Sarà interamente dedicata ai giovanissimi talenti la giornata ai Giardini della Filarmonica di martedì 2 luglio, con gli Ensemble di arpe, archi e legni della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, prima orchestra di bambini e ragazzi creata nell’ambito delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane, che nata nel 2006 raccoglie oggi circa 400 strumentisti dai 5 ai 21 anni.
All’orchestra si unisce il talento di Carlotta Maestrini, siciliana, classe 2005, unica pianista ad essere premiata al Concorso Abbado nel 2017.
Due i concerti: il primo in Sala Casella alle ore 20 vedrà i tre ensemble ceciliani alternarsi in un repertorio per gran parte noto, con la selezione di alcuni pezzi tratti dallo Schiaccianoci e Il lago dei cigni di Čajkovskij, La Gioconda di Ponchielli e la Carmen Suite di Bizet, trascritti e arrangiati per i differenti organici. La seconda parte del concerto vedrà invece protagonista Carlotta Maestrini altro “giovane prodigio” di questa edizione del Festival. Attualmente iscritta al Conservatorio di Palermo e al Corso speciale di pianoforte alla Scuola di musica di Fiesole, la Maestrini nonostante la giovanissima età – appena quattordici anni – ha già suonato come solista al Teatro Massimo Bellini di Catania, negli Stati Uniti con la Greenwich Symphony Orchestra, e ha preso parte al progetto 100 Cellos diretta da Giovanni Sollima. Il suo debutto alla Filarmonica sarà con un programma fra classicismo e romanticismo (Haydn, Chopin, Liszt, Mendelssohn).
Alle ore 21.30 si prosegue con il secondo concerto della giornata spostandosi nei Giardini. Ancora protagonisti i tre Ensemble di arpe, archi e legni della JuniOrchestra con un repertorio ampio e articolato: si passa dai valzer di Strauss al ragtime di Scott Joplin, dagli echi spagnoleggianti di Albeniz a un Divertimento di Mozart (il K 138) per concludere con una selezione dalla suite Water Music di Händel.
La giornata è realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
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JUNIORCHESTRA. Praemium Imperiale 2013 e Premio Guido d’Arezzo 2017, questa orchestra dà ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al repertorio sinfonico (da Rossini, a Mozart, Vivaldi, Čajkovskij, Bartók, Puccini, Beethoven e molti altri, nella loro versione originale) e al repertorio cameristico, seguiti da insegnanti fra cui spiccano i professori dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. L’esperienza d’orchestra rappresenta una grande occasione per imparare a suonare con gli altri, ad ascoltare e ad ascoltarsi, condividendo il meraviglioso mondo della musica anche con personalità importanti del mondo musicale come Antonio Pappano, Giovanni Sollima, Nicola Piovani, Mario Brunello, Salvatore Accardo, Fabio Biondi, Stefano Bollani, il duo Igudesman & Joo, etc. Il Direttore della JuniOrchestra è Simone Genuini.
CARLOTTA MAESTRINI, pianista siciliana, classe 2005, è attualmente iscritta al corso preaccademico con Donatella Sollima al Conservatorio di Palermo e al Corso speciale di pianoforte alla Scuola di musica di Fiesole con Andrea Lucchesini, la Maestrini ha vinto nel 2015 il primo premio al Concorso Antonio Trombone e nel 2016 il primo premio assoluto al VI Concorso internazionale “Eliodoro Sollima” di Enna. Unica pianista premiata al Concorso Abbado nel 2017, nonostante la giovanissima età ha già suonato come solista al Teatro Massimo Bellini di Catania, al Teatro Paisiello di Lecce con l’Orchestra del Conservatorio e negli Stati Uniti con la Greenwich Symphony Orchestra. Nel 2018 ha preso parte alle manifestazioni in occasione di Palermo Capitale della Cultura, inaugurando l’evento 100 Cellos diretta da Giovanni Sollima.
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La rassegna I Giardini della Filarmonica è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE.
