Il mitico panettiere di Zelig inaugura la stagione 2019-20 della fortunata rassegna targata KarmArtistico al Teatro Oscar
Seconda stagione per Risate da Oscar, rassegna di cabaret promossa dalla KarmArtistico di Francesco Ruta, protagonisti storici cabarettisti e comici televisivi provenienti da trasmissioni cult.
Guardando alla prima edizione appena trascorsa il direttore artistico Matteo Iuliani, in arte Bruce Ketta, ha così commentato: «Ci avevano avvisato che sarebbe stato un percorso complesso portare il cabaret al teatro Oscar ma possiamo dire di aver in parte bruciato le tappe. Numeri alla mano abbiamo contato ben tre appuntamenti sold-out – ovvero più di un terzo della stagione – mentre le altre date, anche nelle circostanze più complicate, hanno comunque sempre dato soddisfazioni più che apprezzabili.
Artisticamente abbiamo offerto una comicità variegata, come faremo anche quest’anno. Chi acquisterà il biglietto ad ogni data potrà godere di una comicità sempre differente ma gradevole. E soprattutto, quello che più conta, potrà sempre divertirsi».
Ad aprire la seconda edizione sarà Stefano Chiodaroli, il mitico panettiere di Zelig, che così ricorda: «20 anni fa ero un trentenne che cercava di fare cabaret tra colleghi milanesi. Oggi sempre meno vedo leve di cabarettisti propriamente milanesi, cioè portatori di una certa tradizione. Il cabaret sta cercando nuove vie: molti provano con lo stand up, lontano dallo stile di Colorado o Zelig, non parliamo del Derby. Il cabaret milanese è in trasformazione. Ma lo è sempre stato. Dopo il ciclo del Derby e quello di Zelig, oggi i nuovi luoghi di fermento in città sono lo Spirit de Milan o l’Arlati. Il teatro non è più la sede “universale” del cabaret, oggi si fa comicità anche altrove. Risate da Oscar risulta comunque un’ottima opportunità per far conoscere i comici in una città come Milano, vetrina anche per il bacino degli utenti della Lombardia, rilanciando a sua volta il cabaret sul territorio».
Parlando del suo spettacolo Breaking Bread spiega: «È uno spettacolo sempre in divenire, nato con alcuni personaggi che col tempo si sono persi perché legati ad un preciso periodo della mia vita, come Ornello l’ex fotomodello o Tempesta Ormonale. Ritornano altri come il Panettiere e il Mago Abat Jour che sono invecchiati e si sono trasformati, perdendo delle battute e guadagnandone altre. E poi si è aggiunto il monologo tout court, che inizialmente aveva una parte secondaria rispetto alla creazione dei miei amati personaggi. Maschere che mi hanno sempre aiutato a svelare più che nascondere qualcosa di me stesso. Il mio bisogno, attraverso il cabaret, è sempre stato esprimere arbitrariamente quello che mi passava per la testa».
Oltre al cabaret in questo periodo Chiodaroli sta partecipando ad alcuni spettacoli teatrali come Jena Ridens insieme alla compagnia dei Martinitt e Hamburger, «spettacolo che ho scritto e porto per l’Italia insieme a Gloria Anselmi. Spero possa diventare presto anche un film o un prodotto televisivo.
E a proposito di film sto scrivendo con Riccardo Paoletti e Donato Pisani la sceneggiatura di una commedia che presto proporremo…ma non voglio aggiungere altro al momento per non spoilerare!»