TRENODIA è un progetto di arte partecipata di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ideato e curato da Mariangela e Vinicio Capossela e coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme a Sponzfest Sottaterra 2019.
Trenodia è un’opera d’arte interdisciplinare che mescola letteratura, musica, arti visive e performative, e che propone di condividere, attraverso una performance itinerante che reinterpreti la forma del pianto rituale, il bisogno diffuso di affrontare ed elaborare insieme il momento di crisi che stiamo attraversando. La sua realizzazione è il frutto dei laboratori che, a partire dallo scorso maggio, Mariangela Capossela, artista impegnata da anni in progetti di arte pubblica, ha tenuto nei territori che ospiteranno il corteo coinvolgendo diverse realtà e associazioni locali.
La performance vedrà la partecipazione di artisti e cittadini in un corteo funebre che dal 18 al 29 agosto proporrà degli itinerari a piedi attraverso alcuni luoghi di Calabria Ionica, Alta Irpinia e Lucania ed in particolare presso i comuni di Isola di Capo Rizzuto (KR), Calitri (AV), Cairano (AV), Lacedonia (AV), Tricarico (MT) e Matera. Durante il corteo si alterneranno momenti di danza, di musica e di orazione in forme che ricalcano il rito funebre tradizionale. Trenodia si concluderà a Matera con un concerto di Vinicio Capossela presso la Cava del Sole.
Parteciperanno, tra gli altri, al progetto: Elio Germano, Mario Brunello, Raiz, Daniele Sepe, Michela Murgia, Michele Riondino, Pietro Laureano.
Attraverso il sito www.trenodia.it e i profili social tutte e tutti sono invitati ad aderire al progetto Trenodia componendo una lamentazione scritta in versi, prosa o musica, oppure interpretando una lamentazione scritta da altri. Sarà inoltre possibile partecipareai cortei e al banchetto con azioni inerenti alla poetica del progetto. Chi vorrà aderire potrà individuare un oggetto del cordoglio attinto dal patrimonio materiale o immateriale e comporne una lamentazione ad hoc, ispirandosi alle forme auliche o a quelle popolari.
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IL PROGETTO
Trenodía si propone di trasformare la lamentela in pianto rituale, il piagnisteo in altisonante lamentazione collettiva, in forma creatrice e aggregatrice per, come dice Ernesto De Martino, potersi rialzare e tornare ai doveri della vita. Sarà un pianto per la comunità. Un pianto rituale collettivo, sonoro, rigenerante. Un corteo come forma d’arte composto da centinaia di prefiche senza limitazioni di genere, che darà vita ad una lamentazione funebre.
La performance si svolgerà interamente all’aperto: per strade, vicoli, piazze e sentieri di tre regioni (Calabria, Campania e Basilicata).
Quattro i focolai in questo sud del Mediterraneo. Il primo parte dal cuore della Grecia antica in Italia: la Calabria Ionica che ancora, nella lingua e nella lamentazione funebre, conserva il metro greco. Il secondo è in Alta Irpinia, dai paesi arcaici svuotati e battuti dal vento in cui ha luogo lo Sponzfest. Poi Tricarico, paese-mondo di Rocco Scotellaro, del carnevale dei Cuba-Cuba, come li chiamava e li domava il grande genio pitagorico Antonio Infantino. Da lì in cammino fino a Matera a deporre gli oggetti del compianto nel sasso Caveoso, in una processione che attraverserà le chiese rupestri e i borghi fino alla catarsi liberatoria del rito musicale alla cava del sole.
La performance avrà la forma di un corteo e si comporrà degli elementi tradizionali del canto rituale funebre (la gestualità, la melodia e il testo). La lamentazione corale e collettiva si alternerà a singole orazioni civili. La realizzazione di Trenodía si basa su un coinvolgimento della popolazione locale e a distanza.
Trenodía inizia con una stazione preparatoria: L’opificio del nero, una performance in cui verrà intinto nel colore nero il tessuto che servirà a vestire il corteo. I gesti saranno accompagnati da lamentazioni musicali e voci recitanti. Trenodía in cammino avrà due modalità: Trenodía sul selciato – quando il corteo attraverserà i paesi – e Trenodía sulla terra – quando si muoverà in campagna. Il corteo si comporrà degli elementi tradizionali del pianto rituale funebre (la gestualità, la melodia e il testo).
Il Banchetto funebre, una condivisione che opererà una transizione verso una lamentatio più carnale e di affermazione della vita, in cui le tradizioni culinarie funebri si uniranno alle declamazioni poetiche. Gli oggetti del compianto (materiali e immateriali) nonché i testi vengono raccolti in via indiretta sui siti e social di Sponzfest e Matera 2019 e direttamente nei luoghi coinvolti. In situ sono state raccolte tra l’altro testimonianze e variazioni di melodie e gestualità legate alla tradizione del pianto rituale. In ciascuno dei paesi avvengono incontri di coinvolgimento della popolazione e laboratori teatrali e vocali per la preparazione dei cortei cittadini.