Info: filarmonicaromana.org, tel. 06 3201752, promozione@filarmonicaromana.org
Biglietti: posto unico 10 euro a concerto; biglietto cumulativo intera giornata 16 euro
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MARTEDÌ 2 LUGLIO
SALA CASELLA ore 20
GIOVANI PRODIGI II
ENSEMBLE DI ARPE, ARCHI E LEGNI
DELLA JUNIORCHESTRA
Ensemble Arpe
Čajkovskij / Ponchielli
At Ballet (selezione da Lo Schiaccianoci, La Gioconda, Il lago dei cigni) (arr. D. Michaels)
Bizet Carmen Suite (Intermezzo, Aragonaise, Habanera, Finale) (arr F. Gatti)
Ensemble Legni
Danzi Quintetto op. 1
Ensemble Archi
Mozart Sonata da chiesa n. 11 K. 245
per quintetto d’archi
CARLOTTA MAESTRINI pianoforte
Haydn Sonata in fa magg. op. 13 n. 3, Hob XVI:23
Chopin Fantaisie-Impromptu in do diesis min. op. postuma 66
Liszt La chasse da Études d’exécution transcendante d’après Paganini S. 140
Mendelssohn Rondò capriccioso op. 14
GIARDINI ore 21.30
JUNIORCHESTRA ENSEMBLE
Ensemble Legni
Briccialdi Quartetto in la (per quattro flauti)
Ensemble Arpe
Albeniz Sonata in Re (arr. W. Dudley)
Humperdinck Preghiera della sera
da “Hänsel und Gretel” (arr. K Gist)
- Strauss (figlio)
Strauss Walzer (arr.J.Monar/A. Giraldi)
- Joplin Scott Joplin Montage (arr F. Voltz)
Ensemble Archi
Dvořak Serenata per archi op. 22 (Moderato)
Mozart Divertimento per archi K. 138
Ensemble Legni
Händel Water Music (selezione brani dalle suite)
in collaborazione con
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
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IL FESTIVAL PROSEGUE CON…
Non mancherà lo spazio per la musica contemporanea, con l’omaggio il 3 luglio alla scrittura di Michele dall’Ongaro. In programma Gilda, mia Gilda (per non dire Il Rigoletto) una rivisitazione di una delle più celebri opere verdiane, melologo del 2001 per voce recitante e quintetto d’archi, su testo di Vittorio Sermonti. Ne sono interpreti l’attore Alfonso Veneroso, il Quartetto Henao con il contrabbassista Antonio Sciancalepore diretti Erasmo Gaudiomonte. Il melologo sarà preceduto dal concerto del Quartetto Henao che eseguirà il Quartetto n. 5 (2003-04) del compositore romano e il Quartetto in mi minore di Verdi.
La magia dell’India rivive il 4 luglio grazie ai diversi generi della raffinata musica classica vocale hindustani del nord del Paese: sono il khayal (letteralmente fantasia, immaginazione) forma di canto considerata fra i punti più alti di fusione fra cultura indiana e cultura persiana, il tarana, il thumri e il bhajan. La voce in questa occasione sarà quella di Supriyo Dutta, sostenuto per la parte strumentale da Sabir Khan, simbolo del sarangi in India (il principale strumento ad arco della musica indiana) e Nihar Mehta al tabla (il caratteristico tamburo indiano).
Il viaggio nella musica di altri paesi prosegue il 5 luglio con il recital del pianista bulgaro Ivan Donchev, che accosterà ai celeberrimi nomi di Chopin e Liszt la musica di Pancho Vladigerov, il più importante compositore, didatta e pianista bulgaro del XX secolo. Il concerto si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti per i 120 anni dalla nascita del compositore, e si impreziosisce con l’allestimento della mostra “Vladigherov nel caleidoscopio musicale del XX secolo”. Sarà invece dedicato agli Stati Uniti d’America il secondo appuntamento della giornata che prende il titolo di Il diritto degli altri, in cui l’attore David Riondino approfondisce il tema dei diritti civili con letture tratte da testi poetici, discorsi e vari scritti su un argomento quanto mai attuale, accompagnato sul palco dal duo formato dal poliedrico clarinettista Gabriele Mirabassi e il giovane e talentuoso pianista Enrico Zanisi. Un incontro tra due musicisti lontani per generazione, ma vicini per sensibilità e provenienza, fra la libertà dell’improvvisazione jazz e la cura del dettaglio della musica classica.
Ultima giornata il 6 luglio. Si apre alle ore 20 con il concerto In questo viaggio del Tupa Ruja, formazione in trio (Martina Lupi, Alessandro Gwis, Fabio Gagliardi) che fonde le sonorità ancestrali della cultura aborigeno-australiana con improvvisazioni vocali e sperimentazioni elettroniche, recuperando brani di lingue e dialetti diversi. Si conclude con ‘s Wonferful e la voce di Raffaella Misiti, accompagnata da Pino Perris al pianoforte, Alessandro Tomei ai fiati, Aldo Perris al contrabbasso e Francesco De Rubeis alla batteria. Un incontro e un racconto con la musica dei tanti musicisti europei che fra le due Guerre migrarono oltreoceano, e i suoni, nuovi, inaspettati, provenienti dalle Americhe. Lo testimoniano le musiche di Gershwin, Berlin, Weill, Gardel e Piazzolla.