L’aggettivo più corretto per descrivere l’inaugurazione della stagione sinfonica 2019-2020 dell‘Accademia Nazionale di Santa Cecilia (giovedì 10 con repliche l’11 e il 12 ottobre), potrebbe essere “grandioso” oppure “monumentale”.
In scena l’imponente macchina esecutiva della Grande Messe des morts “Requiem op. 5” di Hector Berlioz diretta dal direttore musicale Antonio Pappano intento a riunire sul palco dell’Accademia circa 300 elementi fra Orchestra, Coro ceciliano (che segna il debutto a Roma del Maestro Piero Monti), il Coro del Teatro San Carlo di Napoli di Gea Garatti Ansini e la Banda Musicale della Polizia con la presenza del tenore messicano, il messicano Javier Camarena al debutto romano e impegnato per il Sanctus.
Il colpo d’occhio di questo straordinario Requiem, commissionato nel 1834 per una doppia commemorazione, che arriva in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla morte del visionario e geniale compositore francese, è impressionante innanzitutto da un punto di vista visivo, ma non solo: le invenzioni sofisticate di di Berlioz riflettono la costruzione di una grandiosa “cattedrale gotica” in cui i volumi si equilibrano per un dramma laico che oscilla fra le opposte sfumature espressive in un gioco audace e coraggioso di equilibri, ma sempre dalla portata grandiosa. Emozionanti i pianissimi sussurrati del Coro o i fortissimi che si avvicendano continuamente lasciando spazio soprattutto al Coro e non ai solisti.
La musica è potente, le sfumature trovare da Pappano attente e puntuali, in bilico fra leggerezza e magnificenza, e la voce di Camarena, arriva, splendida per timbro, dal retropalco, solitaria e potente. Il gigantismo delle masse coinvolte nell’esecuzione è semplicemente impressionante, quasi teatrale e quasi del tutto concentrato sul coro con il pubblico è entusiasta.
Dopo il trionfale concerto di inaugurazione, evento della stagione sinfonica 2019/2020, Santa Cecilia omaggia ancora il compositore francese per il mese di ottobre con il mini ciclo Fantastico Berlioz: si prosegue con Pappano per la Sinfonia Fantastica di Berlioz e il Secondo Concerto per pianoforte di Liszt con Evgeny Kissin (17, 18 , 19 ottobre), poi l’Ouverture di Béatrice ed Bénédict (da Molto rumore per nulla) e La sagra della primavera di Stravinskij e il Concerto per violino di Sibelius interpretato da Anna Tifu (24, 25, 26 ottobre) diretti da Mikko Franck. Info su www.santacecilia.it.