Martedì 30 luglio 2019, alle ore 17.30, penultimo appuntamento del Festival delle Orchestre Giovanili 2019.
La formazione estone Magic String, costituita da 13 giovani musicisti provenienti dalla Tallin Od Town Music School, si esibirà nella Sala della Maddalena della Basilica di Santa Croce (ingresso da Via San Giuseppe, 5 – FI).
Apre il concerto il brano pop del compositore statunitense Leroy Anderson Arietta, composta nel 1962. Dagli USA alla ballata romantica tedesca di Goethe per la musica di Franz Schubert, il lied Il re degli Elfi. Un quadro musicale che ben delinea il carattere dei tre personaggi: la calma e la serenità iniziale del padre, lo spavento e l’angoscia del piccolo figlio in preda ad una febbre delirante, il Re degli Elfi visto dal piccolo, che lo chiama a sé, subdolo e quasi diabolico, personificazione di quella morte che strappa il piccolo dalle braccia del padre, affannatosi in una cavalcata, senza speranza, verso il villaggio più vicino alla ricerca della cura salvifica.
La Serenata del viennese Joseph Hellmesperger, violinista direttore dei Wiener Philharmoniker dopo la morte di Mahler, precede lo standard Beautiful Dreamer di Stephen Forster, composto nel 1862 e portato al successo, nel ‘900, dai Beatles per l’arrangiamento di Gerry Goffin e Jack Keller della loro prima tournée. Dal sognatore ai sogni, con Forgotten dreams di Leroy Anderson, tratto dall’omonimo album del cantautore del 2014.
Dal pop al classicismo con l’esecuzione del Trio mozartiano che vedrà salire sul palcoscenico i tre giovani violini solisti Ursula Melsas, Karoliina Kuppart, Ingmar Kiviloo, alle prese con le pagine virtuosistiche e cantabili dell’enfant prodige di Salisburgo.
Dall’Austria alla Germania con Johannes Brahms e il suo Valzer tratto dall’op. 39, pagina popolare permeata della creatività melodica tipica del maestro di Amburgo che alterna momenti brillanti a frasi malinconiche di sapore zigano.
Da Brahms a Zdeněk Fibich, compositore ceco, noto per la sua grande produzione cameristica e sinfonica, con Poem che incrocia il nazionalismo ceco al sinfonismo wagneriano. E il nazionalismo popolare lo ritroviamo anche nella composizione dell’organista Miina Härma, Ei saa mitte vaiki olla.
Dalla musica alle danze popolari, con il Valzer lento op. 33 di Oskar Merikanto, compositore finlandese fondatore della National Opera House di Helsinki. Il testimone passa, poi, alla Russia con l’esecuzione del Valzer n. 2 e della Romanza di Dmitrij Shostakovich; il primo brano noto al grande pubblico perchè scelto da Kubrick quale colonna sonora per la sua pellicola Eyes wide shut del 1999; la seconda tratta da The Gadfly Suite op. 97a, scritta nel 1955 per il film sovietico The Gadfly, a sua volta tratto dalla novella omonima di Ethel Lilian Voynich.
L’inno cristiano Amazing Grace, ringraziamento a Dio su testo di John Newton, ex capitano di navi negrieri, per la sua conversione al Cristianesimo, precede il brano conclusivo della serata: Kaze no oka di Hisaki.
Dirige il M° Tereza Šmerling.
Ingresso libero e gratuito.
Per info: www.florenceyouthfestival.it