COSTELLAZIONI 2019 vuole diventare spazio vivo nel territorio del Municipio VII, in cui la cittadinanza possa entrare in contatto attivamente con i nuovi linguaggi teatrali e guardare alla scena culturale italiana da una prospettiva nuova. Proprio come per chi osserva una costellazione, ognuno dalla propria prospettiva, si presenterà davanti a loro un panorama di realtà vasto, inedito e sopra ogni cosa imperdibile.
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Al via la prima edizione del Festival COSTELLAZIONI, la grande rassegna teatrale promossa dall’Accademia di Arte drammatica CASSIOPEA nel cuore di Roma. Sette realtà (dai “big”, reduci da tournée internazionali, alle più giovani e agguerrite infiorescenze), ognuna con la sua personale visione ed elaborazione del teatro, proporranno al pubblico sette spettacoli, nell’arco di tre weekend, dal 12 al 27 ottobre nella Sala Maggiore dell’Accademia in via Ardea 27, e una serie di workshop e attività laboratoriali nelle rispettive domeniche, in cui i direttori delle Compagnie hanno accettato di condividere con gli allievi attori e con tutti gli interessati le proprie pratiche di lavoro, innescando un processo virtuoso di scambio e trasmissione di un sapere teatrale che diventa, così, comune e collettivo.
Il progetto ha l’ambizione di trasformare il cartellone del Festival, composto da spettacoli teatrali già vincitori di bandi, concorsi, premi e menzioni speciali, in una costellazione di eventi che offra una panoramica della scena teatrale contemporanea, con l’intento di restituirla al tessuto urbano e alla città, in un contesto esplorativo e formativo.
Una costellazione è un gioco di prospettiva. Un insieme di corpi celesti cui diamo un nome e una storia. Dovessimo viaggiare all’interno di quello spazio, vedremmo come quel disegno va a formare un tutto che si mescola, cambia, e si muove. Un panorama in movimento. Il pianeta Cassiopea ha compiuto i suoi ventidue anni, un tempo piccolissimo per la fisica interstellare. Ma qui, sulla Terra, è stato un lungo percorso che ha visto intrecciarsi intorno alla sua orbita embrioni di progetti, sogni e individualità. Persone che da tutta Italia (e spesso anche da molto più lontano) sono approdate qui, alcune fermandosi per poco, altre mettendo radici profonde. Cassiopea è stata in questi anni laboratorio e officina in cui la formazione professionale è stata l’occasione per creare nuove relazioni culturali e artistiche, percorsi di innovazione e ricerca teatrale, dialogo tra linguaggi e nascita di poetiche nuove. Vogliamo dunque festeggiare il teatro e condividere questa ricchezza di esperienze e intrecci, attraverso la prima edizione del Festival COSTELLAZIONI proponendo, in uno spazio scenico informale – un teatro-studio – lavori rappresentativi di Compagnie, gruppi e singoli artisti che a Cassiopea si sono formati o che in questo luogo hanno fissato una tappa importante (la prima) del loro percorso artistico.
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◊ IL PROGRAMMA ◊
ORFEO ED EURIDICE – Sabato 12 ottobre 2019 ore 21
Produzione Eco di Fondo, compagnia nata nel 2009 e fondata da Giacomo Ferraù e Giulia Viana. Produce spettacoli di prosa per adulti e di teatro ragazzi; dal 2017 si affaccia anche al mondo dell’opera. Negli ultimi anni, ha intrapreso una poetica volta a rielaborare celebri miti e fiabe come metafore di temi d’attualità (“La Sirenetta”, “Orfeo ed Euridice”, “Pollicino”, “O.Z., Storia di un’emigrazione”, “Nato ieri”), ottenendo diversi premi e riconoscimenti.
Orfeo con la sola forza del suo canto prova a strappare la sposa Euridice dal regno dei morti. La forza e la poesia del mito si intrecciano in questo lavoro con due temi controversi: l’accanimento terapeutico e l’eutanasia.
Senza offrire risposte, lo spettacolo interroga lo spettatore sulla forza e la grandezza del sentimento d’amore.
