Quando l’opera lirica incontra il mondo dell’educazione e della disabilità nasce una Social Opera! Venerdì 27 settembre ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi lo spettacolo “Carmen dove sono le emozioni”.
Quando l’opera lirica incontra il mondo dell’educazione e della disabilità nasce una Social Opera! Venerdì 27 settembre ore 21 debutta al Teatro Pergolesi di Jesi – per il XIX Festival Pergolesi Spontini – lo spettacolo “Carmen, dove sono le emozioni”, il nuovo Social Opera della Fondazione Pergolesi Spontini, liberamente ispirato all’opera Carmen di Bizet, la regia è di Gianfranco Frelli, l’espressività corporea è curata da Sara Lippi. In scena la compagnia OperaH, un gruppo di dieci persone con disabilità fisica/intellettiva, con loro i giocatori della squadra di Rugby Jesi 70, le allieve e gli allievi diTeatrococuje.it e di Nuovo Spazio Studio Danza, educatori e attori coinvolti nel laboratorio teatrale “OperaH” della Fondazione Pergolesi Spontini realizzato con il contributo di A.S.P. Ambito 9 – Comune di Jesi ed in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta ASUR MARCHE AV2- JESI, COOSS Marche. L’iniziativa coinvolge in maniera attiva anche gli studenti delle scuole partecipanti al progetto di Alternanza Scuola-Lavoro “Banco di scena” nato da una idea di Massimo Ippoliti, titolare della cattedra di discipline plastiche presso il Liceo artistico “Mannucci”, e di Paolo F. Appignanesi, responsabile produzione della Fondazione Pergolesi Spontini. Nella messa in scena al Teatro Pergolesi, gli studenti del Liceo Artistico “E. Mannucci” si occupano dell’ideazione, realizzazione e montaggio delle scenografie, gli studenti dell’I.I.S. “Marconi Pieralisi” realizzano costumi e light design, gli studenti del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” collaborano alla regia e realizzano un piano di comunicazione per la promozione dell’evento.
In “Carmen” ci troviamo in una casa di cura per malati di mente. Una notte, a seguito di un sogno collettivo, si parte per inscenare la Carmen che per noi rappresenta la Libertà!
Spiega Gianfranco Frelli a proposito del lavoro teatrale realizzato con la compagnia Opera H: “Ho lavorato sul ‘senso di sé’ “se fossi Carmen o se fossi Don Josè come sarei?”. Abbiamo verificato le emozioni che ciascuno prova quando viene stimolato e abbiamo cercato di portare queste emozioni in scena. Abbiamo lavorato sulla consapevolezza di sé, sull’io interiore ed esteriore. Ci siamo concentrati sulle potenzialità e sulle predisposizioni per il teatro, per la danza, per il movimento e per la gestualità. Abbiamo capito che ciò che importa è Essere! Io Vivo, esisto e sono qui ora. Ci siamo concentrati sulla voglia di giocare al teatro, sulla voglia e sulla volontà di stare bene insieme e sulla volontà di divertirci. Ne è venuto fuori un lavoro fatto con tante persone che stanno in scena e dietro alla scena. Questa è la nostra Carmen, dove sono le Emozioni. Una Carmen che inizia in sordina, è un sogno ambientato in una clinica, un sogno che ribalta il finale, perché a noi piace vivere. Ne viene fuori un lavoro diversificato, dove tutti non fanno tutto, ma sono parte di un tutto in un tempo scenico breve”.
Ingresso 1 euro.