William Forsythe torna a Roma dopo tanti anni di assenza in occasione del RomaEuropa Festival 2019 con A quiet evening of dance, in scena il 30 e il 31 ottobre al Teatro Olimpico (ore 21).
Vincitore di FEDORA – VAN CLEEF & ARPELS Prize for Ballet 2018, A quiet evening of dance, che ha debuttato al Sadler’s Wells, di Londra il 4 ottobre 2018, si compone di cinque pezzi composizioni, incluse due nuove creazioni, per ridisegnare un’ampia panoramica del funzionamento del balletto e della mente del coreografo newyorkese, classe 1949.
Fra i maggiori coreografi nel panorama della danza contemporanea internazionale, Forsythe, artista che ha sconfinato anche nell’ambito delle installazioni e delle arti dinamiche del XX secolo, ha reinventato e ripensato i codici della danza classica attraverso lavori come Artifact, del 1984, pièce per trenta interpreti, ideata nel fecondo periodo di permanenza come direttore del Balletto di Francoforte, ma tutti i suoi primi pezzi sono di fatto entrati nel repertorio delle principali compagnie di balletto del mondo, come il Mariinsky Ballet, la New York City Ballet e la Paris Opera Ballet.
Nei lavori di Forsythe emerge sempre la necessità di ripensare i codici della danza classica attraverso una gestualità reale, con coreografe e movimenti cristallini e di superba geometria e anche A quiet evening of dance si presenta con la stessa chiave di lettura, fra assoli, duetti e terzetti.
Sette fra i più celebri e assidui collaboratori di Forsythe che hanno lavorato in The Forsythe Company fino al 2015, Brigel Gjoka, Jill Johnson, Christopher Roman, Parvaneh Scharafali, Riley Watts, Rauf “RubberLegz” Yasit, Ander Zabala, saranno in scena sulle musiche di Morton Feldman con un finale sulle note di Jean-Philippe Rameau fra immagini geometriche e posizioni legate alla danza.
Cinque i pezzi che compongono la serata, Prologue, Catalogue (Second Edition), Epilogue e Dialogue (DUO2015), Seventeen/Twenty One. Al Teatro Olimpico, da € 19 a € 40, 100′ (con intervallo), info su romaeuropa.net.