Drammaturgia e regia di César Brie.
Con Giacomo Ferraù e Giulia Viana.
◊ LABORATORIO CONDOTTO DA GIACOMO FERRAU’ E GIULIA VIANA * DAL MITO ALLA SCENA * Primi elementi di studio sull’uso dell’immagine > domenica 13 ottobre, ore 10.30-13.30.
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ANTIGONE di Sofocle – Domenica 13 ottobre 2019 ore 21
Produzione Elliot Teatro, un gruppo di giovani artisti, poco più che ventenni, hanno deciso di unire le loro esperienze e le loro capacità, per coltivare un progetto comune: restituire testi, temi, personaggi e archetipi senza tempo a qualsiasi tipo di pubblico e spazio. L’obiettivo è quello di portare il Teatro dove manca.
Quella di Antigone è una storia senza tempo, di duemila anni fa ma anche di oggi. La storia di una ragazza che disobbedisce alle leggi se queste sono ingiuste, se si oppongono ai valori personali e familiari, se sul piatto c’è la vita e la morte. Due colori raccontano questa storia: il nero e il bianco, due posizioni estreme ed opposte. Da un lato l’editto di Creonte, le leggi della città, il potere di chi governa. Dall’altro la volontà di Antigone, le leggi della famiglia, il volere degli dei. E tante sfumature nel mezzo, di chi non sa o non osa schierarsi, di chi decide troppo tardi, di chi non capisce. Un racconto tra il buio e la luce, tra ciò che avviene nel silenzio della notte e ciò che deve essere gridato e rivendicato. In cui la luce si fa viva e sorprende i personaggi nei loro gesti eroici e li svela nei loro ripensamenti.
Regia di Leonardo Bianchi. Aiuto Regia Ilaria Bisozzi.
Con Federico Baldi, Leonardo Bianchi, Maria Campana, Ottavia Della Porta, Davide Logrieco e Maria Chiara Scicolone.
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SOLI – Sabato 19 ottobre 2019 ore 21
Produzione Ateliersi, collettivo artistico che opera nell’ambito del teatro e delle performing arts occupandosi di produzione artistica e della cura dell’Atelier Sì: spazio pubblico di sperimentazione culturale nel centro di Bologna.
SOLI è uno spettacolo dedicato alla relazione tra identità e dimensione lavorativa che gioca con i piani di realtà muovendosi tra l’arte relazionale di Maria Lai, la visione del Living Theatre su Pirandello e il realismo poetico di Kaurismaki.
SOLI rielabora l’intuizione alla base di Pensaci, Giacomino! ponendola in relazione con i materiali raccolti durante un percorso di interviste e assemblee sul tema del lavoro, ma soprattutto innesta nella vicenda l’esperienza di un incontro reale che ha cambiato per sempre lo sguardo degli autori.
SOLI si fonda sulla necessità di portare alle estreme conseguenze le contraddizioni che emergono nelle relazioni tra umani, proiettando le inquietudini e la ferocia pirandelliana nell’ambito relazionale contemporaneo.
Di e con: Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi. E con Margherita Kay Budillon. Musiche composte ed eseguite dal vivo da Vincenzo Scorza.
◊ LABORATORIO CONDOTTO DA FIORENZA MENNI E ANDREA MOCHI SISMONDI * LA VITA DAVANTI A TE * La trasfigurazione dell’esperienza personale nella scrittura per il teatro – domenica 20 ottobre, ore 10.30-13.30.
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SEMPRE DOMENICA – Domenica 20 ottobre 2019 ore 21
Produzione Controcanto Collettivo – compagnia teatrale dei Castelli Romani, nata nel 2010 per volontà e urgenza della regista Clara Sancricca e di un gruppo di giovanissimi attori. SEMPRE DOMENICA è vincitore del premio In-Box 2017.
