dramma giocoso di Angelo Anelli
musica di Gioachino Rossini
edizione discografica a cura di Danilo Lorenzini
collaboratori musicali Giustina Gueli, Daniele Sozzani Desperati
scene e scultura di Franco Citterio
costumi di Cecilia Di Marco e Maria Grazia Citterio
i marionettisti Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Pietro Monti, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
apprendiste marionettiste Veronica Lattuada, Michela Mantegazza
falegnameria e attrezzeria Giovanni Schiavolin, Paolo Sette, Camillo Cosulich e Pietro Monti
direzione tecnica di Tiziano Marcolegio
luci di Franco Citterio
regia di Franco Citterio e Giovanni Schiavolin
Produzione ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI – Milano, Comune di Milano – Teatro Convenzionato
In collaborazione con HUMAN COMPANY TEATRO – RECANATI
Spettacolo realizzato per il Rossini Opera Festival 2019 nell’ambito della manifestazione Rossini 150
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Questo dramma giocoso in due atti su libretto di Angelo Anelli vide la sua prima rappresentazione a Venezia nel 1813 e si dice sia stato messo in musica da Gioachino Rossini in soli ventisette giorni. Il grande compositore qui riuscì a infondere nuova vitalità e a rinnovare i cliché della farsa e degli schemi buffi, da troppo tempo cristallizzati nell’opera comica italiana, trattandoli con trascinante virtuosismo e realismo comico.
La vicenda si svolge alla corte di Mustafà, bey di Algeri il quale, stanco della moglie (Elvira) e delle schiave del suo harem, decide di provare un’amante italiana. Grazie all’intervento dei corsari, dopo un naufragio, viene catturata Isabella, che era partita dall’Italia, insieme al suo servitore Taddeo, alla volta di Algeri per ritrovare il suo amato Lindoro, divenuto schiavo del bey. Ma quando l’italiana viene portata a corte, iniziano i guai per Mustafà, che finirà burlato e deriso dai giochi di Isabella, la quale, invece, riuscirà a ricongiungersi a Lindoro e a riportarlo in Italia.
La trama, in origine, si ispirava vagamente a un fatto di cronaca realmente accaduto: la vicenda di Antonietta Frapolli, signora milanese rapita dai corsari nel 1805, portata nell’harem del bey di Algeri, Mustafà-ibn-Ibrahim e poi ritornata in Italia. Nell’Ottocento, l’usanza delle compagnie di marionette, era quella di mettere in scena spettacoli sotto forma di commedia, suggeriti da vicende realmente accadute e che, come in questo caso, potessero dare spazio all’ambientazione esotico-orientalista oltre a far leva sul gioco degli equivoci che sta alla base dell’opera buffa. Così, nel repertorio della compagnia oltre a copioni come Il Gran Convitato di Pietra e Il matrimonio segreto, compaiono titoli come Il turco in Italia, Gerolamo nell’Harem del sultano o I tre gobbi di Damasco. Ora, con questo allestimento la Compagnia Carlo Colla & Figli, amplia il suo repertorio lirico che già comprende Monteverdi, Melani, Haydn, Hendel, Cimarosa, Verdi, Ponchielli e Puccini legando le note di Rossini al gesto dell’attore di legno.
Lo spettacolo ha debuttato nel luglio 2019 a Pesaro come anteprima del Rossini Opera Festival.
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da martedì 1 a domenica 6 ottobre 2019
martedì e sabato ore 19.30
mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30
domenica ore 16
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all’Atelier Carlo Colla & Figli
via Montegani, 35 / 1 – Milano
M 2 fermata Abbiategrasso – tram 3, 15
tel. prenotazioni: 02.89531301
e-mail: promozione@marionettecolla.org
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biglietti
euro 16,00 / possessori Carta Più Feltrinelli euro 12,00 / ragazzi euro 10,00 / anziani euro 8,00 / scuole euro 8,00 / Esselunga – A Teatro con Fidaty – biglietto verde