Torna dal 13 al 22 settembre l’appuntamento con Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie, giunto alla sua diciannovesima edizione, ideato e organizzato da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, per indagare la contemporaneità e le sue criticità attraverso diversi sguardi e linguaggi, verbali e non verbali.
Quest’edizione si cala nella cultura euromediterranea per il suo carattere intrinsecamente plurale, per creare un percorso drammaturgico e spettacolare che indaghi le regole della convivenza e delle relazioni per aiutarci a ricomporre orizzonti, senso, a superare solitudini.
Sul versante nazionale, il festival ha deciso perciò di privilegiare gli artisti più prossimi al Mediterraneo, essendo i più esposti, inevitabilmente, alle dinamiche dei suoi scenari ospitando sul fronte internazionale, uno spettacolo dal Kosovo, che vive la condizione di essere geograficamente in Europa ma non fa parte in termini politici della comunità europea, e un gruppo di artisti multilingue (francese, rumeno, italiano) che si interroga con il suo Making of, sulla gioventù europea.
Quest’anno, insieme a una programmazione ancora più ricca e variegata dove si alternano spettacoli e “semi manufatti” (questi al chiaro scopo di fornire agli spettatori chiavi di lettura di tutto il processo teatrale), uno degli elementi di forza che contraddistingue il festival è la creazione di un sistema a rete che unisce saperi, competenze e risorse. La condivisione con altri soggetti consente di rendere Tramedautore ancor più sostenibile – non solo economicamente –, e ci riferiamo innanzitutto all’apporto del Piccolo Teatro, in termini culturali, di ospitalità ed economia, supporto tecnico e comunicazione; a mare culturale urbano con cui condividiamo il ciclo dei Camp degli Autori; a CLAPS che sostiene una parte dei costi dello spettacolo di Balletto Civile; all’Accademia di Brera, per l’installazione nel Chiostro; a Stratagemmi, Università degli Studi di Milano e l’associazione Tri-Boo per “l’osservatorio critico”. Tuttavia, in questo modo di operare non c’è solo la logica della convenienza, quanto la spinta a intraprendere azioni comuni per costruire progetti organici per la promozione delle nuove voci del teatro italiano e internazionale, secondo un criterio di complementarità delle fisionomie di ognuno.
Ad aprire quest’edizione sarà Balletto Civile, compagnia di teatro danza con sede a La Spezia tra le più apprezzate in Italia e all’estero, per la prima volta a Tramedautore con il debutto in prima nazionale di Madre, diretto da Michela Lucenti (Piccolo Teatro Studio Melato, venerdì 13 settembre), grazie al contributo del Circuito CLAPS. Un intenso corpo a corpo con il drammaturgo e poeta tedesco Heiner Müller, un percorso che si destreggia continuamente tra discorso danzato e parlato, abitato da dieci energici attori/danzatori che intrecciano lingue, consistenze ed esperienze cercando una terza via: la visione, esperienza quasi sinestetica che mescola differenti linguaggi.
Sul fronte internazionale, il festival ospita sabato 14 settembre Jeton Neziraj tra gli artisti più interessanti del Kosovo e la sua compagnia Qendra Multimedia con un lavoro dall’originale titolo A play with four actors and some pigs and some cows and some horses and a prime minister and a milka cow and some local and international inspectors (Uno spettacolo con 4 attori e dei maiali e delle mucche e dei cavalli e un primo ministro e la mucca della Milka, e alcuni ispettori locali e internazionali). Un testo tragicomico che nasce dalle considerazioni nate dalla Brexit per raccontare dell’aspirazione del Kosovo di entrare nella comunità europea e sulle difficoltà legate alle regole e ai requisiti.
Si prosegue domenica 15 settembre con L’alieno, scritto e diretto da Massimo Donati con in scena Eva Martucci, testo che esplora la tematica della diversità e del rapporto che abbiamo con essa, estremizzandola e costringendoci a indagare sul valore di ciò che viene considerato comunemente normalità.
Lunedì 16 settembre la scena sarà tutta per La Classe, di Francesco Ferrara per la regia di Gabriele Russo. Sul palcoscenico ben 14 giovani attori della Bellini Teatro Factory, uno spettacolo sulla vita e sul delirio di Anders Behring Breivik, l’attentatore norvegese che il 22 luglio del 2011 ha provocato la morte di 77 connazionali.
Si parla dell’arrivo improvviso di un uomo che stravolge l’equilibrio familiare di tre giovani coinquilini martedì 17 settembre in A.CH.A.B. – All Chihuahaus Are Bastards di Aleksandros Memetaj con Agnese Lorenzini, Ilaria Manocchio, Ciro Masella e Valerio Riondino (produzione Nogu Teatro). Tra invenzioni geniali, abusi di potere e dipendenza dal cioccolato, i quattro trasformano lo stress e la rabbia in creatività e slancio verso un necessario cambiamento.
Mercoledì 18 settembre debutta Brucia l’Europa di Mario Gelardi, Alessandro Palladino e Davide Pascarella – produzione Nuovo Teatro Sanità – per affrontare temi di grande attualità, dal terrorismo alla paura dell’altro e alla quotidianità alterata dalle fake news, attraverso cinque quadri ispirati ad altrettanti clamorosi atti terroristici accaduti in Europa, ma raccontati da un insolito punto di vista.