Sempre domenica è un lavoro sul lavoro. È un lavoro sul tempo, l’energia e i sogni che il lavoro quotidianamente mangia, consuma, sottrae. Sul palco sei attori su sei sedie, che tessono insieme una trama di storie, che aprono squarci di esistenze incrociate. Sono vite affaccendate nei quotidiani affanni, vite che si arrovellano e intanto si consumano, che a tratti si ribellano eppure poi si arrendono, perché in questo carosello di moti e fallimenti è il lavoro a suonare la melodia più forte, quella dell’ineluttabile, dell’inevitabile, del così è sempre stato e del sempre così sarà.
Sempre domenica è un coro di anime, una sinfonia di destini. Ma è – soprattutto – un canto d’amore per gli esseri umani, per il nostro starcene qui frementi eppure inchiodati, nell’immobilità di una condizione che una tenace ideologia ci fa credere da secoli non tanto la migliore, quanto l’unica – davvero? – possibile.
Ideazione e regia Clara Sancricca. Con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Giorgio Stefanori
◊ LABORATORIO CONDOTTO DA CLARA SANCRICCA * SULLE TRACCE DELLA NECESSITÀ * Un possibile processo di scrittura scenica collettiva > lunedì 21 ottobre, ore 18.00-21.00
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IL CIELO STA PER CADERE – Sabato 26 ottobre 2019 ore 21
Produzione Cassiopea Teatro-Sperimentazione in collaborazione con Teatro del Carretto
Le Troiane di Euripide diventano il pretesto per raccontare della tragedia della guerra, senza collocazione temporale: “dove la nuda umanità, spoglia di consolazioni divine, dice nella miseria del corpo e della voce la distruzione”. Risuona sulla scena il dolore delle prigioniere, rotto solo da visioni evocate, lampi che a tratti illuminano, dilatandolo, l’orizzonte scenico. Ed il loro sarà lamento e pianto e grido: sempre un suono puro e selvaggio racchiuso nel silenzio, che’ a rispondere è solo il muggito del mare.
Regia Maria Grazia Cipriani. Aiuto Regia Laura Nardinocchi.
Con Sofia Abbati, Francesco Barra, Francesco Capalbo, Giulia Celletti, Ariana Cutrone, Marta De Medici, Sara Giannelli, Ilenia Lusito.
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MEMME BEVILATTE – Domenica 27 ottobre 2019 ore 21
Una storia che deve essere raccontata perché parla del coraggio di persone semplici, di persone “giuste”. Teresa Giovannucci fu una dei “giusti tra le nazioni”, avendo salvato la famiglia Vivanti dalla deportazione nei campi di concentramento nazisti, nel 1943. A raccontare i fatti, due componenti della famiglia Vivanti, in una ripetizione incessante della storia, in modo che si possa portare la memoria a più persone possibili. Una ripetizione, quella della storia, che avviene ogni volta che qualcuno è disposto ad ascoltare. Una ripetizione da cui non si può prescindere, qualcosa di sfiancante ma necessario, come una prigione invisibile che li costringe a ripercorrere il passato, lasciando riemergere vecchi rancori, questioni sospese, dissapori e momenti di conciliazione tra loro.
Di e con Andrea Baldoffei.
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C’ERA UNA VOLTA MIMI’ – a seguire
Un connubio di musica, danze e racconti che attraversa la vita di uno dei padri del cantautorato italiano: Domenico Modugno.
È la storia di un popolano dai grandi sogni che, grazie al suo talento e alla sua determinazione, riesce a realizzare il desiderio di diventare un artista di successo nonostante le mille difficoltà. Il viaggio parte dalle sue prime divertenti canzoni in salentino ispirate alla sua amata e mai dimenticata Puglia, che parlano del mare, del sole, di pescatori, di minatori, di cicorie, di tamburelli, di grilli innamorati, di svegliette, di donne dai capelli ricci, per poi passare alle canzoni in napoletano divenute parte della quotidianità di tutti i tempi come “Tu si na cosa grande , “O ccafè”, “Resta cu me”, “Io mammeta e tu”, ”Lazzarella”, fino ad arrivare ai successi mondiali in lingua italiana come “Vecchio Frack”, “Meraviglioso”, “Piove, “La lontananza”, ”Nel blu dipinto di Blu”.
Di e con Domenico Santarella. Coreografie Cora Gasparotti. Arrangiamenti Miky Zucaro.