traduzione Giulio Guidorizzi
adattamento drammaturgico Tullio Solenghi e Marcello Cotugno
regia Tullio Solenghi
collaboratore alla regia e curatore musicale Marcello Cotugno
scenografia e costumi Andrea Viotti
coreografie Paola Maffioletti
con Elisabetta Pozzi e Massimo Lopez
e la partecipazione straordinaria di Tullio Solenghi
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Sabato 6 luglio 2019 è andata in scena l’ultima replica di “Lisistrata”, con la regia di Tullio Solenghi, al Teatro Greco di Siracusa.
Nella commedia il regista riesce a mettere in risalto la preponderante modernità di Aristofane, l’ironia tagliente e il ritmo incessante dell’opera.
Lisistrata è un chiaro manifesto contro la guerra e la forza delle donne che riescono a portare avanti battaglie silenziose con la loro saggezza, astuzia e lungimiranza.
Siamo nel 411 a.C., durante la guerra del Peloponneso che da anni costringe gli uomini delle polis greche a restare lontano dalle proprie famiglie.
Lisistrata raduna tutte le donne, Ateniesi e Spartane, escogitando un piano per mettere fine a questa guerra devastante, propone loro di fare uno sciopero del sesso finché gli uomini non si decideranno a firmare la pace; se le donne si mostreranno unite, gli uomini capitoleranno, basterà sottrarsi alla forza dell’amore.
La forza e la modernità di Aristofane risiede proprio nel porre le donne sullo stesso piano degli uomini, affidando loro il ruolo di guida di questo sciopero volto alla pace per il bene di tutta la comunità.
Il ritmo prorompente del coro e la sagace ironia dei dialoghi, imbrigliano lo spettatore in un vortice comico ma anche di riflessione esistenziale: l’opera di Aristofane infatti è una commedia a tratti frivola ma con un alto valore etico e letterario.
Il linguaggio sorprendente del commediografo greco è stato sapientemente riadattato dalle trovate brillanti del regista, che nella messinscena riesce a dare nuova linfa e sfumature diverse al testo, come la scelta di dar voce a vari dialetti del sud o la trovata geniale dell’oracolo di Delfi che si avvale di un traduttore simultaneo.
Un plauso particolare è rivolto alla Lisistrata, Elisabetta Pozzi, che passa dal registro comico a quello drammatico con estrema naturalezza e incisività.
Brillanti e divertenti gli attori del coro delle donne e degli uomini; strepitoso il cammeo di Lopez nei panni di Pedasta e mirabile l’interpretazione di Solenghi che veste i panni del bramoso Cinesia.
La forza e la saggezza delle donne, viene messa in risalto fino all’ultimo con lo splendido monologo finale di Lisistrata, nel quale i pensieri di un bambino sono recitati dalla donna concentrata sul presente ma con il cuore nel futuro.