Si interroga sull’immaginazione come unica forza capace di rivoluzionare le nostre vite Petronia, nuovo lavoro di Maniaci D’Amore, prodotto con il Teatro Stabile di Torino in prima milanese giovedì 19 settembre. Ad essere raccontata è la storia di un paese di pietra, dove nulla accade mai. Qui vivono due sorelle, Pania e Amita, che consumano i loro vuoti e infelici giorni seguendo una eterna serie tv, unica occupazione concessa alla popolazione femminile di Petronia.
Venerdì 20 settembre debutta Volver, scritto e diretto da Giuseppe Provinzano e prodotto da Babel Crew per raccontare la vicenda di un’intera comunità di siciliani che si trasferisce in Argentina nei primi anni del secolo scorso fuggendo da una catastrofe – quella del terremoto di Messina del 1908 – e in particolare la storia di Nico e di Rosetta, due fratelli poco più che adolescenti, catapultati dall’altra parte del mondo alla ricerca di una vita migliore. Il lavoro è la seconda produzione del Progetto Amuni, laboratorio permanente per la formazione ai mestieri artistici e tecnici dello spettacolo dal vivo rivolto a ragazzi migranti, richiedenti asilo e italiani di seconda generazione.
Una ballata insieme dolente e gioiosa è lo spettacolo Storia di Giulietta dell’autrice palermitana Beatrice Monroy con in scena Costanza Minafra e Silvia Scuderi (sabato 21 settembre), per la regia di Giuseppe Marsala. Con un punto di vista “rovesciato”, la storia è quella di una madre e una figlia che nate e vissute a Tripoli – ma ugualmente colpite dall’editto di Gheddafi che il 1° settembre del 1969 espelle dal Paese i ventimila italiani che vi risiedono – devono lasciare la Libia.
A chiudere questa edizione di Tramedautore sarà domenica 22 settembre La veglia di Rosario Palazzolo, uno spettacolo beffardo, ironico e struggente, in cui l’ironia e la disperazione confluiscono nel medesimo fallimento, quello di chi immagina un qualsivoglia buon senso.
Tantissimi gli appuntamenti extra e ad ingresso libero previsti per quest’edizione. Novità di quest’edizione sarà un ciclo di appuntamenti dal titolo Camp degli Autori – che troverà spazio per tutte le giornate del festival nel Chiostro alle ore 19. Un’iniziativa realizzata in collaborazione con mare culturale urbano che presenterà le sperimentazioni “work in progress” con performance in pillole e momenti interattivi di giovani autori verso la scoperta di nuove drammaturgie (danza, rap, prosa). Il Camp degli Autori è un progetto di ampio respiro, finalizzato a mostrare agli spettatori ciò che normalmente non vedono: il percorso lungo, difficile, spesso nel buio, attraverso cui un artista arriva alla creazione, per un’esperienza che è insieme “educativa”, rivitalizzante, che rafforza la consapevolezza del rito teatrale.
E ancora, giovedì 19 settembre alle ore 19 sarà possibile visitare la mostra/installazione a partire dal testo di Davide Carnevali Variazioni sul modello di Kraepelin, a cura degli allievi del Dipartimento di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera, mentre il 21 settembre si terrà il Making of conferenza/spettacolo, a cura di ARchiThéâtres (Parigi), sulla creazione di uno spettacolo sulla gioventù europea, che coinvolge artisti francesi, italiani e rumeni.
Domenica 15 settembre alle ore 11.30 si terrà Alberi Maestri, performance itinerante di Pleiadi; un percorso poetico e sensoriale, che partirà dal Chiostro Nina Vinchi verso il Parco Sempione, un incontro con gli alberi e con l’intelligenza del mondo vegetale.
Il 13 e 14 settembre il Festival accoglierà l’iniziativa Lo Stato dell’Arte, ideata da CReSCo (Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea), dove alcuni artisti italiani racconteranno i loro futuri progetti ancora in fieri. Nella prima giornata gli artisti si confrontano tra di loro, a porte chiuse. Il secondo giorno il racconto collettivo si apre all’ingresso di persone ed esperti interessati al lavoro degli artisti coinvolti.
Sabato 21 settembre Tramedautore ospiterà inoltre la Cerimonia di assegnazione del Premio Drammaturgico Carlo Annoni – II edizione, dedicato a testi teatrali sulle diversità nella sfera dell’amore.
Nell’ambito del festival si terrà la seconda edizione del Tavolo export per avviare un piano di azioni concrete e sistematico negli anni per favorire la traduzione di opere italiane in altre lingue, attraverso colloqui tra autori e qualificati traduttori. Per questa edizione sono state invitate Amanie Fawzi Habashi (per l’arabo) e Irina Dvizova (per il russo).
Infine, Stratagemmi – Prospettive Teatrali attiverà un osservatorio critico che promuova e segua da vicino lo sviluppo delle attività del festival e creerà, inoltre, un percorso di critica teatrale in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano: 15 studenti selezionati prenderanno parte a un percorso di formazione alla scrittura per la scena e alla comunicazione di un evento dal vivo, attraverso la creazione di un blog dedicato alla XIX edizione del festival.