Sabato 20 luglio, in Prima a Roma, TERESA DE SIO presenta a I Concerti nel Parco,alla Casa del Jazz, il suo nuovo disco, “PURO DESIDERIO”, un album che segna il passaggio ad una nuova era creativa dell’artista.
A due anni dall’uscita del lavoro devozionale “Teresa canta Pino” dedicato all’amico Pino Daniele, dopo una intensa ricerca e divulgazione sulla musica folk, testimoniata da dischi che hanno venduto complessivamente oltre due milioni e mezzo di copie, il docu-film “Craj” premiato al Festival del Cinema di Venezia nel 2005, i fortunati romanzi “Metti il diavolo a Ballare” e “L’Attentissima”, la cantautrice con questo nuovo album svela al pubblico un suo mondo musicale e poetico intimo, rimasto a lungo privato.
“Puro desiderio” è un disco che scava, parla di sentimento e suona contemporaneo. Realizzato col giovane produttore, compositore e arrangiatore Francesco Santalucia, il disco è un mix di ritmi acustici che a tratti sfiorano l’elettronica, dove le splendide orchestrazioni si fondono con percussioni, strumenti etnici e chitarre steel, in cui il suono profondo e caldo delle registrazioni analogiche spazia in universi musicali diversi dal rock al pop d’autore diventando quasi lisergico e progressive, senza mai tradire la scrittura diretta ed evocativa di testi intimi e profondi.
L’album è anche impreziosito dal featuring di GHEMON nel brano “In un soffio di vento”. Ai brani del nuovo album, la De Sio, affiancherà alcune hit del passato, alcune cover dell’amico Pino Daniele e omaggi a De André e a Modugno, per un concerto summa del suo straordinario talento di cantautrice e interprete.
——–
TERESA DE SIO PARLA DELL’ALBUM “PURO DESIDERIO”
Questo per me è un disco molto importante. Segna il passaggio in una nuova era della mia creatività. Probabilmente anche una nuova era della mia vita.
Io che ho sempre raccontato le storie dei più, le storie degli altri, quelle che il presente e la grande Storia del nostro paese mi hanno insegnato a guardare, in questo disco ho aperto una nuova, per me inedita, riflessione su me stessa, sui sentimenti, su profondità dentro cui fino ad oggi non avevo voluto guardare.
Sulla mia/nostra capacità di desiderare. Il desiderio muove tutto. Il Puro Desiderio è una forza motrice dell’anima, dell’amore, e di tutte le battaglie. Senza la forza del desiderio la vita va in stallo.
Nuove anche le sonorità: un suono prevalentemente elettro/acustico, molto contemporaneo, potentissimo e innovativo realizzato insieme a Francesco Santalucia, a sottolineare una nuova, vertiginosa ed appagante ripartenza.
Ghemon vi è entrato subito, con la gentilezza ed il talento che gli appartengono e che lo rende unico tra gli artisti della sua generazione. Un featuring, un’amicizia nata sul palco: la scoperta di una comune sensibilità artistica e umana.
———-
TERESA DE SIO – BIOGRAFIA
Inizia la sua carriera alla fine degli anni 70 quando con Eugenio Bennato fonda Musicanova e si impone subito all’attenzione del pubblico e della critica. L’esperienza culmina nel 1978 con un LP dalle forti atmosfere folk intitolato Villanelle popolaresche del ‘500.
Nel 1980 viene pubblicato il suo primo album da solista Sulla terra sulla luna in cui la cantautrice poco più che ventenne affronta tematiche e sonorità più moderne iniziando così la scalata verso un ruolo di prestigio nell’ambito della canzone d’autore nazionale. Nel 1982 pubblica l’omonimo album Teresa De Sio. L’album supera 1.000.000 di copie vendute rimanendo per 25 settimane nei primi tre posti in classifica: brani come Voglia ‘e turnà, Aumm aumm e Pianoforte e voce diventano popolarissimi e destinati a diventare dei veri e propri evergreen.
L’anno successivo pubblica l’album Tre, con altre 800.000 copie vendute, contenente altre importanti canzoni come ‘E pazzielle, Terra ‘e nisciuno e Ario. Nel 1983 partecipa anche al programma televisivo “Fantastico”, cantando la sigla di coda O sole se ne va.
