Il Balletto di Roma, la storica compagnia fondata da Franca Bartolomei e Walter Zappolini, si affaccia al 2020 – anno del 60° anniversario dalla fondazione – con una nuova stagione ricca non solo di spettacoli ma anche di progetti speciali.
Con oltre 10 produzioni diverse in programmazione, la proposta supporta gli obiettivi di sperimentazione e tradizione della compagnia del Balletto di Roma, intenta a perseguire l’eccellenza in ambito multidisciplinare e internazionale.
Protagonista della stagione estiva è stato il debutto della nuova opera firmata da Fabrizio Monteverde: Io, Don Chisciotte. Dopo il longevo successo di Giulietta e Romeo (creazione originale del 1989 con oltre 1000 repliche all’attivo), Otello e Il Lago dei Cigni ovvero Il Canto, l’estroso autore si riaffaccia sulla scena, con la rilettura di un’altra pagina della letteratura mondiale, Don Chisciotte della Mancia, il capolavoro di Miguel de Cervantes.
Le attività estive della compagnia, archiviato il successo riscosso a Civitanova Danza con la prima assoluta di Io, Don Chisciotte, inaugurano nuovi percorsi e nuove collaborazioni. Il ritorno di Itamar Serussi Sahar, coreografo del primo atto di Giselle – riscrittura contemporanea del capolavoro del balletto firmato con Chris Haring/Liquid Loft – annuncia ufficialmente l’allestimento di Male Variations, spettacolo a serata intera che include due brani di Serussi – Tefer e Shyco – e Intro a firma di Andrea Costanzo Martini. I tre brani, assemblati per assonanza con il tema della variazione danzata declinata al maschile, sono esito dei diversi sguardi di due autori contemporanei che hanno deciso di impiegare il vigore corporeo maschile in funzione di una riflessione sul tema del genere e del bisogno, implicito o imprevedibilmente manifesto, di danzare.
Intro, inoltre, azione coreografica di Andrea Costanzo Martini nata nel 2018 nell’ambito di Anticorpi XL, sarà presente alla NID Platform (New Italian Dance Platform) che si terrà dal 10 al 13 ottobre a Reggio Emilia.
In vista dei 60 anni di attività della storica istituzione romana, si consoliderà ancora di più la collaborazione con ICK – International Choreographic Arts Centre diretto da Emio Greco e Pieter C. Scholten.
Per la stagione 2019/2020 inoltre il Balletto di Roma ha avviato una collaborazione con Riccardo Joshua Moretti e Valerio Longo, rispettivamente compositore e coreografo de L’albero dei sogni, recital musicale che debutterà il 15 settembre 2019 al Teatro Farnese di Parma in occasione della Giornata Europea della cultura ebraica.
Continuano inoltre le collaborazioni avviate con il progetto di cooperazione CLASH! When classic and contemporary dance collide and new forms emerge (2018-2021), approvato e cofinanziato da Europa Creativa (su 84 progetti cofinanziati per la piccola scala, di cui 13 italiani) e con il progetto di partenariato strategico UP2DANCE | Updating professional profiles towards contemporary dance (2019-2020), approvato e finanziato da Erasmus+. Nello stesso tempo con il progetto Dance Me Up nell’ambito di Creatività 2020 della Regione Lazio – programma per la reindustrializzazione e industria 4.0 – si realizzerà un format innovativo basato sull’utilizzo intensivo di nuove tecnologie in fase di produzione e distribuzione (digitalizzazione di materiali video, piattaforma web che consentirà la fruizione e distribuzione on-line degli spettacoli).
Con Light on Dance, invece, si è consolidata l’attività di Balletto di Roma che, attraverso questo progetto, promuove la ricerca contemporanea sostenendo artisti professionisti che operano nell’ambito della danza e delle arti performative. Su oltre 30 candidature provenienti da giovani artisti (coreografi, danzatori, performer, etc.) del panorama contemporaneo, i 6 autori selezionati hanno presentato dal vivo un proprio lavoro al Teatro di Villa Pamphilj a Roma. I finalisti che saranno annunciati a settembre 2019 avranno l’opportunità di realizzare una nuova creazione con i danzatori del Balletto di Roma per il 2020, in occasione del 60° anniversario della fondazione della compagnia.
Balletto di Roma rinnova, dunque, anche per la stagione 2019/2020 la scelta di proporre linguaggi diversi e garantire una varietà di progetti sia vicini alla tradizione, che di respiro più contemporaneo, oltre che attività a sostegno di nuove creatività e giovani talenti. Accanto allo storico repertorio di alto e consolidato valore artistico, infatti, Balletto di Roma accoglie numerosi coreografi emergenti in una visione che amplia sempre più gli obiettivi d’internazionalizzazione, anche grazie al coinvolgimento di enti e istituzioni, attive in questo importante processo di crescita che vedrà la struttura festeggiare nel 2020 i suoi primi 60 anni di vita artistica.
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