista ha legato il suo nome e i suoi prodotti per raggiungere questo obiettivo. Recentemente è stato possibile ammirare le sue magnifiche produzioni sartoriali nell’edizione 2019 del Premio Ponte Vecchio. Ballerine vestite delle sue creazioni hanno danzato sulle note dell’arpa celtica di Annamaria De Vito, scandendo i quattro momenti della cena. I commensali hanno potuto assistere ad uno spettacolo di moda, arte, danza e musica, all’interno della meravigliosa cornice fiorentina ammirabile da “La Loggia” del Piazzale Michelangelo e caratterizzata bellezza del David.
L’idea di moda portata avanti dall’Atelier GIULIACARLA CECCHI rifugge dai limiti e dalle barriere, per creare una esperienza di fruizione della moda che coinvolge lo spettatore in una esperienza a 360 gradi.
Creatività, perfezione e armonia sono il cuore pulsante che mantiene vivo il DNA della sartoria di Alta Moda italiana, in una costante dialettica tra passato e contemporaneità, che viene ricercato nella commistione tra varie forme d’arte, dalla musica alla danza.
Mantenendo un occhio al futuro, le creazioni di Pola Cecchi mantengono sempre uno stretto contatto con il passato, nella consapevolezza della forza proveniente dalla lunga tradizione famigliare della azienda. Un legame con il passato molto forte, dunque, che le ha valso anche il ruolo di madrina alla presentazione del libro “L’Albero dalle Foglie Dorate” della scrittrice esordiente Monica Chimenti. Il libro, presentato lo scorso venerdì 24 maggio al Teatro della Compagnia di via Cavour a Firenze, racconta la storia di una ragazza alla ricerca delle sue origini, in un viaggio che parte da un abbandono fino ad una scoperta di sé stessa.
Per l’occasione la CEO dell’Atelier fiorentino, ha realizzato nove outfit ispirati al libro: abiti di foglie, che dal marrone del tronco di un albero, si evolvono nelle declinazioni del verde e dell’oro. Gli abiti sono stati presentati in una inusuale performance: indossati dalle ballerine del Dap Festival (direzione artistica di Adria Ferrali), accompagnate anche qui dalla eleganza musicale di Annamaria De Vito e dalla voce dell’attore Filippo Frittelli.
L’arte diventa dunque un veicolo potente per affrontare temi delicati e trasmettere valori ed emozioni, grazie alla sinergia tra le sue varie forme d’espressione, dalla danza alla musica alla moda.