Nel 1985 intraprende una più specifica ricerca musicale. L’album è Africana. Teresa qui collabora con Brian Eno in due brani. Compaiono più di una composizione in lingua italiana, e le atmosfere sono diventate più rock. L’anno successivo pubblica Toledo e regina, in cui la De Sio dimostra la sua conoscenza e il suo amore nei confronti della musica partenopea di fine Ottocento e inizio Novecento. All’album collabora Paul Buckmaster (già al fianco di Elton John, Rolling Stones, Miles Davis e altri) che arrangia gli archi e dirige l’orchestra per l’accompagnamento di raffinatissime riletture-capolavoro tra cui Passione, Catarì e Io te vurria vasà.
Nel 1988 è la volta di una particolarissima pubblicazione in doppio album intitolato Sindarella suite: infatti all’interno dell’opera è compresa una suite vera e propria dal titolo La storia vera di Lupita Mendera, musicata ancora una volta in collaborazione con Brian Eno e Michael Brook. Nello stesso anno interpreta insieme al suo autore il brano La volpe, contenuta nell’album La pianta del tè di Ivano Fossati.
Nel 1991 la De Sio pubblica ben due album: uno di inediti intitolato Ombre rosse ispirato alla memoria della bisnonna di origine pellerossa, che contiene anche Colomba e Bello mio. In questo disco suonano musicisti italiani, magrebini, egiziani e afroamericani tra cui Omar Hakim E Scott Ambush.
Nel 1993 è la volta dell’ album dal titolo La mappa del nuovo mondo in cui l’impegno e la tematica sociale entrano a far parte del suo mondo poetico in composizioni come Teresa stanca di guerra e Io non mi pento. Nel 1994 consolida una forma di spettacolo originalissima intitolato Parole e musica, in cui pubblico e artista interagiscono attraverso il dialogo unitamente alle performance dal vivo. Nel 1995 registra in presa diretta e senza pubblico l’album Un libero cercare al teatro Petrella di Longiano. Collaborano anche Fabrizio De André e Fiorella Mannoia.
Negli anni successivi Teresa riprende con frequenza e intensità l’attività concertistica presentando dal vivo i brani più famosi del suo repertorio riarrangiati per l’occasione. È così che nel 1997 viene infatti pubblicato il live Primo viene l’amore, con alcune straordinarie riletture dei suoi grandi successi unitamente a tre inediti tra cui Rondine.
Nel 1999 l’artista realizza il progetto La notte del Dio che balla, fra tradizione e tecnologia. È in questo periodo che Teresa si avvicina alla musica popolare pugliese, alla taranta in particolare. Infatti, dopo molti concerti e progetti live, mette a punto CRAJ, un originalissimo spettacolo a metà tra musica e teatro circense che intende omaggiare la tradizione popolare pugliese, elemento alla base del progetto, con la presenza dei suoi massimi interpreti, da Matteo Salvatore, I Cantori di Carpino e Uccio Aloisi. Nasce con questo spettacolo l’intensa collaborazione con Giovanni Lindo Ferretti.
In quest’ambito vede la luce un nuovo lavoro in studio pubblicato alla fine del 2004, A Sud! A Sud!, in cui Teresa torna a celebrare in forma ancora più compiuta la musicalità mediterranea e che contiene brani come Lu bene mio dell’ormai compianto Matteo Salvatore, Stammo Buono cantato insieme a Raiz, Positano, e Stelle tradotta in napoletano dal portoghese del brasiliano Lenine.
Craj è diventato nel frattempo anche opera cinematografica con la regia di Davide Marengo. Partecipando alla 62ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia vince il Premio “Lino Miccichè” del CSC per la miglior opera prima. Nel maggio del 2007 pubblica il nuovo lavoro Sacco e fuoco.
Nel 2008 Teresa presenta Riddim a Sud. Per questo progetto trae ispirazione dalla musica giamaicana nella quale la stessa “base” creata da un determinato artista per un proprio pezzo, è poi riutilizzata da altri cantanti e compositori che a loro volta ricreano una nuova melodia e un nuovo testo e dunque una canzone completamente diversa. L’ambizione è quella di introdurre questa usanza nella musica popolare italiana. Fare circolare la propria musica, metterla a disposizione di altri musicisti e stimolare la loro immaginazione, è un vero progetto di creatività e produttività interattiva. Partecipano a quest’avventura, tra gli altri, Après la Classe, Roy Paci, Raiz, Ginevra di Marco, Ambrogio Sparagna.
A fine 2009 esce per Einaudi il suo primo romanzo “Metti Il Diavolo A Ballare”. Un noir socio-antropologico ambientato nella Puglia del dopoguerra che con perizia racconta romanzando la vita di una famiglia nel sud dell’Italia tra povertà, ignoranza, violenza, tradizioni e la magia legata al mito della “taranta” che coinvolgerà in un crescendo di colpi di scena un intero paese che con omertà cerca di nascondersi una dura verità. Nella primavera del 2010 “Metti Il Diavolo A Ballare” vince il premio “Rapallo Carige” come migliore opera prima.
