“Da uno a dieci?” mescola commedia brillante e dramma, farsa e giallo, in un crescendo di colpi di scena, fino ad un imprevedibile finale a sorpresa.
In un agiato appartamento alla periferia di Roma si svolge il menage familiare di una coppia di cinquantenni senza figli: Mauro, un avvocato perennemente assente, e sua moglie Monica, casalinga, sofferente di una particolare sindrome depressiva, per la quale è in cura con uno psichiatra che cerca di lenire come può i suoi disturbi, riempiendola di psicofarmaci.
La monotonia della vita di Monica viene sconvolta dall’arrivo improvviso di un giovane aitante operaio dell’Italgas, Fabio, che si dimostra pazzo di lei, la insidia, riesce a sedurla e la spinge ad una relazione amorosa alla quale lei, alla fine, si lascia andare.
Non è solo sesso: nel corso dei suoi incontri clandestini con Fabio, Monica si innamora di lui e pian piano rifiorisce, diventa più bella, più forte, decidendo alla fine di confessare tutto a suo marito Mauro e allo psichiatra.
Ma i due uomini le dimostrano che Fabio non esiste, è solo una proiezione della sua mente, creata dalla sua sindrome depressiva.
Ma è possibile che le cose stiano veramente così?
Monica teme di impazzire e studia un piano per scoprire la verità.