Nel 2011 viene pubblicato un nuovo album di inediti, Tutto cambia, in cui spiccano i brani “Non Dormo Mai Tutta la Notte”, una versione in italiano del brano di Mercedes Sosa, “Tutto Cambia”, e “Na Strada Miezz’’oMare” rielaborazione in dialetto napoletano di “Creuza De Ma”, di Fabrizio de André,
Terminato il tour Teresa inizia la scrittura del suo secondo romanzo “L’Attentissima” che vedrà la luce nel 2015 sempre per Einaudi, senza mai dimenticare una intensa attività concertistica. Dal libro nasce anche un reading itinerante in cui le letture di Teresa vengono sostenute dalla colonna sonora creata live dal giornalista e musicista Valerio Corzani.
Tra il Natale del 2013 e i primi giorni del 2014, Teresa è invitata da Pino Daniele a far parte di “Napule è tutta n’ata storia”, cinque concerti al Palapartenope di Napoli. L’occasione è d’oro per le seimila persone che ogni sera riempiono lo spazio: Teresa e Pino insieme, a cantare e suonare “Voglia ‘e Turnà”, “Quanno Chiove”, e Napul’è, senza nostalgia, ma con calore e affetto, come se il tempo non fosse mai passato.
Dopo la prematura scomparsa di Pino Daniele, Teresa sente forte l’esigenza di omaggiare l’amico. Così, a gennaio 2017 vede la luce Teresa Canta Pino. Un lavoro devozionale. L’album contiene una canzone scritta apposta per lui, per l’amico, il fratello elettivo. O’ Jammone.
Nell’estate 2018 gira l’italia e svariati festival con il progetto in power trio “Il Pensiero Meridiano”, dove il folk lascia sempre più spazio a sonorità rock e pop.
Il 3 maggio 2019 esce il suo nuovo disco, “Puro desidero”.
———
Siamo su Facebook, Instagram, Twitter #ConcertiParco19
Info tel. 06.5816987 | 339.8041777
info@iconcertinelparco.it
www.iconcertinelparco.it
———–
LUOGO: CASA DEL JAZZ
INDIRIZZO: Viale di Porta Ardeatina, 55 – 00153 Roma
ORARIO SPETTACOLI ORE 21:00
——–
BIGLIETTERIA
9, 11, 12, 20, 22, 27 LUGLIO 15 EURO + DP
16 LUGLIO 18 EURO + DP
5 LUGLIO e 1 AGOSTO 20 EURO + DP
14, 24 LUGLIO 25 EURO + DP
———-
VENDITA IN LOCO
La biglietteria a Casa del Jazz è aperta al pubblico dalle ore 19:00 ad inizio spettacolo.
E’ possibile acquistare i biglietti in loco tutti i giorni, anche quelli non di spettacolo del Festival
———
RIDUZIONI
Veli elenco dettagliato sul sito www.iconcertinelparco.it
——–
PREVENDITE INTERNET
———–
PREVENDITE TELEFONICHE
Telefono TicketOne: 892.101
(dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 21:00 e il sabato dalle 9:00 alle 17:30)
——–
Prenotazione posti spettatori diversamente abili
Se interessati, gli spettatori diversamente abili e loro accompagnatori possono effettuare la prenotazione dei posti disponibili scrivendo a info@iconcertinelparco.it entro 3 giorni dalla data dell’evento.
————
PARCHEGGIO
La Casa del Jazz è servita da un parcheggio adiacente alla villa, in via Cristoforo Colombo angolo viale di Porta Ardeatina
——–
Arrivare in Bus
Utilizzare la Linea 714, frequenza ogni 6 minuti, fermata Colombo/Marco Polo
Arrivare in Metro
Utilizzare la Linea B, fermata Piramide
———-
DOVE MANGIARE
Ristorante|Pizzeria interno al parco, in funzione tutti i giorni dalle ore 12.00 alle 24.00.
Punto ristoro adiacente zona spettacolo
————–
TERESA DE SIO
“PURO DESIDERIO”
Teresa De Sio, voce, chitarra a fischio
Francesco Santalucia, pianoforte, percussioni, organetto
Pasquale Angelini, batteria
Vittorio Longobardi, basso, contrabbasso
Antonio Ragosta, chitarre
Marco “Bartok” Bartoccioni, pedal steel e steel guitar
Giovanni Astorino, violoncello